SISTRI: Le Regioni chiedono la sospensione
L’assessore all’Ambiente della regione Piemonte Roberto Ravello, nel suo ruolo di Coordinatore della commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle R...
L’assessore all’Ambiente della regione Piemonte Roberto
Ravello, nel suo ruolo di Coordinatore della commissione
Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni, ha
rivolto, con una lettera ufficiale, l’invito al ministro
dell’Ambiente Andrea Orlando di fernare il SISTRI al fine di
consentire una simulazione che consenta di testare il corretto
funzionamento del sistema su un numero ridotto di operatori.
L’assessore Ravello ha, anche, precisato che “Sospendere l’introduzione del Sistri testando il sistema su un numero ridotto di operatori, senza ricadute amministrative e sanzionatorie, consentirebbe la prosecuzione delle attività delle aziende, e parallelamente la verifica del funzionamento del sistema e della sua reale efficacia” ed ha aggiunto che “Tutti i disagi legati all’applicazione del sistema senza preventiva sperimentazione stanno di fatto ricadendo esclusivamente sulla pelle delle aziende già in difficoltà visto il particolare momento economico.”.
“La sospensione della sanzione per i primi 90 giorni introdotta nel decreto in fase di conversione - conclude Ravello - è sicuramente elemento positivo ma non sufficiente per eliminare le criticità del sistema. Solo affinando il sistema, sarà possibile rendere il Sistri un’opportunità in termini di semplificazione delle procedure, di contenimento dei costi e contrasto all’illegalità”.
Ricordiamo che il decreto legge 31 agosto 2013 n. 101 del ha stabilito l’avvio del Sistri dal 1° ottobre 2013 solamente per i produttori iniziali di rifiuti pericolosi e gli enti e le imprese che raccolgono, trasportano e gestiscono rifiuti pericolosi, mentre per tutte le altre imprese l’avvio del sistema è fissato per il 3 marzo 2014.
L’assessore Ravello ha, anche, precisato che “Sospendere l’introduzione del Sistri testando il sistema su un numero ridotto di operatori, senza ricadute amministrative e sanzionatorie, consentirebbe la prosecuzione delle attività delle aziende, e parallelamente la verifica del funzionamento del sistema e della sua reale efficacia” ed ha aggiunto che “Tutti i disagi legati all’applicazione del sistema senza preventiva sperimentazione stanno di fatto ricadendo esclusivamente sulla pelle delle aziende già in difficoltà visto il particolare momento economico.”.
“La sospensione della sanzione per i primi 90 giorni introdotta nel decreto in fase di conversione - conclude Ravello - è sicuramente elemento positivo ma non sufficiente per eliminare le criticità del sistema. Solo affinando il sistema, sarà possibile rendere il Sistri un’opportunità in termini di semplificazione delle procedure, di contenimento dei costi e contrasto all’illegalità”.
Ricordiamo che il decreto legge 31 agosto 2013 n. 101 del ha stabilito l’avvio del Sistri dal 1° ottobre 2013 solamente per i produttori iniziali di rifiuti pericolosi e gli enti e le imprese che raccolgono, trasportano e gestiscono rifiuti pericolosi, mentre per tutte le altre imprese l’avvio del sistema è fissato per il 3 marzo 2014.
A cura di Gabriele
Bivona
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