Legge di Stabilità: Come cambia la tassazione immobiliare
La fiducia del Senato al maxiemendamento interamente sostitutivo del disegno di legge di stabilità non ha riscosso i favori della Confederazione Italiana Pro...
La fiducia del Senato al maxiemendamento interamente
sostitutivo del disegno di legge di stabilità non ha riscosso i
favori della Confederazione Italiana Proprietà Edilizia
Confedilizia che ha definito la manovra una "Profonda
delusione".
Tra Trise, Tasi, Tari e Tuc, alla fine dal cilindro è uscita la Imposta unica comunale (IUC) che è composta da due parti e precisamente:
"L'annullamento dell'aumento dell'aliquota massima IMU-TASI dal 10,6 per mille all'11,6 per mille (che, se pur nascosto tra le righe, la Confedilizia aveva subito rilevato e denunciato) è solo un atto dovuto. Non si poteva infatti pensare che si avesse il coraggio di aumentare il livello massimo della tassazione in una situazione nella quale i proprietari che locano versano allo Stato il canone che percepiscono fino al 16 ottobre tenendo per sé solo quello relativo a 77 giorni, salvo fatti straordinari comunque pressoché ricorrenti. La mancata eliminazione, poi, del ripristino della tassazione - abolita nel 2011 e respinta solo 3 mesi fa - degli immobili anche involontariamente non locati, molte volte per le politi-che dei Comuni, è un'ignominia non degna di un Paese civile. Il voltafaccia del Governo sulla service tax approvata e ufficialmente comunicata dalla Presidenza del Consiglio nell'agosto scorso rappresenta una nuova, reiterata vittoria del partito della spesa e dello spreco locale non attenuata dal pur positivo riferimento alla necessità che le aliquote della tassa servizi siano correlate da parte dei Comuni ai servizi e ai loro costi". Questo il commento del Presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani che ha parlato di una manovra che porterà fino a 27 miliardi di imposte nel 2014 nel caso i comuni decideranno di applicare l'aliquita massima relativa alla TASI.
Nonostante l'alleggerimento fiscale, con la IUC la tassazione sugli immobili strumentali è destinata ad aumentare. A fare i conti è l'AssociazioneArtigiani e Piccole Imprese di Mestre (CGIA) che ha realizzato alcune simulazioni, mettendo a confronto gli importi pagati da alcuni imprenditori in questi ultimi anni (con Imu, Tia/Tarsu e Tares) e quanto potrebbero pagare l'anno prossimo con la Iuc.
Dal punto di vista metodologico i calcoli della CGIA hanno seguito queste indicazioni:
Riportiamo, di seguito, alcune simulazioni effettuate dalla CGIA di Mestre.
Commerciante: con un negozio di 72 mq (categoria C1), una rendita catastale di quasi 1.700 euro e con un reddito di 30.000 euro, nel 2014 questo operatore pagherà 118 euro in più rispetto a quanto ha versato quest'anno. Se nel 2013 tra Imu, rifiuti e maggiorazione Tares dovrà versare 1.441 euro, l'anno prossimo l'importo salirà a 1.559 euro, in quanto la Tasi sarà più pesante della maggiorazione Tares e il risparmio dovuto alla deducibilità dell'Imu tenderà a diminuire.
Elettricista: con un piccolo capannone di 500 mq (categoria D1), una rendita catastale di poco superiore ai 2.100 euro e con un reddito di 40.000 euro, nel 2014 pagherà 73 euro in più rispetto a quanto ha versato nel 2013. Se nel 2013 tra Imu, rifiuti e maggiorazione Tares dovrà pagare 4.367 euro, l'anno prossimo l'importo salirà a 4.440 euro. Ciò è da imputare al fatto che la deducibilità dell'Imu sarà quest'anno più pesante dell'importo che si risparmierà l'anno venturo.
Snc Artigiana: con un capannone di 1.000 mq (categoria D1), una rendita catastale di poco superiore ai 5.600 euro e con un reddito di 60.000 euro, nel 2014 pagherà 263 euro in più rispetto al 2013. Se nel 2013 tra Imu, rifiuti e maggiorazione Tares dovrà versare 10.165 euro, l'anno prossimo l'importo salirà a 10.428 euro. Si arriverà a questo risultato poichè la Tasi sarà più pesante della maggiorazione Tares pagata nel 2013 e per il fatto che il risparmio legato alla deducibilità dell'Imu nel 2014 sarà inferiore di quello previsto per quest'anno.
Piccolo imprenditore: con un capannone di 3.000 mq (categoria D7), una rendita catastale di 9.700 euro e con un reddito di 80.000 euro, nel 2014 pagherà 61 euro in più rispetto al 2013. Nonostante la Tasi sia inferiore alla maggiorazione Tares, la contrazione della deducibilità renderà il versamento 2014 più pesante di quello del 2013.
"Nonostante le variabili in gioco siano moltissime - ha dichiarato il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi - pare di capire che il peso della tassazione sugli immobili strumentali tende ad aumentare. Insomma, con la IUC corriamo il pericolo che a rimetterci siano ancora una volta i piccoli imprenditori. Un risultato che dev'essere assolutamente scongiurato per non gravare ulteriormente sull'asse portante della nostra economia".
Tra Trise, Tasi, Tari e Tuc, alla fine dal cilindro è uscita la Imposta unica comunale (IUC) che è composta da due parti e precisamente:
- l’Imu applicabile soltanto alle abitazioni non principali e non appartenenti alla categoria di lusso, mentre per le prime case essa resterà con valore pari a zero;
- la Tasi (Tassa sui servizi indivisibili che verrà versata tanto dai proprietari quanto dagli inquilini.
"L'annullamento dell'aumento dell'aliquota massima IMU-TASI dal 10,6 per mille all'11,6 per mille (che, se pur nascosto tra le righe, la Confedilizia aveva subito rilevato e denunciato) è solo un atto dovuto. Non si poteva infatti pensare che si avesse il coraggio di aumentare il livello massimo della tassazione in una situazione nella quale i proprietari che locano versano allo Stato il canone che percepiscono fino al 16 ottobre tenendo per sé solo quello relativo a 77 giorni, salvo fatti straordinari comunque pressoché ricorrenti. La mancata eliminazione, poi, del ripristino della tassazione - abolita nel 2011 e respinta solo 3 mesi fa - degli immobili anche involontariamente non locati, molte volte per le politi-che dei Comuni, è un'ignominia non degna di un Paese civile. Il voltafaccia del Governo sulla service tax approvata e ufficialmente comunicata dalla Presidenza del Consiglio nell'agosto scorso rappresenta una nuova, reiterata vittoria del partito della spesa e dello spreco locale non attenuata dal pur positivo riferimento alla necessità che le aliquote della tassa servizi siano correlate da parte dei Comuni ai servizi e ai loro costi". Questo il commento del Presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani che ha parlato di una manovra che porterà fino a 27 miliardi di imposte nel 2014 nel caso i comuni decideranno di applicare l'aliquita massima relativa alla TASI.
Nonostante l'alleggerimento fiscale, con la IUC la tassazione sugli immobili strumentali è destinata ad aumentare. A fare i conti è l'AssociazioneArtigiani e Piccole Imprese di Mestre (CGIA) che ha realizzato alcune simulazioni, mettendo a confronto gli importi pagati da alcuni imprenditori in questi ultimi anni (con Imu, Tia/Tarsu e Tares) e quanto potrebbero pagare l'anno prossimo con la Iuc.
Dal punto di vista metodologico i calcoli della CGIA hanno seguito queste indicazioni:
- nei casi sotto riportati, l'Imu è stata calcolata con l'aliquota al 9,33 per mille che corrisponde al valore medio nazionale applicata nel 2012 sugli immobili diversi dalla abitazione principale. A parità di aliquota, per i capannoni l'aggravio di imposta tende ad aumentare (in generale per tutti gli immobili accatastati nella categoria D), in quanto il coefficiente moltiplicatore utilizzato per determinare la base imponibile è salito da quest'anno dal 60 a 65. Si ricorda che questo coefficiente viene moltiplicato per la rendita castale rivalutata del 5%. Secondo quanto stabilito nella Legge di Stabilità in corso di approvazione, le imprese possono dedurre dal reddito di impresa il 30% dell'IMU per l'anno 2013 e il 20% dal 2014. Allo stato attuale pare che quest'ultima deducibilità non si applichi alla base imponibile Irap.
- Per quanto concerne l'asporto rifiuti, le forme di prelievo (TIA, TARSU) sono state sostituite nel 2013 dalla Tares, che deve rispettare il principio comunitario "chi inquina paga" e assicurare la copertura integrale del costo del servizio. Nel 2014 la Tares sarà sostituita dalla TARI. Nelle nostre simulazioni i calcoli del prelievo riferito al 2012 corrispondono al prelievo medio risultante dalle tariffe applicate in 11 Comuni capoluoghi di Regione (Aosta, Milano, Trieste, Bologna, Ancona, Cagliari, Bari, Campobasso, Venezia, Genova e Firenze). La stima della nuova tassazione è stata effettuata maggiorando le tariffe del 15,5%, pari all'incremento medio a livello nazionale da noi stimato.
- Solo per l'anno 2013 viene applicata la maggiorazione TARES che è pari a 0,30 euro al mq.
- La TASI, che entrerà in vigore nel 2014, è stata calcolata con l'aliquota base all'1 per mille.
Riportiamo, di seguito, alcune simulazioni effettuate dalla CGIA di Mestre.
Commerciante: con un negozio di 72 mq (categoria C1), una rendita catastale di quasi 1.700 euro e con un reddito di 30.000 euro, nel 2014 questo operatore pagherà 118 euro in più rispetto a quanto ha versato quest'anno. Se nel 2013 tra Imu, rifiuti e maggiorazione Tares dovrà versare 1.441 euro, l'anno prossimo l'importo salirà a 1.559 euro, in quanto la Tasi sarà più pesante della maggiorazione Tares e il risparmio dovuto alla deducibilità dell'Imu tenderà a diminuire.
Elettricista: con un piccolo capannone di 500 mq (categoria D1), una rendita catastale di poco superiore ai 2.100 euro e con un reddito di 40.000 euro, nel 2014 pagherà 73 euro in più rispetto a quanto ha versato nel 2013. Se nel 2013 tra Imu, rifiuti e maggiorazione Tares dovrà pagare 4.367 euro, l'anno prossimo l'importo salirà a 4.440 euro. Ciò è da imputare al fatto che la deducibilità dell'Imu sarà quest'anno più pesante dell'importo che si risparmierà l'anno venturo.
Snc Artigiana: con un capannone di 1.000 mq (categoria D1), una rendita catastale di poco superiore ai 5.600 euro e con un reddito di 60.000 euro, nel 2014 pagherà 263 euro in più rispetto al 2013. Se nel 2013 tra Imu, rifiuti e maggiorazione Tares dovrà versare 10.165 euro, l'anno prossimo l'importo salirà a 10.428 euro. Si arriverà a questo risultato poichè la Tasi sarà più pesante della maggiorazione Tares pagata nel 2013 e per il fatto che il risparmio legato alla deducibilità dell'Imu nel 2014 sarà inferiore di quello previsto per quest'anno.
Piccolo imprenditore: con un capannone di 3.000 mq (categoria D7), una rendita catastale di 9.700 euro e con un reddito di 80.000 euro, nel 2014 pagherà 61 euro in più rispetto al 2013. Nonostante la Tasi sia inferiore alla maggiorazione Tares, la contrazione della deducibilità renderà il versamento 2014 più pesante di quello del 2013.
"Nonostante le variabili in gioco siano moltissime - ha dichiarato il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi - pare di capire che il peso della tassazione sugli immobili strumentali tende ad aumentare. Insomma, con la IUC corriamo il pericolo che a rimetterci siano ancora una volta i piccoli imprenditori. Un risultato che dev'essere assolutamente scongiurato per non gravare ulteriormente sull'asse portante della nostra economia".
A cura di Gabriele
Bivona
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