Energie rinnovabili, l'obiettivo del 27% al 2030 non è sufficiente
Positivo il giudizio di assoRinnovabili, Associazione dei produttori, dell'industria e dei servizi per le energie rinnovabili, in merito alla Comunicazione d...
Positivo il giudizio di assoRinnovabili, Associazione dei
produttori, dell'industria e dei servizi per le energie
rinnovabili, in merito alla Comunicazione della Commissione Europea
per quanto riguarda l'importante obiettivo del 40% di riduzione
delle emissioni e per la scelta di imporre un target vincolante
sulle rinnovabili anche per il 2030.
L'Associazione ritiene però inadeguato l'obiettivo del 27% per le rinnovabili - che si traduce nel 45% per le rinnovabili elettriche - e considera un grave errore la mancata declinazione di singoli obiettivi nazionali. Vi è il rischio concreto di un forte rallentamento della crescita registrata negli ultimi anni in Italia e in Europa.
"La Comunicazione segna una battuta d'arresto nella definizione di obiettivi realmente sfidanti che erano alla base delle scelte di molti investitori - afferma il presidente Re Rebaudengo - mettendo a repentaglio gli importanti risultati ottenuti in termini di occupazione (oltre 130.000 gli addetti nelle sole rinnovabili elettriche) e di incremento dell'indipendenza energetica".
assoRinnovabili ha auspicato che, in sede di Consiglio europeo, si possa raggiungere un accordo più ambizioso, che preveda almeno il 35% di consumi da fonti rinnovabili al 2030, il 55% per le rinnovabili elettriche e una precisa ripartizione di quote vincolanti per ciascuno Stato Membro.
L'Associazione ritiene però inadeguato l'obiettivo del 27% per le rinnovabili - che si traduce nel 45% per le rinnovabili elettriche - e considera un grave errore la mancata declinazione di singoli obiettivi nazionali. Vi è il rischio concreto di un forte rallentamento della crescita registrata negli ultimi anni in Italia e in Europa.
"La Comunicazione segna una battuta d'arresto nella definizione di obiettivi realmente sfidanti che erano alla base delle scelte di molti investitori - afferma il presidente Re Rebaudengo - mettendo a repentaglio gli importanti risultati ottenuti in termini di occupazione (oltre 130.000 gli addetti nelle sole rinnovabili elettriche) e di incremento dell'indipendenza energetica".
assoRinnovabili ha auspicato che, in sede di Consiglio europeo, si possa raggiungere un accordo più ambizioso, che preveda almeno il 35% di consumi da fonti rinnovabili al 2030, il 55% per le rinnovabili elettriche e una precisa ripartizione di quote vincolanti per ciascuno Stato Membro.
A cura di Gabriele
Bivona
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