Pos e carte di debito: Nel milleproroghe proroga al ????
Quasi contemporaneamente alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale che regola l'accettazione da parte di professionisti, imprese e...
Quasi contemporaneamente alla pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale del decreto ministeriale che regola l'accettazione da
parte di professionisti, imprese e prestatori di servizi, delle
carte di debito per i pagamenti di importo superiore ai 30 euro, la
Commissione Affari costituzionali del Senato, nella seduta
antimeridiana del 27 gennaio 2014 ha approvato un emendamento
(9.67 - testo 2) al testo della legge di conversione del
decreto-legge 30/12/2013, n. 150 (cosiddetto "Milleproroghe") ed,
in particolare, ha approvato l'inserimento nell'articolo 9 del
comma 15-bis che così recita:
"15-bis. Al fine di consentire alla platea degli interessati di adeguarsi all'obbligo di dotarsi di Pos, all'articolo 15, comma 4, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, e successive modificazioni, le parole: ''1º gennaio 2014'', sono sostituite dalle seguenti: ''30 giugno 2014''".
In verità il testo dell'emendamento a firma dei senatori Andrea Augello e Bruno Mancuso nella originaria versione era il seguente:
"15-bis. Al fine di consentire alla platea degli interessati di adeguarsi all'obbligo di dotarsi di Pos, all'articolo 15, comma 4, della legge 17 dicembre 2012, n. 221 e successive modificazioni, sostituire le parole: ''gennaio 2014'' con le seguenti: ''gennaio 2015''"
Ma, nel corsa della seduta, il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento Sabrina De Camillis ha proposto ai presentatori di riformulare l'emendamento 9.67, sostituendo le parole "1° gennaio 2015" con le parole "1° giugno 2015".
Sembrerebbe, quindi, che il senso dell'intervento del sottosegretario De Camillis era quello di spostare, ancora più in avanti la data il cui i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, avrebbero dovuto accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito.
A sorpresa, l'emendamento 9.67 - testo 2, presentato dal senatore Augello, invece di rispondere positivamente alla proposta del sottosegretario, ha spostato indietro il termine originariamente proposto dell'1 gennaio 2015 al 30 giugno 2014.
C'è anche da aggiungere che nella seduta antimeridiana del 28 gennaio, la Commissione Affari costituzionali ha concluso l'esame della legge di conversione del decreto-legge n. 150/2013 approvando una serie di emendamenti tra i quali l'emendamento 9.67 - testo 2.
Secondo il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, Sabrina De Camillis, interpellata dal Sole 24 Ore, il rinvio sarebbe di soli 6 mesi, quindi giugno 2014.
Ovviamente non sappiamo se di tratta di un errore materiale o di una reale volontà di coloro che hanno presentato l'emendamento ma, certamente, la situazione che si genera è totalmente diversa a seconda che il termine sia spostato al 30 giugno 2014 o al 30 giugno 2015 perché nel primo caso, resterebbe del tutto integro l'impianto del decreto del Ministero dello sviluppo economico 24 gennaio 2014 che, invece, nel secondo caso andrebbe rimodulato specialmente per quanto concerne la fase transitoria inserita nell'articolo 2.
"15-bis. Al fine di consentire alla platea degli interessati di adeguarsi all'obbligo di dotarsi di Pos, all'articolo 15, comma 4, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, e successive modificazioni, le parole: ''1º gennaio 2014'', sono sostituite dalle seguenti: ''30 giugno 2014''".
In verità il testo dell'emendamento a firma dei senatori Andrea Augello e Bruno Mancuso nella originaria versione era il seguente:
"15-bis. Al fine di consentire alla platea degli interessati di adeguarsi all'obbligo di dotarsi di Pos, all'articolo 15, comma 4, della legge 17 dicembre 2012, n. 221 e successive modificazioni, sostituire le parole: ''gennaio 2014'' con le seguenti: ''gennaio 2015''"
Ma, nel corsa della seduta, il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento Sabrina De Camillis ha proposto ai presentatori di riformulare l'emendamento 9.67, sostituendo le parole "1° gennaio 2015" con le parole "1° giugno 2015".
Sembrerebbe, quindi, che il senso dell'intervento del sottosegretario De Camillis era quello di spostare, ancora più in avanti la data il cui i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, avrebbero dovuto accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito.
A sorpresa, l'emendamento 9.67 - testo 2, presentato dal senatore Augello, invece di rispondere positivamente alla proposta del sottosegretario, ha spostato indietro il termine originariamente proposto dell'1 gennaio 2015 al 30 giugno 2014.
C'è anche da aggiungere che nella seduta antimeridiana del 28 gennaio, la Commissione Affari costituzionali ha concluso l'esame della legge di conversione del decreto-legge n. 150/2013 approvando una serie di emendamenti tra i quali l'emendamento 9.67 - testo 2.
Secondo il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, Sabrina De Camillis, interpellata dal Sole 24 Ore, il rinvio sarebbe di soli 6 mesi, quindi giugno 2014.
Ovviamente non sappiamo se di tratta di un errore materiale o di una reale volontà di coloro che hanno presentato l'emendamento ma, certamente, la situazione che si genera è totalmente diversa a seconda che il termine sia spostato al 30 giugno 2014 o al 30 giugno 2015 perché nel primo caso, resterebbe del tutto integro l'impianto del decreto del Ministero dello sviluppo economico 24 gennaio 2014 che, invece, nel secondo caso andrebbe rimodulato specialmente per quanto concerne la fase transitoria inserita nell'articolo 2.
A cura di arch. Paolo
Oreto
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