Antincendio, presentato il Piano di Semplificazione delle norme e delle procedure di prevenzione degli incendi
Meno carta, tempi certi, più sicurezza e anche risparmi mediante una vera e propria semplificazione e snellimento dell'articolata e complessa normativa vigen...
Meno carta, tempi certi, più sicurezza e anche risparmi mediante
una vera e propria semplificazione e snellimento dell'articolata e
complessa normativa vigente, salvaguardando, al contempo, gli
obiettivi di sicurezza delle persone e dei beni. Questo è
l'obiettivo del Piano di Semplificazione delle norme e delle
procedure di prevenzione degli incendi presentato il 30 aprile
2014 dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e dal Capo
Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della
Difesa Civile, Alberto Di Pace.
Il Piano di Semplificazione delle norme e delle procedure di prevenzione degli incendi è stato sviluppato con il contributo di 60 tecnici esperti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco provenienti anche dal territorio, coordinati dal Capo del Corpo e ha l'obiettivo di facilitare le imprese e i professionisti nel settore antincendi con lo snellimento dell'articolata e complessa normativa vigente, salvaguardando, al contempo, gli obiettivi di sicurezza delle persone e dei beni. "Si apre un capitolo nuovo nel rapporto tra istituzioni e cittadini - ha commentato il ministro Alfano - l'importanza della giornata di oggi è il valore d'esempio per tutta la Pubblica Amministrazione del lavoro fatto dai Vigili del Fuoco".
"Il progetto forma un modello di declinazione della sussidiarietà orizzontale - ha continuato Alfano - e questo è il nucleo di quello che vogliamo realizzare, con il protagonismo dei professionisti che si assumono la responsabilità delle scelte. In questo progetto sono dunque le linee guida della rivoluzione burocratica che semplifica la vita di milioni di italiani, dagli imprenditori agli artigiani, dai professionisti ai cittadini".
Il ministro Alfano ha voluto ringraziare, in particolare, i 60 "giovani e smart" ingegneri dei Vigili del fuoco che hanno realizzato il progetto, finalizzato a semplificare la vita a imprese, commercianti, artigiani, alberghi e non solo: "Scuole e ospedali verranno messi a norma e non ci saranno più alibi per non farlo, persino i centri storici saranno favoriti dalla semplificazione. Guadagneranno tutti e alla fine guadagnerà l'Italia. Con questo progetto oggi abbiamo fatto fino in fondo la nostra parte".
Il commento dell'Unione Generale del Lavoro (UGL)
"Il ministro Alfano ci perdoni se non riusciamo a mostrarci altrettanto ottimisti per il saldo attivo di 60 milioni che il comparto dei Vigili del Fuoco avrebbe raggiunto in 12 mesi, perché ci risulta che al personale non siano stati ancora pagati gli emolumenti accessori della campagna antincendio boschiva dell'estate scorsa e che ci siano tuttora numerose inadempienze in attesa di soluzione".
Queste le parole del segretario nazionale dell'Ugl Vigili del Fuoco, Fernando Cordella, in risposta al ministro dell'Interno. Cordella ha invitato il ministro dell'Interno "a semplificare, oltre il sistema di regole, anche le procedure interne al Dipartimento e a risanare quelle inadempienze che rischiano, alla lunga, di compromettere l'efficienza del servizio".
"Vorremmo - ha concluso Cordella - che Alfano spiegasse nel dettaglio anche l'introito derivante dalla vendita della flotta di Stato, donata nemmeno un anno fa dalla Protezione Civile, inoltre, ci risulta nel parco automezzi un'indisponibilità di fondi per la manutenzione ordinaria e per l'acquisto di carburante. Non comprendiamo, quindi come l'impossibilità di svolgere le attività di protezione e soccorso possa contribuire al raggiungimento dell'obiettivo di maggiore sicurezza per i cittadini e per l'intero Paese che il ministro ha promosso oggi con tanto entusiasmo".
Il Piano di Semplificazione delle norme e delle procedure di prevenzione degli incendi è stato sviluppato con il contributo di 60 tecnici esperti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco provenienti anche dal territorio, coordinati dal Capo del Corpo e ha l'obiettivo di facilitare le imprese e i professionisti nel settore antincendi con lo snellimento dell'articolata e complessa normativa vigente, salvaguardando, al contempo, gli obiettivi di sicurezza delle persone e dei beni. "Si apre un capitolo nuovo nel rapporto tra istituzioni e cittadini - ha commentato il ministro Alfano - l'importanza della giornata di oggi è il valore d'esempio per tutta la Pubblica Amministrazione del lavoro fatto dai Vigili del Fuoco".
"Il progetto forma un modello di declinazione della sussidiarietà orizzontale - ha continuato Alfano - e questo è il nucleo di quello che vogliamo realizzare, con il protagonismo dei professionisti che si assumono la responsabilità delle scelte. In questo progetto sono dunque le linee guida della rivoluzione burocratica che semplifica la vita di milioni di italiani, dagli imprenditori agli artigiani, dai professionisti ai cittadini".
Il ministro Alfano ha voluto ringraziare, in particolare, i 60 "giovani e smart" ingegneri dei Vigili del fuoco che hanno realizzato il progetto, finalizzato a semplificare la vita a imprese, commercianti, artigiani, alberghi e non solo: "Scuole e ospedali verranno messi a norma e non ci saranno più alibi per non farlo, persino i centri storici saranno favoriti dalla semplificazione. Guadagneranno tutti e alla fine guadagnerà l'Italia. Con questo progetto oggi abbiamo fatto fino in fondo la nostra parte".
Il commento dell'Unione Generale del Lavoro (UGL)
"Il ministro Alfano ci perdoni se non riusciamo a mostrarci altrettanto ottimisti per il saldo attivo di 60 milioni che il comparto dei Vigili del Fuoco avrebbe raggiunto in 12 mesi, perché ci risulta che al personale non siano stati ancora pagati gli emolumenti accessori della campagna antincendio boschiva dell'estate scorsa e che ci siano tuttora numerose inadempienze in attesa di soluzione".
Queste le parole del segretario nazionale dell'Ugl Vigili del Fuoco, Fernando Cordella, in risposta al ministro dell'Interno. Cordella ha invitato il ministro dell'Interno "a semplificare, oltre il sistema di regole, anche le procedure interne al Dipartimento e a risanare quelle inadempienze che rischiano, alla lunga, di compromettere l'efficienza del servizio".
"Vorremmo - ha concluso Cordella - che Alfano spiegasse nel dettaglio anche l'introito derivante dalla vendita della flotta di Stato, donata nemmeno un anno fa dalla Protezione Civile, inoltre, ci risulta nel parco automezzi un'indisponibilità di fondi per la manutenzione ordinaria e per l'acquisto di carburante. Non comprendiamo, quindi come l'impossibilità di svolgere le attività di protezione e soccorso possa contribuire al raggiungimento dell'obiettivo di maggiore sicurezza per i cittadini e per l'intero Paese che il ministro ha promosso oggi con tanto entusiasmo".
A cura di Ilenia
Cicirello
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