Puglia: Approvate nuove norme per fotovoltaico in serre vivai
"Il mondo del florovivaismo necessità di attenzioni nuove e politiche mirate. Dopo anni di relativa superficialità credo si debbano impostare delle azioni e ...
"Il mondo del florovivaismo necessità di attenzioni nuove e
politiche mirate. Dopo anni di relativa superficialità credo si
debbano impostare delle azioni e delle risorse adeguate sui
capitoli che consentono al settore di innovarsi ma anche di
integrare il reddito".
Così l'Assessore alle risorse agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, commentando l'atto della giunta regionale che, dopo il coordinamento tecnico in Commissione Politiche Agricole svoltosi a fine giugno, prova a dare nuovi strumenti al settore.
Tra questi anche la delibera che proprio in Puglia introduce novità interessanti in merito ai criteri, modalità e procedimenti amministrativi connessi all'autorizzazione per la realizzazione di serre fotovoltaiche su tutto il territorio regionale.
"Parliamo di strumenti in favore della produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili e che potrebbero consentire alle aziende agricole pugliesi - spiega l'assessore - di cogliere le opportunità connesse all'accesso agli incentivi, ma anche di ridurre il costo energetico nei processi produttivi. La delibera introduce infatti limiti differenti rispetto al rapporto tra la proiezione al suolo della superficie totale dei moduli fotovoltaici installati sulla serra e della superficie totale della copertura della serra stessa, facendo leva proprio sulle più recenti tecnologie di produzione di pannelli fotovoltaici in grado di disporre, per la copertura di serre, di moduli aventi caratteristica di semitrasparenza (con film sottile - ndr)".
"Dovranno sempre assunti tutti gli eventuali pareri previsti dalle norme urbanistiche, paesaggistiche e ambientali vigenti - sottolinea ancora Nardoni - ma in questa maniera offriamo ai produttori attivi, e non certo a chi ha serre dismesse, di garantirsi, in un periodo di particolare crisi del settore, di una integrazione al reddito agricolo integrando alla produzione, che dovrà restare funzione principale, impianti di produzione di energia elettrica. Sulla base delle informazioni tecnico-scientifiche assunte per la redazione dell'atto di governo la funzione principale dell'uso agricolo delle serre fotovoltaiche non è pregiudicata solo nell'ipotesi in cui la proiezione al suolo della superficie totale oscurata dai pannelli fotovoltaici o dalle componenti degli stessi non aventi caratteristiche di totale trasparenza non superi complessivamente il 25% della superficie totale della copertura della serra".
E' fatta comunque salva, in casi particolari, la possibilità di sottoporre alla valutazione dell'ufficio Provinciale un progetto che preveda un rapporto tra la proiezione al suolo della superficie totale dei moduli fotovoltaici installati sulla serra e la superficie di copertura superiore al 25% e comunque nel limite del 50% sulla base di specifiche e documentate argomentazioni di carattere tecnico-scientifico da inserire nella relazione agronomica.
Fonte: Regione Puglia
Così l'Assessore alle risorse agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, commentando l'atto della giunta regionale che, dopo il coordinamento tecnico in Commissione Politiche Agricole svoltosi a fine giugno, prova a dare nuovi strumenti al settore.
Tra questi anche la delibera che proprio in Puglia introduce novità interessanti in merito ai criteri, modalità e procedimenti amministrativi connessi all'autorizzazione per la realizzazione di serre fotovoltaiche su tutto il territorio regionale.
"Parliamo di strumenti in favore della produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili e che potrebbero consentire alle aziende agricole pugliesi - spiega l'assessore - di cogliere le opportunità connesse all'accesso agli incentivi, ma anche di ridurre il costo energetico nei processi produttivi. La delibera introduce infatti limiti differenti rispetto al rapporto tra la proiezione al suolo della superficie totale dei moduli fotovoltaici installati sulla serra e della superficie totale della copertura della serra stessa, facendo leva proprio sulle più recenti tecnologie di produzione di pannelli fotovoltaici in grado di disporre, per la copertura di serre, di moduli aventi caratteristica di semitrasparenza (con film sottile - ndr)".
"Dovranno sempre assunti tutti gli eventuali pareri previsti dalle norme urbanistiche, paesaggistiche e ambientali vigenti - sottolinea ancora Nardoni - ma in questa maniera offriamo ai produttori attivi, e non certo a chi ha serre dismesse, di garantirsi, in un periodo di particolare crisi del settore, di una integrazione al reddito agricolo integrando alla produzione, che dovrà restare funzione principale, impianti di produzione di energia elettrica. Sulla base delle informazioni tecnico-scientifiche assunte per la redazione dell'atto di governo la funzione principale dell'uso agricolo delle serre fotovoltaiche non è pregiudicata solo nell'ipotesi in cui la proiezione al suolo della superficie totale oscurata dai pannelli fotovoltaici o dalle componenti degli stessi non aventi caratteristiche di totale trasparenza non superi complessivamente il 25% della superficie totale della copertura della serra".
E' fatta comunque salva, in casi particolari, la possibilità di sottoporre alla valutazione dell'ufficio Provinciale un progetto che preveda un rapporto tra la proiezione al suolo della superficie totale dei moduli fotovoltaici installati sulla serra e la superficie di copertura superiore al 25% e comunque nel limite del 50% sulla base di specifiche e documentate argomentazioni di carattere tecnico-scientifico da inserire nella relazione agronomica.
Fonte: Regione Puglia
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