Sblocca Italia: Per 128 Comuni opere pubbliche per 200 milioni di euro
Sul sito del Governo è stato pubblicato, recentemente, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 ottobre 2014 concernente l’individuazione dei...
Sul sito del Governo è stato pubblicato, recentemente, il
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 ottobre
2014 concernente l’individuazione dei Comuni che beneficiano
della esclusione dal patto di stabilità interno e dell’importo
delle opere da escludere, ai sensi dell’articolo 4, commi 3 e 4,
del Decreto-legge n. 133 del 2014.
Nel dettaglio, l'articolo 4 stabilisce, tra l'altro, alcune misure dirette a favorire la realizzazione delle opere segnalate dai Comuni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 2 al 15 giugno 2014, opere incluse tra gli interventi finanziabili con il rifinanziamento del Fondo sblocca cantieri, e le opere contenute nell’anagrafe delle opere incompiute, nonché prevede l'esclusione dal patto di stabilità interno dei pagamenti effettuati dai comuni per gli investimenti in opere oggetto di segnalazione entro il 15 giugno 2014 alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Nel con il D.P.C.M. in argomento vengono elencati i Comuni che beneficiano della esclusione dal patto di stabilità interno e l'importo dei pagamenti da escludere per le opere segnalate entro il 16 giugno 2014, nel limite di 250 milioni di euro per il 2014; i comuni sono indicati nell’allegato elenco A di importo pari a 190.403.198 euro e nell’allegato B di importo pari a 7.678.400 euro, che costituiscono parte integrante del decreto stesso.
L’ammontare complessivo dell’esclusione dal patto di stabilità interno per l’anno 2014 è pari a euro 198.081.598.
Con il D.P.C.M. viene data attuazione al decreto-legge “Sblocca Italia” e vengono assegnati a 128 Comuni spazi di patto di stabilità interno per il 2014 per quasi 200 milioni di euro.
Lo sblocco del patto consentirà il finanziamento e l’esecuzione di 269 opere ritenute prioritarie dalle amministrazioni comunali.
Il decreto è l’atto conclusivo della procedura avviata lo scorso 2 giugno dal Presidente Matteo Renzi con la lettera in cui invitava i Sindaci “a segnalare al governo una caserma bloccata, un immobile abbandonato, un cantiere fermo, un procedimento amministrativo da accelerare nel loro comune”.
Alla Presidenza sono giunte, dal 2 al 16 giugno - termine ultimo indicato nella lettera - 1.467 richieste. Tra queste, 333 riguardavano lo sblocco del patto di stabilità interno.
Come previsto dal decreto “Sblocca Italia”, il Dipartimento per il coordinamento amministrativo ha quindi proceduto a individuare i Comuni beneficiari dell’esclusione e l’importo dei pagamenti da escludere, secondo tre criteri: le opere alle quali si riferiscono i pagamenti dovevano essere state preventivamente previste nel Piano Triennale delle opere pubbliche (o dovevano essere d’importo inferiore a 100.000 euro e quindi esenti dall’obbligo d’inserimento nel Piano); i pagamenti dovevano riguardare opere realizzate, in corso di realizzazione o per le quali fosse possibile l'immediato avvio dei lavori da parte dell'ente locale richiedente; i pagamenti per i quali viene richiesta l'esclusione del patto di stabilità devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2014.
In seguito all’istruttoria sono state dichiarate inammissibili 64 domande. Tutte le altre sono state invece accolte per l’intero importo, poiché l’ammontare complessivo, pari a 198.081.597,39 euro, è risultato inferiore ai 250 milioni stanziati col decreto.
Nel dettaglio, le domande ammesse sono giunte da 61 province di quasi tutte le regioni, con una prevalenza per Lombardia (76) e Piemonte (38).
Tra le opere segnalate, le più frequenti riguardavano la realizzazione o la manutenzione di strade (90 richieste), seguita da interventi su immobili (39) o su scuole (39), cimiteri (18), impianti sportivi (17), beni culturali (14), territorio (11), rete idrica fognaria (9), ecologia ambientale (6) e altri interventi di varia natura (26).
L’intervento maggiore dal punto di vista economico sarà la messa in sicurezza e bonifica dell’area di Micorosa (ex petrolchimico) a Brindisi, per il quale sono stati liberati 48 milioni di euro, quello minore sarà invece la manutenzione straordinaria della scala esterna della scuola primaria di Borgone Susa (Torino) con 3.599 euro.
Nel dettaglio, l'articolo 4 stabilisce, tra l'altro, alcune misure dirette a favorire la realizzazione delle opere segnalate dai Comuni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 2 al 15 giugno 2014, opere incluse tra gli interventi finanziabili con il rifinanziamento del Fondo sblocca cantieri, e le opere contenute nell’anagrafe delle opere incompiute, nonché prevede l'esclusione dal patto di stabilità interno dei pagamenti effettuati dai comuni per gli investimenti in opere oggetto di segnalazione entro il 15 giugno 2014 alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Nel con il D.P.C.M. in argomento vengono elencati i Comuni che beneficiano della esclusione dal patto di stabilità interno e l'importo dei pagamenti da escludere per le opere segnalate entro il 16 giugno 2014, nel limite di 250 milioni di euro per il 2014; i comuni sono indicati nell’allegato elenco A di importo pari a 190.403.198 euro e nell’allegato B di importo pari a 7.678.400 euro, che costituiscono parte integrante del decreto stesso.
L’ammontare complessivo dell’esclusione dal patto di stabilità interno per l’anno 2014 è pari a euro 198.081.598.
Con il D.P.C.M. viene data attuazione al decreto-legge “Sblocca Italia” e vengono assegnati a 128 Comuni spazi di patto di stabilità interno per il 2014 per quasi 200 milioni di euro.
Lo sblocco del patto consentirà il finanziamento e l’esecuzione di 269 opere ritenute prioritarie dalle amministrazioni comunali.
Il decreto è l’atto conclusivo della procedura avviata lo scorso 2 giugno dal Presidente Matteo Renzi con la lettera in cui invitava i Sindaci “a segnalare al governo una caserma bloccata, un immobile abbandonato, un cantiere fermo, un procedimento amministrativo da accelerare nel loro comune”.
Alla Presidenza sono giunte, dal 2 al 16 giugno - termine ultimo indicato nella lettera - 1.467 richieste. Tra queste, 333 riguardavano lo sblocco del patto di stabilità interno.
Come previsto dal decreto “Sblocca Italia”, il Dipartimento per il coordinamento amministrativo ha quindi proceduto a individuare i Comuni beneficiari dell’esclusione e l’importo dei pagamenti da escludere, secondo tre criteri: le opere alle quali si riferiscono i pagamenti dovevano essere state preventivamente previste nel Piano Triennale delle opere pubbliche (o dovevano essere d’importo inferiore a 100.000 euro e quindi esenti dall’obbligo d’inserimento nel Piano); i pagamenti dovevano riguardare opere realizzate, in corso di realizzazione o per le quali fosse possibile l'immediato avvio dei lavori da parte dell'ente locale richiedente; i pagamenti per i quali viene richiesta l'esclusione del patto di stabilità devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2014.
In seguito all’istruttoria sono state dichiarate inammissibili 64 domande. Tutte le altre sono state invece accolte per l’intero importo, poiché l’ammontare complessivo, pari a 198.081.597,39 euro, è risultato inferiore ai 250 milioni stanziati col decreto.
Nel dettaglio, le domande ammesse sono giunte da 61 province di quasi tutte le regioni, con una prevalenza per Lombardia (76) e Piemonte (38).
Tra le opere segnalate, le più frequenti riguardavano la realizzazione o la manutenzione di strade (90 richieste), seguita da interventi su immobili (39) o su scuole (39), cimiteri (18), impianti sportivi (17), beni culturali (14), territorio (11), rete idrica fognaria (9), ecologia ambientale (6) e altri interventi di varia natura (26).
L’intervento maggiore dal punto di vista economico sarà la messa in sicurezza e bonifica dell’area di Micorosa (ex petrolchimico) a Brindisi, per il quale sono stati liberati 48 milioni di euro, quello minore sarà invece la manutenzione straordinaria della scala esterna della scuola primaria di Borgone Susa (Torino) con 3.599 euro.
A cura di Gabriele
Bivona
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