Convocati gli Stati Generali sul Dissesto Idrogeologico
Si svolgerà oggi alle 9.30 presso la nuova aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati a Roma l'incontro Fuori dal Fango!Gli Stati Generali contro...
Si svolgerà oggi alle 9.30 presso la nuova aula dei Gruppi
Parlamentari della Camera dei Deputati a Roma l'incontro Fuori
dal Fango!Gli Stati Generali contro il Dissesto Idrogeologico
convocati dal Governo e in cui è prevista la partecipazione del
Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Gian Vito
Graziano, del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri, Graziano Delrio, del Ministro dell'Ambiente,
Gian Luca Galletti, del Coordinatore di ItaliaSicura,
Erasmo D'Angelis, del Capo del Dipartimento della Protezione
Civile, Franco Gabrielli, dei Presidenti di Regione nominati
commissari di Governo contro il dissesto idrogeologico.
"Le scuole italiane in aree potenzialmente ad elevato rischio idrogeologico sono 6.122 . Al terzo posto di questa graduatoria c'è la Lombardia con 629 edifici scolastici in aree potenzialmente ad elevato rischio idrogeologico , al secondo l'Emilia - Romagna con 815 ed al primo la Campania con 994 edifici".
Lo ha affermato Gian Vito Graziano citando i dati dello studio Cresme - Cng.
"In Italia dall'inizio del 900 ad oggi - ha continuato Graziano - abbiamo avuto più di 4000 eventi gravi, di cui più di 1600 hanno prodotto vittime ed ingenti danni all'agricoltura ed al mondo delle imprese. Nel nostro Paese bisogna ridurre il rischio idraulico, migliorare la qualità delle acque, rinaturalizzare le sponde dei fiumi e curare la manutenzione del territorio. Quanto sta accadendo in queste ore in Italia dimostra che le cause del dissesto idrogeologico non risiedono soltanto nei cambiamenti climatici, ma soprattutto nello stato di grave malattia in cui versa il territorio italiano, che in dispregio alla sua straordinaria bellezza, stiamo lasciando morire per incuria, senza neanche tentarne la cura".
"Dietro i cambiamenti climatici - ha concluso Graziano - si sono trincerati in troppi, ritenendo che certe situazioni fossero fatalmente da accettare. Ancora una volta invece emerge in tutta la sua gravità il fatto che una pioggia, magari solo un po' più severa, sia sufficiente a mettere in ginocchio intere regioni. I cambiamenti climatici rappresentano un'aggravante, non un'attenuante".
"Le scuole italiane in aree potenzialmente ad elevato rischio idrogeologico sono 6.122 . Al terzo posto di questa graduatoria c'è la Lombardia con 629 edifici scolastici in aree potenzialmente ad elevato rischio idrogeologico , al secondo l'Emilia - Romagna con 815 ed al primo la Campania con 994 edifici".
Lo ha affermato Gian Vito Graziano citando i dati dello studio Cresme - Cng.
"In Italia dall'inizio del 900 ad oggi - ha continuato Graziano - abbiamo avuto più di 4000 eventi gravi, di cui più di 1600 hanno prodotto vittime ed ingenti danni all'agricoltura ed al mondo delle imprese. Nel nostro Paese bisogna ridurre il rischio idraulico, migliorare la qualità delle acque, rinaturalizzare le sponde dei fiumi e curare la manutenzione del territorio. Quanto sta accadendo in queste ore in Italia dimostra che le cause del dissesto idrogeologico non risiedono soltanto nei cambiamenti climatici, ma soprattutto nello stato di grave malattia in cui versa il territorio italiano, che in dispregio alla sua straordinaria bellezza, stiamo lasciando morire per incuria, senza neanche tentarne la cura".
"Dietro i cambiamenti climatici - ha concluso Graziano - si sono trincerati in troppi, ritenendo che certe situazioni fossero fatalmente da accettare. Ancora una volta invece emerge in tutta la sua gravità il fatto che una pioggia, magari solo un po' più severa, sia sufficiente a mettere in ginocchio intere regioni. I cambiamenti climatici rappresentano un'aggravante, non un'attenuante".
A cura di Gabriele
Bivona
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