Costruzioni: tre disoccupati su quattro provengono dal settore e dall'indotto

Dopo che il IV Rapporto sulla professione dell'architetto ha fatto emergere una situazione allarmante anche se già comune a chiunque operi nel settore delle ...

28/11/2014
Dopo che il IV Rapporto sulla professione dell'architetto ha fatto emergere una situazione allarmante anche se già comune a chiunque operi nel settore delle costruzioni, il Consiglio Nazionale degli Architetti P.P.C. è tornato nuovamente sull'argomento rilevando che in Italia tre disoccupati su quattro provengono dal settore delle costruzioni o dal suo indotto.

"Di fronte a una crisi senza precedenti e che vede il 56% dei disoccupati del nostro Paese - ai quali va aggiunto il 20% dell'indotto - provenire dal settore dell'edilizia, serve mettere in atto politiche ed iniziative altrettanto eccezionali. Basta indugiare: servono coraggio e lungimiranza per avviare un progetto che, da nord a Sud, ricollochi le città italiane al centro della crescita; rigeneri i quartieri abitati poiché solo vivendo meglio e più sicuri si può rilanciare la speranza per il futuro e riattivare gli investimenti e l'iniziativa privata".

Queste le parole di denuncia del CNAPPC che, ancora una volta, ha evidenziato l'importanza di un serio rilancio del settore che parta da un grande progetto di rigenerazione sostenibile delle città e dei territori.

"Non ci sono alternative: come gli architetti italiani sottolineano da tempo, la risposta alla crisi sta in un grande progetto di rigenerazione sostenibile delle città e dei territori, tenuto conto che, secondo i dati del Cresme il settore tradizionale delle costruzioni continuerà - nei prossimi anni a ridimensionarsi - mentre trainanti per la ripresa saranno quelli del rinnovo e della riqualificazione, anche in ambito energetico".

"La strada da intraprendere - continua - è allora quella di intervenire, da subito, sul patrimonio edilizio del nostro Paese che conta circa 12 milioni di edifici, di cui circa otto a fine vita poiché costruiti prima delle norme antisismiche, e vero e proprio colabrodo energetico che ci fa "buttare" ogni anno 22 miliardi, che le famiglie italiane potrebbero, in questo momento di sacrifici e di ristrettezze, risparmiare". Segnaliamo anche le dichiarazioni del Presidente del CNAPPC Leopoldo Freyrie che in occasione della presentazione del primo rapporto annuale dedicato dalle "Periferie", realizzato dal "Gruppo di lavoro G124" guidato dall'architetto e senatore a vita Renzo Piano, ha dichiarato "Finalmente il tema dell'importanza del progetto e del ruolo dell'architettura, nel suo essere al servizio della società civile torna ad essere di attualità, mostrando la sua fondamentale importanza. Iniziative come queste dimostrano la funzione che l'architettura può svolgere nel nostro Paese, recuperando, attraverso progetti di rigenerazione, il rapporto con i bisogni dei cittadini, forse dimenticato dopo anni di architettura magniloquente, ed il confronto con le comunità".

In riferimento ai giovani progettisti coinvolti nel "Gruppo di lavoro G124", il Presidente Freyrie ha sottolineato che "l'attenzione e la sensibilità che il senatore Piano ha dimostrato e dimostra nei confronti dei giovani architetti deve essere di stimolo per far ripartire al più presto la proposta di legge sulla qualità dell'architettura che premia la realizzazione delle opere pubbliche attraverso concorsi di progettazione o di idee, aprendo in tal modo ai giovani la strada del mercato della progettazione dalla quale sono oggi esclusi".

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