AVCpass: Nota ANCI su criticità riscontrate e richiesta di sospensione e modifica
L’Associazione nazionale comuni italiani (ANCI) ha, recentemente trasmesso, all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) un documento in merito alle criticit...
L’Associazione nazionale comuni italiani (ANCI) ha,
recentemente trasmesso, all’Autorità Nazionale
Anticorruzione (ANAC) un documento in merito alle criticità
riscontrate dai Comuni sul funzionamento del sistema AVCpass
per i requisiti di partecipazione alle gare d’appalto.
Nel documento, allegato alla presente notizia, viene precisato che molti Comuni, che hanno contattato ANCI, affermano che il sistema AVCpass costituisce un aggravio del procedimento, anziché facilitare la verifica dei requisiti da parte delle stazioni appaltanti. Le verifiche che compie sono incomplete (come nel caso del DURC senza cassa edile) e inesatte.
Tra gli effetti registrati da alcune amministrazioni, nell’espletamento delle gare con il sistema AVCpass, vi è una riduzione della partecipazione e, quindi, una limitazione della concorrenza.
Il documento dopo le necessarie premesse ed alcune considerazioni di carattere speciale individua le problematiche riscontrate nelle diverse fasi ed alcune proposte di modifica.
Nel dettaglio viene precisato che il sistema si presenta macchinoso e poco intuitivo e quando il numero dei partecipanti è elevato, l’acquisizione degli stessi è molto lunga e richiede anche diverse ore di lavoro anche in considerazione del fatto che nelle procedure a evidenza pubblica di Lavori spesso partecipano anche più di 150 imprese.
Nelle conclusioni viene richiesta la sospensione del sistema AVCpass fino a quando non sia semplificato/migliorato affinchè non sia d’intralcio allo svolgimento delle gare ed una volta riattivato prevedere:
Nel documento, allegato alla presente notizia, viene precisato che molti Comuni, che hanno contattato ANCI, affermano che il sistema AVCpass costituisce un aggravio del procedimento, anziché facilitare la verifica dei requisiti da parte delle stazioni appaltanti. Le verifiche che compie sono incomplete (come nel caso del DURC senza cassa edile) e inesatte.
Tra gli effetti registrati da alcune amministrazioni, nell’espletamento delle gare con il sistema AVCpass, vi è una riduzione della partecipazione e, quindi, una limitazione della concorrenza.
Il documento dopo le necessarie premesse ed alcune considerazioni di carattere speciale individua le problematiche riscontrate nelle diverse fasi ed alcune proposte di modifica.
Nel dettaglio viene precisato che il sistema si presenta macchinoso e poco intuitivo e quando il numero dei partecipanti è elevato, l’acquisizione degli stessi è molto lunga e richiede anche diverse ore di lavoro anche in considerazione del fatto che nelle procedure a evidenza pubblica di Lavori spesso partecipano anche più di 150 imprese.
Nelle conclusioni viene richiesta la sospensione del sistema AVCpass fino a quando non sia semplificato/migliorato affinchè non sia d’intralcio allo svolgimento delle gare ed una volta riattivato prevedere:
- l’innalzamento della soglia per cui si applica passandolo da 40.000 a 150.000 euro per i servizi e forniture e a 207.000 euro per i lavori;
- la gradualità nell’applicazione dello stesso con la riattivazione soltanto ai lavori pubblici e, successivamente, dopo il raggiungimento della sua completa funzionalità per tale ambito, l’estensione a servizi e forniture;
- una snellezza operativa con la possibilità di gestione della gara in un’unica seduta, come avveniva prima dell’introduzione dell’AVCpass;
- un ripensamento del suo utilizzo. Il sistema è nato per verificare i requisiti dei partecipanti mentre, in atto, vengono richieste una serie di informazioni che con la verifica dei requisiti c'entrano molto poco, ma hanno più a che vedere con la creazione e gestione di un fascicolo di gara informatico.
A cura di Gabriele
Bivona
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