Dissesto idrogeologico: a Casola Valsenio frana un campo di calcio
Il nostro Paese crolla e mentre lo fa chi è preposto al governo del territorio continua a parlare di dissesto idrogeologico, di consumo del suolo e cementifi...
Il nostro Paese crolla e mentre lo fa chi è preposto al governo del
territorio continua a parlare di dissesto idrogeologico, di consumo
del suolo e cementificazioni. Il maltempo che sta colpendo
l'Emilia Romagna ha già portato numerosi episodi di dissesto
tra i quali il crollo di un campo di calcio a Casola
Valsenio, in provincia di Ravenna.
Nessun morto o ferito, ma le immagini sono quelle da lasciare a bozza aperta. Le grandi piogge hanno causato uno smottamento che ha generato la frana del campo di calcio di Casola Valesenio nel fiume Senio. "Un disastro l'area del campo sportivo è andata irrimediabilmente distrutta - ha commentato il sindaco Nicola Iseppi - Una parte del campo è crollata nel fiume Senio, dove sono finite anche il sistema di illuminazione e panchine. La frana ha ostruito il Senio e il sindaco ha firmato ordinanza di evacuazione delle famiglie circostanti".
Come dicevo, nel frattempo si chiacchiera. Un pour parler che non si sa dove porterà e che sin'ora non ha portato nulla di concreto nel Paese europeo più colpito da frane e terremoti.
"E' necessario lo stop al consumo di suolo e una moratoria alla cementificazione. Poi, bisogna fare il punto zero, tracciare una linea e vincolare tutto il territorio che rischia di franare: una grande operazione mattoni zero". Questo il commento di Erasmo D'Angelis, capo dell'Unita' di missione di Palazzo Chigi sul dissesto idrogeologico (Italia Sicura), a margine della presentazione delle proposte di Legambiente per il Green Act, commentando un'altra frana che a Ischia ha portato la morte di un ristoratore di 50 anni.
Siamo questo Paese qui - ha aggiunto D'Angelis - un Paese che ha il 10% del territorio in pericolo come a Ischia. A questo poi si aggiunge un'impreparazione culturale di noi cittadini. Una cosa che fa parte di questa grande operazione per questo Paese".
D'Angelis ha anche ricordato i primi fondi (700 milioni dal Cipe - leggi articolo) per finanziare il Piano nazionale da 7.000 opere (il 10% pronte per il cantiere e il 90% ancora da progettare).
Se non fosse una situazione tanto drammatica, ciò che sta accadendo in Emilia Romagna potrebbe essere utilizzato per rappresentare al meglio la situazione del calcio italico. Non sono qui a scrivere per rendere più gradevole la tua giornata (per questo ti consiglio di guardare il cielo, fare sport o chiacchierare allegramente con un amico), ma per informarti e farti riflettere su quanto tempo abbiamo perso sin'ora e quanto difficile sarà cominciare, nella speranza che prima o poi si potrà cominciare davvero.
Nessun morto o ferito, ma le immagini sono quelle da lasciare a bozza aperta. Le grandi piogge hanno causato uno smottamento che ha generato la frana del campo di calcio di Casola Valesenio nel fiume Senio. "Un disastro l'area del campo sportivo è andata irrimediabilmente distrutta - ha commentato il sindaco Nicola Iseppi - Una parte del campo è crollata nel fiume Senio, dove sono finite anche il sistema di illuminazione e panchine. La frana ha ostruito il Senio e il sindaco ha firmato ordinanza di evacuazione delle famiglie circostanti".
Come dicevo, nel frattempo si chiacchiera. Un pour parler che non si sa dove porterà e che sin'ora non ha portato nulla di concreto nel Paese europeo più colpito da frane e terremoti.
"E' necessario lo stop al consumo di suolo e una moratoria alla cementificazione. Poi, bisogna fare il punto zero, tracciare una linea e vincolare tutto il territorio che rischia di franare: una grande operazione mattoni zero". Questo il commento di Erasmo D'Angelis, capo dell'Unita' di missione di Palazzo Chigi sul dissesto idrogeologico (Italia Sicura), a margine della presentazione delle proposte di Legambiente per il Green Act, commentando un'altra frana che a Ischia ha portato la morte di un ristoratore di 50 anni.
Siamo questo Paese qui - ha aggiunto D'Angelis - un Paese che ha il 10% del territorio in pericolo come a Ischia. A questo poi si aggiunge un'impreparazione culturale di noi cittadini. Una cosa che fa parte di questa grande operazione per questo Paese".
D'Angelis ha anche ricordato i primi fondi (700 milioni dal Cipe - leggi articolo) per finanziare il Piano nazionale da 7.000 opere (il 10% pronte per il cantiere e il 90% ancora da progettare).
Se non fosse una situazione tanto drammatica, ciò che sta accadendo in Emilia Romagna potrebbe essere utilizzato per rappresentare al meglio la situazione del calcio italico. Non sono qui a scrivere per rendere più gradevole la tua giornata (per questo ti consiglio di guardare il cielo, fare sport o chiacchierare allegramente con un amico), ma per informarti e farti riflettere su quanto tempo abbiamo perso sin'ora e quanto difficile sarà cominciare, nella speranza che prima o poi si potrà cominciare davvero.
A cura di Gianluca Oreto | - | Segui @lucaoreto |
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