Riforma delle Professioni 2.0 e Super Geometra: promossa la proposta della Rete delle Professioni Tecniche
Dopo l'abolizione delle tariffe professionali, l'istituzione della formazione continua e altri vari orpelli a carico dei professionisti, con cadenza periodic...
Dopo l'abolizione delle tariffe professionali, l'istituzione
della formazione continua e altri vari orpelli a carico dei
professionisti, con cadenza periodica quasi metodica si torna a
parlare di riforma delle professioni. Se il problema sia
dovuto alla mancanza di continuità nelle legislature che hanno
composto le varie norme oppure una voluta trama volta a cancellare
la libera professione così come la conoscevamo fino a una decina di
anni, ancora non è dato sapere. Ciò che è certo è che la riforma
delle professioni cominciata con Bersani e terminata con Monti non
ha portato benefici, né ai professionisti né tanto meno al
mercato.
E per questo motivo, almeno una volta in ogni legislatura viene
attivato un tavolo tecnico e si incontrano tutte le categorie
dell'area tecnica per confrontarsi e fare il punto della
situazione. E' ciò che è accaduto qualche giorno fa (28 aprile
2015) nella sala Basile del Ministero della Giustizia
gremita di architetti, ingegneri, geologi, geometri, agronomi e
forestali, chimici, periti agrari, periti industriali e tecnologi
alimentari, che hanno organizzato l'incontro denominato
#Completiamolariforma a cui hanno partecipato Armando
Zambrano, presidente CNI e coordinatore Rete Professioni
Tecniche, Andrea Sisti, presidente CONAF, Leopoldo
Freyrie, presidente CNAPPC, Armando Zingales, presidente
CNC, Gian Vito Graziano, presidente CNG, Maurizio
Savoncelli, presidenteCNGeGL, Lorenzo Benanti,
presidente CNPAePAL, Giampiero Giovannetti, presidente
CNPIePIL, Carla Brienza, presidente CNTA.
Il ministro Andrea Orlando ha subito evidenziato
l'importanza dell'incontro affermando che "Il confronto con le
categorie professionali non è una concessione, ma un elemento
determinante per la qualità normativa. Proseguire il dialogo con i
tavolo tecnici avviati, per evitare provvedimenti scritti che non
tengono conto dell’impatto che possono avere su ciò che devono
regolamentare".
Questa volta, rispetto alle tante precedenti, c'è una novità
all'orizzonte che porta il nome di Rete delle Professioni
Tecniche ovvero quell'Ente sovraordinistico creato dai Consigli
Nazionali dell'Area tecnica che si sta proponendo come
interlocutore principale per la Riforma delle Professioni. Lo
stesso Ministro Orlando ha rilevato come "Il documento di
proposta presentato dalla Rete delle Professioni Tecniche introduce
spunti ampiamente condivisibili" ed ha appoggiato un documento
che tratta diversi punti tra cui le regole sui procedimenti
elettorali degli ordini, la riorganizzazione territoriale degli
ordini alla luce del processo di abolizione delle Province, i
regolamenti sui tirocini e sulla formazione professionale, le
tariffe giudiziarie, la revisione dei codici deontologici,
l'assicurazione professionale, le regole sulla fiscalità, le
Società Tra Professionisti e tanti altri ancora.
Sulla deontologia, il Coordinatore della Rete delle Professioni
Tecniche e Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri
Armando Zambrano ha affermato: "Gli ordini professionali
hanno il compito di vigilare sulla qualità e sulla competenza del
professionista, che rappresenta una sicurezza e una certezza per il
cliente, per il cittadino e per il mercato. E, in tal senso, la
Rete delle Professioni Tecniche ci ha offerto una grande
opportunità, perché così ha maggiore ascolto la nostra voce, che
come un coro si leva oggi nella direzione auspicata del
completamento della riforma. Un risultato che, in un momento come
questo, in cui le categorie sono messe in ginocchio dalla crisi,
sarebbe doppiamente importante raggiungere".
Molti saranno i professionisti che in questo momento si staranno
domandando cos'è la Rete delle Professioni Tecniche? o
chi l'ha autorizzata a tutelare i miei diritti? Su questo ho
scritto parecchi articoli, vi invito a leggerne qualcuno (articolo 1 - articolo 2).
Entro il 2015 in arrivo il Super Geometra
Mentre si torna a parlare di riforma delle professioni con una
proposta condivisa da tutti, c'è chi si preoccupa dei propri
iscritti portando delle proposte che difficilmente troveranno i
favori di tutta la Rete delle Professioni Tecniche. E' il caso dei
Geometri. Lo avevamo già anticipato nei mesi scorsi (clicca qui), la conferma adesso arriva
direttamente dal Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri
Maurizio Savoncelli. "Questo progetto permetterà ai
giovani geometri di completare il proprio percorso di studi con una
specifica laurea triennale presso il proprio istituto, a due passi
da casa. Una innovazione inedita in Italia, che rafforzerà la
figura professionale del geometra nel quadro della più ampia
concorrenza europea".
Si parla di un corso professionalizzante post diploma, con un
valenza universitaria, della durata di 3 anni rivolto
esclusivamente agli studenti degli istituti tecnici Costruzioni
ambiente e territorio (Cat), i nuovi geometri della riforma
Gelmini, ovvero ai futuri geometri del domani. Il corso ha
l'obiettivo di conseguire i seguenti vantaggi:
- inserimento nel mondo del lavoro a 22 anni di profili "altamente qualificati";
- didattica allineata alle direttive europee (direttiva Ue n. 36/05);
- risparmio per le famiglie perché il corso di studi si svolgerà all'interno dello stesso istituto che ha ospitato lo studente fino al diploma.
Cosa ne penserà la Rete delle Professioni Tecniche della
proposta dei Geometri?Questa è una domanda che farò certamente al
coordinatore Zambrano.
A cura di Gianluca Oreto | - | Segui @lucaoreto | - |