Patrimonio culturale e Calamità naturali: aggiornate le procedure per la gestione della sicurezza
Aggiornate le procedure per la gestione delle attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emergenze derivanti da calami...
Aggiornate le procedure per la gestione delle attività di messa in
sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di
emergenze derivanti da calamità naturali.
E' stata, infatti, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 169 del 23/07/2015 la Direttiva Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo 23 aprile 2015 recante "Procedure per la gestione delle attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emergenze derivanti da calamità naturali" e finalizzata a impartire le disposizioni per garantire, in caso di emergenze derivanti da calamità naturali, la massima tempestività ed efficacia delle azioni per la salvaguardia del patrimonio culturale, operando in modo sinergico e coordinato, secondo procedure specifiche che regolamentino sia le relazioni fra le articolazioni del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, sia quelle con il servizio nazionale della protezione civile.
La nuova direttiva costituisce un aggiornamento di quella del 12 dicembre 2013 che prevedeva 3 allegati:
Allegato 1 - Strumenti schedografici:
Allegato 3 - Schema della struttura per la gestione delle attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emergenze derivanti da calamità naturali La direttiva definisce le azioni da intraprendere in caso di evento naturale derivante da azioni esogene (pioggia, neve, escursione termica, vento, piene, alluvioni, frane) o endogene (sisma, eruzione vulcanica) che induca effetti straordinari, per estensione o per magnitudo del danno e classificabile pertanto come calamitoso. La gestione dell'emergenza comporta la definizione di una strategia che ne traccia il percorso unitario, a partire dal verificarsi dell'evento fino all'avvio della fase di ricostruzione. Per l'attuazione di tale processo è necessario prevedere una struttura organizzata specifica, in cui siano individuati compiti e ruoli nel rispetto di procedure univoche e predefinite. Il Ministero ha pertanto istituito la struttura operativa per il monitoraggio ed il coordinamento delle attività necessarie a fronteggiare le situazioni emergenziali derivanti da calamità naturali ed ha predisposto altresì procedure, disciplinari e strumenti operativi, finalizzati alla gestione delle varie fasi dell'emergenza. In particolare le procedure prevedono:
In allegato la direttiva e tutti gli allegati.
E' stata, infatti, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 169 del 23/07/2015 la Direttiva Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo 23 aprile 2015 recante "Procedure per la gestione delle attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emergenze derivanti da calamità naturali" e finalizzata a impartire le disposizioni per garantire, in caso di emergenze derivanti da calamità naturali, la massima tempestività ed efficacia delle azioni per la salvaguardia del patrimonio culturale, operando in modo sinergico e coordinato, secondo procedure specifiche che regolamentino sia le relazioni fra le articolazioni del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, sia quelle con il servizio nazionale della protezione civile.
La nuova direttiva costituisce un aggiornamento di quella del 12 dicembre 2013 che prevedeva 3 allegati:
Allegato 1 - Strumenti schedografici:
- Scheda per il rilievo speditivo del danno sul patrimonio culturale in caso di calamità naturali- modelli: I-EC, EM, P-ES, C-ES
- Scheda per il rilievo del danno ai beni culturali - chiese modello A-DC
- Scheda per il rilievo del danno ai beni culturali -palazzi modello B-DP
- Scheda per il rilievo del danno ai beni culturali - danno beni mobili - modello C-BM
- Scheda di accompagnamento dei beni mobili rimossi
- Scheda di intervento sui beni mobili
- Scheda di pronto intervento
- Scheda di monitoraggio della progettazione
- Scheda di monitoraggio delle attività di rilievo del danno e di messa in sicurezza
Allegato 3 - Schema della struttura per la gestione delle attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emergenze derivanti da calamità naturali La direttiva definisce le azioni da intraprendere in caso di evento naturale derivante da azioni esogene (pioggia, neve, escursione termica, vento, piene, alluvioni, frane) o endogene (sisma, eruzione vulcanica) che induca effetti straordinari, per estensione o per magnitudo del danno e classificabile pertanto come calamitoso. La gestione dell'emergenza comporta la definizione di una strategia che ne traccia il percorso unitario, a partire dal verificarsi dell'evento fino all'avvio della fase di ricostruzione. Per l'attuazione di tale processo è necessario prevedere una struttura organizzata specifica, in cui siano individuati compiti e ruoli nel rispetto di procedure univoche e predefinite. Il Ministero ha pertanto istituito la struttura operativa per il monitoraggio ed il coordinamento delle attività necessarie a fronteggiare le situazioni emergenziali derivanti da calamità naturali ed ha predisposto altresì procedure, disciplinari e strumenti operativi, finalizzati alla gestione delle varie fasi dell'emergenza. In particolare le procedure prevedono:
- il necessario coordinamento con le strutture esterne all'Amministrazione deputate alla gestione dell'emergenza;
- il necessario coordinamento fra le articolazioni centrali e quelle periferiche del Ministero;
- la partecipazione di tutte le articolazioni del Ministero alla gestione dell'emergenza, per affrontare con la massima consapevolezza ed efficacia anche le successive fasi di restauro e ricostruzione, in parallelo alle strutture emergenziali o quando queste hanno concluso le loro attività.
In allegato la direttiva e tutti gli allegati.
A cura di Gabriele
Bivona
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