Lazio: OK alla demolizione e ricostruzione di vecchi casali senza aumento di cubatura
La Regione Lazio ha introdotto una novità definita storica: dal 28 settembre 2015 gli imprenditori agricoli potranno demolire, ricostruire e delocalizzare al...
La Regione Lazio ha introdotto una novità definita storica: dal 28
settembre 2015 gli imprenditori agricoli potranno demolire,
ricostruire e delocalizzare all'interno della loro azienda agricola
i manufatti esistenti. Il tutto a due condizioni: senza aumentare
la cubatura e con l'obbligo di mantenerne la destinazione agricola.
Una grande opportunità di sviluppo e lavoro, perché incentiviamo le
attività economiche nel settore agricolo e dei servizi.
Le aziende agricole possono già presentare progetti e proposte ai Comuni per dare un nuovo utilizzo dei manufatti esistenti: turismo rurale, ricettività rurale, trasformazione e vendita dei prodotti agricoli e tipici, ristorazione e degustazione di prodotti tipici, attività didattiche, socio-culturali, ricreative e terapeutiche-riabilitative.
Ecco cosa prevede il nuovo regolamento: la condizione per intervenire è che il 90% del proprio territorio aziendale sia destinato all'attività agricola e che i prodotti utilizzati siano per almeno il 50% provenienti dalla stessa azienda o da altre aziende agricole che operano nel territorio regionale. Già è possibile presentare progetti e proposte ai Comuni per l'utilizzo dei manufatti esistenti con nuove funzioni: turismo rurale, ricettività rurale, trasformazione e vendita dei prodotti agricoli e tipici, ristorazione e la degustazione di prodotti tipici, le attività didattiche, socio-culturali, ricreative e terapeutiche-riabilitative.
Una leva importante di sviluppo sostenibile del sistema economico e territoriale. Il nuovo regolamento è uno strumento decisivo per il raggiungimento di una serie di obiettivi: mettere fine all'espansione edilizia in Agro Romano, tutelare il territorio agricolo potenziando l'agricoltura; gestire le aree naturali protette per valorizzarne gli aspetti ambientali, naturalistici ed economici, aumentare l'offerta di servizi ai cittadini, creare nuovi posti di lavoro soprattutto per i giovani, il tutto contrastando il fenomeno della frammentazione fondiaria e della dismissione dell'agricoltura e incentivando gli interventi volti alla ricomposizione e all'uso del territorio agricolo.
"Nelle nostre campagne ci sono tanti casali abbandonati, strutture agricole che non hanno più una funzione e spesso dopo essere andate in rovina vengono trasformate in obbrobri o solo in immobili residenziali, oppure vengono per anni abbandonate creando zone anche pericolose - lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti - grazie a questo nuovo regolamento questa fase si chiude. E' una bella rivoluzione e il cuore della proposta è valorizzare l'agricoltura regionale e il paesaggio, e rendere la nostra regione più bella e più fruibile da parte dei turisti".
Le aziende agricole possono già presentare progetti e proposte ai Comuni per dare un nuovo utilizzo dei manufatti esistenti: turismo rurale, ricettività rurale, trasformazione e vendita dei prodotti agricoli e tipici, ristorazione e degustazione di prodotti tipici, attività didattiche, socio-culturali, ricreative e terapeutiche-riabilitative.
Ecco cosa prevede il nuovo regolamento: la condizione per intervenire è che il 90% del proprio territorio aziendale sia destinato all'attività agricola e che i prodotti utilizzati siano per almeno il 50% provenienti dalla stessa azienda o da altre aziende agricole che operano nel territorio regionale. Già è possibile presentare progetti e proposte ai Comuni per l'utilizzo dei manufatti esistenti con nuove funzioni: turismo rurale, ricettività rurale, trasformazione e vendita dei prodotti agricoli e tipici, ristorazione e la degustazione di prodotti tipici, le attività didattiche, socio-culturali, ricreative e terapeutiche-riabilitative.
Una leva importante di sviluppo sostenibile del sistema economico e territoriale. Il nuovo regolamento è uno strumento decisivo per il raggiungimento di una serie di obiettivi: mettere fine all'espansione edilizia in Agro Romano, tutelare il territorio agricolo potenziando l'agricoltura; gestire le aree naturali protette per valorizzarne gli aspetti ambientali, naturalistici ed economici, aumentare l'offerta di servizi ai cittadini, creare nuovi posti di lavoro soprattutto per i giovani, il tutto contrastando il fenomeno della frammentazione fondiaria e della dismissione dell'agricoltura e incentivando gli interventi volti alla ricomposizione e all'uso del territorio agricolo.
"Nelle nostre campagne ci sono tanti casali abbandonati, strutture agricole che non hanno più una funzione e spesso dopo essere andate in rovina vengono trasformate in obbrobri o solo in immobili residenziali, oppure vengono per anni abbandonate creando zone anche pericolose - lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti - grazie a questo nuovo regolamento questa fase si chiude. E' una bella rivoluzione e il cuore della proposta è valorizzare l'agricoltura regionale e il paesaggio, e rendere la nostra regione più bella e più fruibile da parte dei turisti".
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