Comprare casa: nel 2005 servivano 10 annualità di stipendio, oggi 6
L’acquisto della casa è una delle spese maggiori che le famiglie italiane devono sostenere. A livello nazionale si evince che adesso sono necessarie 6,4 annu...
L’acquisto della casa è una delle spese maggiori che le famiglie
italiane devono sostenere. A livello nazionale si evince che adesso
sono necessarie 6,4 annualità di stipendio per comprare casa, in
leggera diminuzione con quanto rilevato nel 2014 (6,6 annualità).
Anche a livello locale non ci sono state variazioni di rilievo: con
un calo pari a -0,6 annualità fa eccezione Bologna (dove ne servono
5,9), mentre Milano, Roma e Torino vedono una diminuzione di 0,3
annualità. La Capitale è sempre la città in cui serve il maggior
numero di annualità: con 10,7 stacca Milano, ferma a 8,7 annualità,
e Firenze (8,4). A Palermo e Genova ne servono meno: 4 nel
capoluogo siciliano e 4,4 nella città della Lanterna.

Effettuando un confronto a distanza di dieci anni, si evince che a livello nazionale la differenza è stata più consistente, infatti si è passati da 10 annualità nel 2005 a 6,4 nella prima parte del 2015. In questo lasso temporale Napoli e Bologna sono le città in cui si sono avute le variazioni più consistenti, rispettivamente con 5,1 e 5 annualità in meno. Diminuzione importante anche a Milano, che in dieci anni ha visto un calo di 4,8 annualità; Roma, invece, resta in linea con il dato nazionale (-3,5). La città che mantiene più stabili i propri valori è Palermo (-2 annualità).
L’analisi condotta dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa si basa sui dati relativi al prezzo al metro quadro di un medio usato, raccolti dalle agenzie affiliate delle Grandi Città e riferiti a Giugno 2015, e sulle retribuzioni contrattuali annue di cassa per dipendente (al netto dei dirigenti) a tempo pieno per attività economica e contratto, ricavate dalla banca dati ISTAT. Si è inoltre ipotizzato che il reddito fosse destinato interamente all’acquisto dell’abitazione, che si è supposta di 85 mq. In questa analisi il valore finale della retribuzione è stato ottenuto da una stima.

Effettuando un confronto a distanza di dieci anni, si evince che a livello nazionale la differenza è stata più consistente, infatti si è passati da 10 annualità nel 2005 a 6,4 nella prima parte del 2015. In questo lasso temporale Napoli e Bologna sono le città in cui si sono avute le variazioni più consistenti, rispettivamente con 5,1 e 5 annualità in meno. Diminuzione importante anche a Milano, che in dieci anni ha visto un calo di 4,8 annualità; Roma, invece, resta in linea con il dato nazionale (-3,5). La città che mantiene più stabili i propri valori è Palermo (-2 annualità).
L’analisi condotta dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa si basa sui dati relativi al prezzo al metro quadro di un medio usato, raccolti dalle agenzie affiliate delle Grandi Città e riferiti a Giugno 2015, e sulle retribuzioni contrattuali annue di cassa per dipendente (al netto dei dirigenti) a tempo pieno per attività economica e contratto, ricavate dalla banca dati ISTAT. Si è inoltre ipotizzato che il reddito fosse destinato interamente all’acquisto dell’abitazione, che si è supposta di 85 mq. In questa analisi il valore finale della retribuzione è stato ottenuto da una stima.
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