Provincia Autonoma di Bolzano: approvato il ddl sugli appalti pubblici
La Giunta provinciale ha approvato IL13 ottobre scorso il disegno di legge con le nuove “Disposizioni sugli appalti pubblici“. Il ddl rivede alcune soglie di...
La Giunta provinciale ha approvato IL13 ottobre scorso il disegno
di legge con le nuove “Disposizioni sugli appalti pubblici“. Il ddl
rivede alcune soglie di gara, introduce semplificazioni
organizzative e burocratiche, fornisce impulsi alle PMI locali.
Con la nuova legge l'Alto Adige si potrà dotare di una normativa più chiara e unitaria in tema di appalti pubblici e sarà la prima regione italiana, e una delle prime a livello europeo, a varare una legge in materia assumendo una funzione di governance su tutte le stazioni appaltanti presenti sul territorio.
Il disegno di legge, composto da 60 articoli, è stato approvato dalla Giunta provinciale dopo un lavoro di elaborazione (oltre 70 incontri) che ha visto la partecipazione dei gruppi di interesse e delle Università di Trento e Innsbruck e dopo aver preso in considerazione una decina di osservazioni presentate dal Consiglio dei Comuni. Il presidente Arno Kompatscher ha sintetizzato gli obiettivi della nuova legge: "Sfruttare al meglio gli spazi di manovra concessi dalle nuove direttive europee, semplificare le procedure, valorizzare i criteri di qualità, tutelare la filiera corta".
Vengono recepite le nuove direttive UE del 2014 e introdotte inoltre una serie di semplificazioni organizzative e burocratiche, allo scopo di rendere più flessibili le procedure di aggiudicazione e dare maggiore certezza del diritto. Alcuni punti essenziali delle direttive europee sono stati direttamente recepiti nel ddl, tra cui il principio della rafforzata attenzione verso gli aspetti ecologici e sociali. Un altro punto centrale dell'azione legislativa riguarda un migliore accesso alle procedure per le piccole e medie imprese. Per sostenere il tessuto economico locale e rafforzare la competitività delle PMI, sarà dato più peso ai criteri di qualità e alle produzioni locali. Verrà infatti inserita nella procedura standard anche l'analisi dei costi collegati al ciclo di vita del prodotto, tenendo in considerazione il cosiddetto km zero.
Tra i passaggi-chiave nel settore della costruzione di opere pubbliche, dove è previsto il frazionamento dell'appalto in lotti, vi è il raddoppio del valore di soglia entro cui sono ammesse le procedure semplificate delle gare a inviti, che è stato portato da 1 a 2 milioni di euro. Negli appalti relativi a forniture con importo fino a 207.000 euro, la progettazione può essere eseguita in un solo livello, con la scelta dell'affidatario tra un gruppo ristretto di candidati senza ricorrere alla gara europea. Sono inoltre previste procedure ad hoc nel settore dei servizi alla persona, con agevolazioni per le aziende no profit, in maniera particolare le cooperative sociali. Alcune gare, infatti, potrebbero essere bandite escludendo coloro che operano a scopo di lucro, creando così una corsia preferenziale per l'assegnazione diretta dei servizi.
Il disegno di legge della Giunta viene trattato la prossima settimana dalla Commissione legislativa in Consiglio provinciale prima della votazione finale nel plenum.
In allegato iltesto del disegno di legge
Con la nuova legge l'Alto Adige si potrà dotare di una normativa più chiara e unitaria in tema di appalti pubblici e sarà la prima regione italiana, e una delle prime a livello europeo, a varare una legge in materia assumendo una funzione di governance su tutte le stazioni appaltanti presenti sul territorio.
Il disegno di legge, composto da 60 articoli, è stato approvato dalla Giunta provinciale dopo un lavoro di elaborazione (oltre 70 incontri) che ha visto la partecipazione dei gruppi di interesse e delle Università di Trento e Innsbruck e dopo aver preso in considerazione una decina di osservazioni presentate dal Consiglio dei Comuni. Il presidente Arno Kompatscher ha sintetizzato gli obiettivi della nuova legge: "Sfruttare al meglio gli spazi di manovra concessi dalle nuove direttive europee, semplificare le procedure, valorizzare i criteri di qualità, tutelare la filiera corta".
Vengono recepite le nuove direttive UE del 2014 e introdotte inoltre una serie di semplificazioni organizzative e burocratiche, allo scopo di rendere più flessibili le procedure di aggiudicazione e dare maggiore certezza del diritto. Alcuni punti essenziali delle direttive europee sono stati direttamente recepiti nel ddl, tra cui il principio della rafforzata attenzione verso gli aspetti ecologici e sociali. Un altro punto centrale dell'azione legislativa riguarda un migliore accesso alle procedure per le piccole e medie imprese. Per sostenere il tessuto economico locale e rafforzare la competitività delle PMI, sarà dato più peso ai criteri di qualità e alle produzioni locali. Verrà infatti inserita nella procedura standard anche l'analisi dei costi collegati al ciclo di vita del prodotto, tenendo in considerazione il cosiddetto km zero.
Tra i passaggi-chiave nel settore della costruzione di opere pubbliche, dove è previsto il frazionamento dell'appalto in lotti, vi è il raddoppio del valore di soglia entro cui sono ammesse le procedure semplificate delle gare a inviti, che è stato portato da 1 a 2 milioni di euro. Negli appalti relativi a forniture con importo fino a 207.000 euro, la progettazione può essere eseguita in un solo livello, con la scelta dell'affidatario tra un gruppo ristretto di candidati senza ricorrere alla gara europea. Sono inoltre previste procedure ad hoc nel settore dei servizi alla persona, con agevolazioni per le aziende no profit, in maniera particolare le cooperative sociali. Alcune gare, infatti, potrebbero essere bandite escludendo coloro che operano a scopo di lucro, creando così una corsia preferenziale per l'assegnazione diretta dei servizi.
Il disegno di legge della Giunta viene trattato la prossima settimana dalla Commissione legislativa in Consiglio provinciale prima della votazione finale nel plenum.
In allegato iltesto del disegno di legge
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