Cura del paesaggio: revocato lo stop ai contributi

Con l'approvazione dei nuovi criteri, la Giunta provinciale ha revocato nella sua ultima seduta lo stop ai contributi per la cura del paesaggio. "In tal modo...

11/12/2015
Con l'approvazione dei nuovi criteri, la Giunta provinciale ha revocato nella sua ultima seduta lo stop ai contributi per la cura del paesaggio. "In tal modo ribadiamo l'importanza attribuita alla conservazione del paesaggio culturale rurale anche al di fuori delle aree protette", sottolinea l'assessore provinciale all'ambiente Richard Theiner.

Le domande di contributo riguardano gli interventi di mantenimento e cura del paesaggio al di fuori delle aree protette e si riferiscono a steccati in legno, tetti in scandole o in paglia, muri a secco, conservazione di monumenti culturali rurali, canali di irrigazione naturale (Waale), altri oggetti meritevoli di finanziamento ai sensi del vincolo paesaggistico. Per tali categorie la Giunta provinciale, nella sua ultima seduta, ha approvato le nuove direttive per la concessione di contributi.

Viene così revocata la sospensione della concessione di contributi decisa a inizio 2014 in quanto i mezzi finanziari a disposizione non erano sufficienti a garantire il pagamento dei premi di cura del paesaggio entro un periodo di tempo adeguato. Un'eccezione era stata ammessa per i contributi concessi per gli interventi all'interno di zone particolarmente protette come le aree Natura 2000, i parchi naturali, i monumenti naturali e i biotopi, per i quali la Giunta provinciale aveva reperito un anno fa i fondi necessari.

Con la delibera sui nuovi criteri viene quindi ripristinata la possibilità di concedere contributi provinciali anche per la cura del paesaggio al di fuori delle aree protette. Le specifiche domande potranno presumibilmente essere presentate a partire da metà gennaio 2016. "In questo frattempo abbiamo smaltito gran parte degli arretrati e pertanto possiamo riaprire i termini di accoglimento delle domande", spiega l'assessore provinciale Theiner.

A cura di Ufficio Stampa Provincia autonoma di Bolzano
     
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