Testo Unico Sicurezza Lavoro (TUSL): gli Ingegneri analizzano le ultime modifiche al D.Lgs n. 81/2008
Dalla sua pubblicazione in Gazzetta nell'ormai lontano aprile del 2008, il D.Lgs. 81/2008 (c.d. Testo Unico Sicurezza Lavoro o TUSL) è stato rivisitato numer...
Dalla sua pubblicazione in Gazzetta nell'ormai lontano aprile
del 2008, il D.Lgs. 81/2008 (c.d. Testo Unico
Sicurezza Lavoro o TUSL) è stato rivisitato numerose
volte, costringendo gli operatori del settore a continui
aggiornamenti.
Tra le ultime interessanti novità, abbiamo già segnalato le
modifiche introdotte dal
Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 151 recante
"Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle
procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e
altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari
opportunità, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n.
183" (clicca
qui). Al fine di far conoscere le novità
introdotte dal D.Lgs. n. 151/2015, il Gruppo di Lavoro Sicurezza
del Consiglio Nazionale degli Ingegneri,
coordinato dall'Ing. Gaetano Fede, ha elaborato la
circolare 11 gennaio 2016, n. 649.
Di seguito l'analisi completa del CNI.
Art. 3 Campo di applicazione
La modifica è inerente i lavoratori che effettuano prestazioni di
lavoro accessorio, e precisamente «Nei confronti dei lavoratori che
effettuano prestazioni di lavoro accessorio, le disposizioni di cui
al presente decreto e le altre norme speciali vigenti in materia di
tutela della salute e sicurezza dei lavoratori si applicano nei
casi in cui la prestazione sia svolta a favore di un committente
imprenditore o professionista...omissis...».
La legge specifica successivamente che continuano ad essere esclusi
dall’applicazione del decreto e dalle norme speciali vigenti in
materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori i piccoli
lavori domestici a carattere straordinario. Qualora non si rientri
nelle citate ipotesi, si applicheranno le disposizioni di cui
all’art. 21 del D. Lgs. 81/2008, ovvero quelle previste a tutela
delle attività svolte dai componenti dell’impresa familiare e dai
lavoratori autonomi.
Analogamente, le disposizioni di cui all’art. 21 troveranno
applicazione con riferimento ai soggetti che svolgono attività di
volontariato in favore di associazioni di promozione sociale,
associazioni sportive dilettantistiche, associazioni religiose,
volontari accolti nell’ambito dei programmi internazionali di
educazione non formale.
Art. 5 Comitato per l'indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro
Viene modifica la composizione del Comitato che ha sede presso il Ministero della salute, con l’obiettivo di semplificare e snellire le procedure di designazione dei membri. Restano immutati i compiti affidati a tale ente, chiamato a definire le politiche nazionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro, individuando gli obiettivi da perseguire ed elaborando una programmazione per la realizzazione degli stessi.
Art. 6 Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro
È stata modificata la composizione dei rappresentanti della
Commissione Consultiva permanente, riducendo da 40 a 33 in numero
dei componenti. Un nuovo ingresso in Commissione è rappresentato da
tre esperti in medicina del lavoro, igiene industriale e
impiantistica industriale ed da un rappresentante dell’ANMIL. «Con
decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da
adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della
presente disposizione, sono individuati le modalità e i termini per
la designazione e l'individuazione dei componenti».
Tra gli importanti compiti assegnati alla Commissione vengono
aggiunti:
- monitoraggio dell’applicazione delle procedure standardizzate della valutazione dei rischi al fine di verificare l'efficacia della metodologia individuata, anche per eventuali integrazioni alla medesima;
- rielaborazione entro 24 mesi dall'entrata in vigore del decreto con il quale sono stati recepiti i modelli semplificati per l'adozione ed efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese;
- Elaborazione dei criteri finalizzati alla definizione del sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi di cui all’articolo 27 del D.lgs.81/08 “Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi”
Dei due suddetti Organismi Nazionali fa parte Antonio Leonardi, componente del Gdl Sicurezza
presso il CNI.
Art.12 Interpello
Anche le Regioni e le Province autonome possono inoltrare alla Commissione Interpelli quesiti generali riguardanti la salute e sicurezza sul lavoro.
Art. 28 Oggetto della valutazione dei rischi
Dopo il comma 3-bis viene inserito il nuovo comma: «3-ter. Ai fini della valutazione di cui al comma 1, l'Inail, anche in collaborazione con le aziende sanitarie locali per il tramite del Coordinamento Tecnico delle Regioni e i soggetti di cui all'articolo 2, comma 1, lettera ee), rende disponibili al datore di lavoro strumenti tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli di rischio.
L'Inail e le aziende sanitarie locali svolgono la predetta attività con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente».
Art. 29 Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi
Il comma 6-quater è sostituito dal seguente: «6-quater Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da adottarsi previo parere della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, sono individuati strumenti di supporto per la valutazione dei rischi di cui agli articoli 17 e 28 e al presente articolo, tra i quali gli strumenti informatizzati secondo il prototipo europeo OIRA (Online Interactive Risk Assessment)»; l’OiRA è una piattaforma informatica gratuita prodotta dall’Unione Europea con l’obiettivo di supportare le PMI nell’ottemperare agli adempimenti inerenti la valutazione dei rischi e la redazione del relativo DVR . Sarà introdotta in Italia a seguito di un Decreto del Ministero del Lavoro.
Art. 34 Servizio di prevenzione e protezione
Abrogato il comma 1-bis dell’art. 34 che recitava «Salvo che nei
casi di cui all’articolo 31, comma 6 (articolo 31, comma 6: Aziende
artigiane e industriali (fino a 30 lavoratori), Aziende agricole e
zootecniche fino a 30 lavoratori, Aziende della pesca fino a 20
lavoratori, Altre aziende fino a 200 lavoratori), nelle imprese o
unità produttive fino a cinque lavoratori il datore di lavoro può
svolgere direttamente i compiti di primo soccorso, nonché di
prevenzione degli incendi e di evacuazione, .....omiss......».
Viene Modificato il comma 2-bis dell’art. 34 «il datore di lavoro
che svolge direttamente i compiti di primo soccorso nonché di
prevenzione incendi e di evacuazione deve frequentare gli specifici
corsi formazione previsti agli articoli 45 e 46.». Pertanto il
datore di lavoro potrà svolgere direttamente i compiti di primo
soccorso e antincendio anche per aziende con più di 5 lavoratori,
sempre con le eccezioni di cui all’art. 31 c. 6
Art. 53 Tenuta della documentazione
Abolito l’obbligo di tenuta del registro infortuni. Infatti al comma 6, le parole «al registro infortuni» sono soppresse. L’art. 21 del D.lgs. 151/2015 chiarisce poi che l’abolizione dell'obbligo di tenuta del registro infortuni è a decorrere dal novantesimo giorno successivo all'entrata in vigore del decreto 151/2015, entrato in vigore il 24 settembre 2015. Dunque l’abolizione sarà effettiva dal 23 dicembre 2015.
Art. 55: Sanzioni
L’impianto sanzionatorio del D. Lgs. 81/2008 si arricchisce di
nuove previsioni. Più precisamente, vengono individuate una serie
di disposizioni la cui violazione determina il raddoppio
dell’importo della sanzione, qualora la violazione si riferisca a
più di cinque lavoratori od una triplicazione dell’importo stesso,
qualora la violazione si riferisca a più di dieci lavoratori. In
particolare la nuova previsione si riferisce alle seguenti
violazioni:
1. Art. 18, comma 1, lettera g): mancato invio dei lavoratori alla
visita medica periodica e mancata richiesta al medico competente
dell’osservanza degli obblighi previsti a suo carico. Sanzione
prevista: ammenda da 2.000 a 4.000 euro (Art. 55, comma 5, lettera
e);
2. Art. 37, comma 1: mancata o inadeguata formazione del lavoratore
in materia di salute e sicurezza. Sanzione prevista: arresto da due
a quattro mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro (art. 55, comma 5,
lettera c);
3. Art. 37, comma 7: mancata o inadeguata formazione dei dirigenti
e dei preposti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Sanzione prevista: arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.200
a 5.200 euro (art. 55, comma 5, lettera c);
4. Art. 37, comma 9: mancata o inadeguata formazione dei lavoratori
incaricati dell'attività di prevenzione incendi e lotta
antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di
pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e,
comunque, di gestione dell'emergenza. Sanzione prevista: arresto da
due a quattro mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro (art. 55, comma
5, lettera c);
5. Art. 37, comma 10: mancata od insufficiente formazione del
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Sanzione prevista:
arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro (art.
55, comma 5, lettera c).
Art. 69 Definizioni (relative alle attrezzature di lavoro)
L’articolo 69 elenca le Definizioni relative alle attrezzature di lavoro, si aggiunge alla definizione di operatore il riferimento al datore di lavoro. Il comma 1 lettera e) diventa perciò il lavoratore incaricato dell’uso di una attrezzatura di lavoro o il datore di lavoro che ne fa uso.
Art. 73 Informazione, formazione e addestramento (riferimento attrezzature di lavoro)
L’articolo 73 viene del tutto rinnovato per legittimare
l’attività di conduzione dei generatori di vapore e il rilascio
delle abilitazioni e attestazioni.
È inserito il seguente: «Art. 73-bis (Abilitazione alla conduzione
dei generatori di vapore). - 1. All'Allegato A annesso al
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133, è soppressa la
voce n. 294, relativa alla legge 16 giugno 1927, n. 1132 e
riprendono vigore le disposizioni del regio decreto-legge 9 luglio
1926, n. 1331, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 giugno
1927, n. 1132, nel testo vigente alla data del 24 giugno 2008. 2.
Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali sono
disciplinati i gradi dei certificati di abilitazione alla
conduzione dei generatori di vapore, i requisiti per l'ammissione
agli esami, le modalità di svolgimento delle prove e di rilascio e
rinnovo dei certificati. Con il medesimo decreto è, altresì,
determinata l'equipollenza dei certificati e dei titoli rilasciati
in base alla normativa vigente».
Art. 88 Campo di applicazione (riferimento cantieri temporanei e mobili)
Ritorna il comma originario dell’81/2008, inserito art. 88 «g-bis) che prevede che il titolo 4 Capo 1 non si applica ai lavori relativi a impianti elettrici, reti informatiche, gas, acqua, condizionamento e riscaldamento che non comportino lavori edili o di ingegneria civile di cui all'allegato X».
Art. 98 Requisiti professionali del coordinatore per la sicurezza
Al comma 3, sono inseriti i seguenti periodi: «L'allegato XIV è aggiornato con accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. I corsi di cui all'allegato XIV, solo per il modulo giuridico (28 ore), e i corsi di aggiornamento possono svolgersi in modalità e-learning nel rispetto di quanto previsto dall'allegato I dell'Accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano del 21 dicembre 2011 emanato per la formazione dei lavoratori ai sensi dell'articolo 37, comma 2» (ndr., sul tema il CNI ha già inviato una specifica nota in data 23/11/2015 n° 632/XVIII Sess/2015).
Art. 190 Valutazione del rischio
Il comma 5-bis è sostituito dal seguente: «L'emissione sonora di attrezzature di lavoro, macchine e impianti può essere stimata in fase preventiva facendo riferimento alle banche dati sul rumore approvate dalla Commissione consultiva permanente di cui all'articolo 6, riportando la fonte documentale cui si è fatto riferimento».
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
Documenti Allegati
Circolare Consiglio Nazionale Ingegneri