Inarcassa e versamenti arretrati: per ingegneri e architetti taglio delle sanzioni
Il Comitato Nazionale dei Delegati Inarcassa, nella seduta di venerdì 12 febbraio 2016, ha approvato l'abbattimento delle sanzioni che l'Ente applica ad Arch...
Il Comitato Nazionale dei Delegati Inarcassa, nella seduta di venerdì 12 febbraio 2016, ha approvato l'abbattimento delle sanzioni che l'Ente applica ad Architetti e Ingegneri in ritardo con i loro contributi.
Il nuovo sistema, rimodulato con la modifica dell’art.10 comma 1 del Regolamento Generale di Previdenza 2012 relativo al ritardato pagamento, indroduce il concetto di gradualità sanzionatoria, per tenere conto del mutato quadro generale macroeconomico e dei professionisti in particolare, che ha prodotto significative minori disponibilità finanziarie per il rispetto degli adempimenti nei termini.
Le dichiarazioni del Presidente Santoro
“Si tratta di un provvedimento innovativo - dichiara il Presidente Giuseppe Santoro - che punta ad arginare il fenomeno dell’inadempienza previdenziale ed il conseguente aggravamento di situazioni debitorie non più emendabili. Il credito scaduto infatti vede coinvolto il 30% degli iscritti alla Cassa ed è pari a 800 mln di euro, con evidenti riflessi negativi sul patrimonio e sui relativi rendimenti. Al tempo stesso il nuovo regime sanzionatorio riconosce i comportamenti attivamente virtuosi degli iscritti inadempienti con interventi sulle modalità di applicazione delle sanzioni nel tempo e sulla tempistica per una rapida risoluzione degli obblighi previdenziali”.
Le modifiche introdotte
Con le modifiche introdotte viene legata la modalità dell’incremento della sanzione al periodo di ritardo e ciò al fine di correlare l’inadempimento al tempo, con una scala crescente, che penalizzi in modo più che proporzionale il ritardo reiterato:
- 0,5% mensile per i primi dodici mesi di ritardo;
- 1% mensile dal tredicesimo al ventiquattresimo mese di ritardo;
- 1,5% mensile dal venticinquesimo mese al trentaseiesimo mese di ritardo;
- 2% mensile dal trentasettesimo mese fino al quarantottesimo mese di ritardo;
- 60% fisso dal quarantanovesimo mese di ritardo.
E’ stato inoltre previsto un ulteriore abbattimento delle aliquote indicate, connesso all’entità dell’importo, a favore degli iscritti che complessivamente abbiano maturato un debito per i contributi dovuti e non pagati:
- del 50% per un debito pari o inferiore a 10.000 euro;
- del 30% per un debito compreso tra 10.001 e 15.000 euro;
- del 20% per un debito compreso tra i 15.001 e 20.000 euro.
Parte integrante del “Progetto sanzioni” è però anche un’azione bilanciata nel campo del Welfare, con l’approvazione di nuove forme di sostegno volte a fronteggiare situazioni di bisogno effettivo, in relazione a difficoltà contingenti e connesse all’esercizio della libera professione.
Le modifiche varranno esclusivamente per tutte le irregolarità successive all’approvazione ministeriale.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it