Codice dei Contratti: i pareri delle Commissioni di Camera e Senato
Arrivano i pareri delle Commissioni di Camera e Senato sullo schema di decreto legislativo relativo al recepimento delle direttive europee su appalti e conce...
Arrivano i pareri delle Commissioni di Camera e Senato sullo schema di decreto legislativo relativo al recepimento delle direttive europee su appalti e concessioni (Direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE) ed al riordino della normativa di settore.
Dovrebbe trattarsi di due pareri identici ma quello in nostro possesso è dell’8a Commissione Lavori Pubblici del Senato che, premettendo la necessità di apportare una serie di modifiche volte a meglio esplicitare l’applicazione della nuova normativa, il coordinamento con la normativa vigente e l’ordinato passaggio tra la vecchia e la nuova disciplina, ha espresso parere favorevole con una serie di osservazioni e con richieste puntuali di modifiche sui singoli articoli, chiedendo:
- ci siano maggiori paletti per gli affidamenti sotto il milione di euro;
- il massimo ribasso sia impossibile sopra i 150.000 euro;
- la soglia massima relativa al subappalto sia al massimo del 30%;
- vengano definite sezioni speciali degli albi Anac dei commissari, dedicate ad alcune grandi stazioni appaltanti: Consip, Invitalia e soggetti aggregatori regionali;
- venga unificato presso l’ANAC il rating di impresa;
- vengano imposti più vincoli per le deroghe, in caso di emergenze;
- venga eliminata la cauzione per i progettisti;
- che nella determinazione per gli importi a base d’asta dei servizi di architettura e di ingegneria che sia obbligatorio utilizzare il Dm parametri;
- che nel caso di servizi di architettura e di ingegneria venga abbassata a 100mila euro la soglia per le procedure senza gara;
- venga prevista una maxisanzione pari al 10% dell'importo dei lavori per le concessionarie che non rispettano i vincoli sull'in house.
Ma la Commissione oltre le modifiche chiede anche alcune novità e precisamente:
- l’inserimento di una norma che stabilizzi l’anticipazione del prezzo contrattuale al 20%;
- il ritorno della pubblicità relativa ai bandi di gara sui giornali.
In verità manca ancora il voto finale che è atteso per oggi e, poi, il parere sarà inviato al Governo che avrà poco più di dieci giorni per fare gli ultimi aggiustamenti e procedere all’approvazione definitiva del provvedimento.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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