Riqualificazione delle periferie, la conferenza unificata Stato-Regioni approva il bando da 500 milioni di euro
La Conferenza unificata Stato Regioni, nella seduta del 14 aprile 2016, ha finalmente espresso parere favorevole al DPCM di approvazione del Bando che defini...
La Conferenza unificata Stato Regioni, nella seduta del 14 aprile 2016, ha finalmente espresso parere favorevole al DPCM di approvazione del Bando che definisce le modalità e le procedure di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città.
Avrebbe dovuto essere emanato entro il 31 gennaio 2016 ma, purtroppo, il nostro Paese ci ha abituati ad attese estenuanti e a dover dire "grazie" per ciò che in realtà dovrebbe essere un atto dovuto. Un Fondo con una dotazione di 500 milioni di euro per l’attuazione di un Programma straordinario finalizzato alla realizzazione di interventi urgenti per la rigenerazione delle aree urbane degradate delle Città metropolitane e dei Comuni capoluogo di provincia, che sta per essere reso operativo ed effettivo a ridosso delle elezioni amministrative che si terranno in 1.370 comuni, con un evidente ritardo giustificato sull'altare della convenienza elettorale.
Considerato che per la predisposizione del programma, gli Enti interessati avrebbero avuto tempo fino all'1 marzo 2016 per trasmettere i progetti, secondo le modalità e la procedura stabilite dal DPCM, oltre alla pubblicazione del bando tipo, si attende anche una proroga per la predisposizione dei progetti che evidentemente non saranno ancora stati inviati.
Ricordiamo che la Legge di Stabilità per il 2016 (commi 974-977) ha stanziato 500 milioni di euro per l'anno 2016 per programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, finalizzato alla realizzazione di interventi urgenti per la rigenerazione delle aree urbane degradate attraverso la promozione di progetti di miglioramento della qualità del decoro urbano, di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti, rivolti all'accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana, al potenziamento delle prestazioni urbane anche con riferimento alla mobilità sostenibile, allo sviluppo di pratiche, come quelle del terzo settore e del servizio civile, per l'inclusione sociale e per la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano, anche con riferimento all'adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati.
Un programma imponente che avrebbe avuto il grande ardire di riqualificare le tante aree urbane degradate del nostro Paese con gli Enti in prima linea per la predisposizione e trasmissione dei progetti, che avrebbero dovuto essere presentati secondo modalità e procedure stabilite con un bando, che avrebbe dovuto essere approvato e pubblicato in Gazzetta entro il 31 gennaio 2016, definito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Purtroppo, però, il condizionale è d'obbligo e va sempre a braccetto con gli interessi e le strategie di chi un programma del genere aveva tutto l'interesse a pubblicizzarlo a ridosso di una elezione.
Appare utile ricordare che il 22 febbraio 2016 la deputata Claudia Mannino (Movimento 5 Stelle) aveva presentato al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi un’interpellanza per conoscere esattamente i tempi per l’emanazione del bando, ma su questo nulla era stato risposto.
A breve si completeranno comunque i passaggi necessari all’adozione del provvedimento e probabilmente saranno prorogati i tempi. Da parte nostra, vi terremo sempre aggiornati.
A cura di Ing. Gianluca Oreto