Infortuni sul lavoro: nel 2015 aumentano del 16% quelli mortali
Le rilevazioni Open data Inail confermano l’andamento positivo che, nel quinquennio 2010-2014, ha registrato una contrazione del 23,9% nel complesso e del 24...
Le rilevazioni Open data Inail confermano l’andamento positivo che, nel quinquennio 2010-2014, ha registrato una contrazione del 23,9% nel complesso e del 24,2% per i casi mortali. In controtendenza le denunce di infortunio con esito mortale (+16%). Si tratta di dati di carattere provvisorio, da consolidare al termine dei relativi procedimenti istruttori.
In occasione del 1° maggio, Festa del Lavoro, e della
tradizionale cerimonia di celebrazione alla presenza del Presidente
della Repubblica presso la sede della direzione generale di
piazzale Giulio Pastore, a Roma, l’Inail ribadisce il proprio
impegno per l’efficace tutela della salute e della sicurezza dei
lavoratori e per la diffusione e promozione della cultura della
prevenzione.
Solo in termini di risorse economiche dedicate ai finanziamenti per
il miglioramento degli ambienti di lavoro, l’Inail ha investito più
di un miliardo e 300 milioni negli ultimi cinque anni. Il sistema
di finanziamenti prosegue nel 2016, anche con iniziative speciali
per settori a maggior rischio. A cominciare dalla bonifica
dell’amianto, inserito nel bando ISI di dicembre 2015, cui sono
stati destinati 83 milioni di euro. All’innovazione tecnologica in
agricoltura sarà dedicato, invece, entro l’anno un bando di
finanziamento per 45 milioni di euro (35 milioni nel 2017).
I dati dell’andamento infortunistico disponibili sono positivi, ma
non devono comunque far abbassare la guardia. Finché ci sarà un
solo morto per il lavoro, sarà una sconfitta per tutte le
istituzioni.
Nel 2015 sono state 632.665 le denunce di infortunio sul lavoro
pervenute all’Inail, con una flessione del 3,9% rispetto alle
658.514 dell’anno precedente. Il dato (tabelle Open Data Inail,
aggiornamento con cadenze mensili) è in linea col costante
andamento positivo registrato nel Paese negli ultimi anni che, nel
solo quinquennio 2010-2014, ha visto una contrazione complessiva
delle denunce pari al 23,9%.
In controtendenza risultano, invece, le denunce di infortunio con
esito mortale del 2015: gli Open data Inail evidenziano, infatti,
un aumento di oltre il 16% dei casi rispetto al 2014 (1.172 a
fronte dei precedenti 1.009). Il dato, certamente preoccupante,
interrompe un andamento comunque positivo, che, sempre nel periodo
di riferimento 2010-2014, ha registrato una flessione del
24,21%.
L’Inail precisa che i dati del 2015 si riferiscono a denunce
oggetto di procedimenti istruttori ancora in corso e, dunque, da
considerare di carattere provvisorio. Soltanto, infatti, in esito a
tale attività istruttoria sarà possibile accertare quali e quanti
di questi casi debbano essere ricondotti a cause di lavoro.
Per il 2016 le ultime rilevazioni disponibili in Open data Inail
registrano che, nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31
marzo, le denunce di infortunio – compresi i casi mortali – sono
state 152.573, con una riduzione dello 0,8% rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente. Le denunce di infortunio con esito
mortale sono state 176, con un calo del 14,6% rispetto all’analogo
periodo del 2015.
Anche per le rilevazioni del primo trimestre 2016 l’Inail
sottolinea che si tratta di dati provvisori. Si ricorda che
l’interpretazione nei confronti dei dati di periodo richiede
cautele.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it