IL FUTURO AL XIII CONGRESSO

Concluso a Matera il XIII congresso nazionale dei geologi nel quale i rappresentanti di categoria hanno portato avanti numerose iniziative in tema di riforma...

15/05/2007
Concluso a Matera il XIII congresso nazionale dei geologi nel quale i rappresentanti di categoria hanno portato avanti numerose iniziative in tema di riforma della professione.
Il tema centrale, infatti, è stato quello definire in maniera chiara ed inequivocabile, la posizione dei geologi nei confronti del governo: difendere la professione è il primo obiettivo.
Presentato, altresì, il calendario che porterà all’avvio della raccolta delle firme, per portare in Parlamento la proposta di legge di riforma delle professioni redatta dal Cup.

Pietro De Paola, presidente del consiglio nazionale ha dichiarato: “Portando avanti le nostre iniziative in chiave ambientale vogliamo anche destare l’attenzione dell’esecutivo che sta mettendo in atto una politica di repressione nei nostri confronti. Dall’abolizione delle tariffe fino alla mazzata finale della riforma delle professioni.
Daremo conto anche del calendario della raccolta firme; ci riuniremo il 23 maggio a Roma con tutti i referenti per la vidimazione dei modelli. Ci saranno poi dei nuclei di lavoro che porteranno avanti l’iniziativa, fino a inviare tutti i plichi alle Corti di appello. Per l’inizio di giugno, contiamo di dare avvio alla raccolta.
Non abbiamo pensato ad altre mosse perché confidiamo totalmente in questa iniziativa, che darà un messaggio molto forte al governo, il quale si ostina a non perseguire la strada del dialogo, e dell’opinione pubblica”.

E se anche usciranno di scena ingegneri e geometri, l’obiettivo è quello di arrivare a 300-400 mila firme.

Secondo i geologi, quindi, la riforma delle professioni secondo il Dl Bersani e la riforma Mastella, non porta alcun sostegno alla collettività, soprattutto quando si parla di risoluzione dei problemi ambientali, per i quali non si può fare a meno dei geologi.
Secondo De Paola, infatti, “nonostante il problema clima sia spesso confinato alle attività proprie di altre categorie professionali, come climatologi, agronomi, ecologi ed ingegneri, il nostro contributo è decisivo. Si possono sfruttare le temperature basse per il riscaldamento, risparmiando così tonnellate di petrolio. Noi ci impegnamo per risolvere i problemi della collettività, tant’è che abbiamo contattato il ministero dell’ambiente per dare seguito a questa iniziativa. Il governo deve darcene e smetterla di attaccarci”.

Sul piano della professione, poi, si fa avanti l’iniziativa dell’aggiornamento professionale continuo.
La fase di sperimentazione si avvierà a partire dal prossimo 2008, per tirare le somme dopo un biennio e, quindi, con il 2010. Sarà obbligatorio, per tutti gli iscritti, il conseguimento di 25 crediti formativi l’anno e 75 complessivi nel triennio, indipendentemente dalla prosecuzione della riforma delle professioni.
L’obiettivo è quello di imporre almeno tre o quattro giorni di formazione all’anno, facendo sempre attenzione al limitare la spesa entro i 500 euro all’anno.
Per essere competitivi, infatti, occorre un aggiornamento continuo, sia sul piano universitario che post universitario ed il compito di un ordine professionale deve essere quello di occhio vigile sulla qualità della professione.

Il primo ordine ad avviare questo sistema di sperimentazione è l’Ordine di Trento che ha siglato una convenzione con l’università per la realizzazione di un centro di formazione permanente per i geologi.
Verranno organizzati corsi di varia natura: tra questi rientreranno i moduli formativi per il rilascio di certificazioni e attestati di livello nazionale ed internazionale, in attuazione delle ultime norme deontologiche dello scorso 2006.

De Paola, a conclusione del congresso: ''Il geologo sentinella dei cambiamenti della Terra, in prima linea per uno sviluppo ambientale sostenibile, per il controllo delle coste, per la tutela delle riserve idriche, per l'utilizzo della geotermia, per la programmazione, la gestione e il controllo del territorio.
I geologi sono profondi conoscitori della terra e delle sue evoluzioni: il loro ruolo diventa fondamentale per monitorare i piccoli segnali di trasformazione del nostro pianeta, soprattutto alla luce dei grandi cambiamenti climatici derivanti dal riscaldamento globale''.

Appuntamento il prossimo 23 maggio, infine, perché insieme alle altre categorie e con i Cup territoriali, si darà vita agli Stati generali dei professionisti.

A cura di Paola Bivona
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