Ingegneri contro l'Antitrust: "l’abolizione delle tariffe rappresenta un nervo ancora scoperto"
Giornata di passione al 61° Congresso Nazionale degli Ingegneri che ha visto ieri la partecipazione tra gli altri del Presidente dell'Autorità Garante della ...
Giornata di passione al 61° Congresso Nazionale degli Ingegneri che ha visto ieri la partecipazione tra gli altri del Presidente dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Giovanni Pitruzzella ha scaldato la platea tornando sul delicato discorso dei minimi tariffari.
Sollecitato sul tema delle tariffe, il Presidente Pitruzzella ha risposto categorico che sulla loro abolizione non si torna indietro. Affermazione che non poteva passare inosservata e che ha provocato molte voci di dissenso ma anche diverse domande, che hanno confermato come il tema dell'abolizione delle tariffe rappresenti ancora un nervo scoperto per gli ingegneri italiani (come per tutti i professionisti dell'area tecnica).
Il Presidente del CNI Armando Zambrano non si è potuto esimere da un commento e ha affermato "Nessun professionista europeo attualmente ha gli obblighi ai quali sono sottoposti i professionisti italiani. Noi la riforma l’abbiamo fatta fino in fondo. Ora, non chiediamo il ripristino delle tariffe obbligatorie. Tuttavia, occorre fare una riflessione seria sulle prestazioni professionali e il corretto valore che ad esse va dato. Tutto questo a garanzia della qualità della prestazione e, quindi, delle esigenze dei committenti".
Pitruzzella ha, quindi, proposto una riflessione più ampia rendendosi disponibile ad un serio confronto con il CNI. "Serve un confronto tra noi – ha detto il Presidente dell'AGCM - Il mondo è cambiato radicalmente. Ci sono problemi da risolvere ma anche molte opportunità. Credo che le professioni in questo avranno un ruolo fondamentale se sapranno cambiare i loro modelli organizzativi".
La sessione di lavoro è stata caratterizzata anche da un interessante contributo del Presidente della Cassa di Previdenza di Architetti e Ingegneri (Inarcassa) Giuseppe Santoro che si è reso disponibile ad una maggiore collaborazione tra le due istituzioni.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it