ANAS: I bandi per le prime 30 case-cantoniere trasformate in hotel

Anas possiede su tutto il territorio nazionale 1.244 case cantoniere. Circa la metà sono impiegate come: sedi operative; personale di esercizio; sede di Ammi...

21/07/2016

Anas possiede su tutto il territorio nazionale 1.244 case cantoniere. Circa la metà sono impiegate come: sedi operative; personale di esercizio; sede di Amministrazioni pubbliche, Enti e Onlus; magazzini operativi. La restante parte può essere riqualificata, mantenendone la disponibilità

Il 16 dicembre 2015 è stato siglato un accordo di collaborazione tra Anas, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Agenzia del Demanio, che definisce le linee guida per un progetto di riqualificazione di una parte di case cantoniere di Anas che hanno potenzialità per sviluppare servizi sinergici con i piani di valorizzazione turistico-culturale.

L’accordo prevede una fase pilota, che ha coinvolto 30 Case Cantoniere, dando priorità a quegli immobili che sono posizionati in prossimità di circuiti culturali, turistici e della mobilità dolce (cammini e ciclovie) tra i quali: l’Alta Lombardia, la Via del Nord e della Valle d’Ampezzo, la Via Francigena e il tracciato dell’Appia antica.

Nei mesi successivi un tavolo tecnico composto dai firmatari ha lavorato per definire le modalità per rendere operativo il progetto e lo standard di servizi che ciascuna casa cantoniera dovrà offrire al cliente stradale, assicurando così la massima uniformità alla rete e conservando al tempo stesso un forte elemento identitario.

Il 20 luglio 2016 è stato presentato il bando di gara per mettere sul mercato, in regime di concessione, le prime 30 case cantoniere sulla rete stradale Anas

Le 30 Case Cantoniere, di cui Anas si fa carico della ristrutturazione, saranno convertite in una rete di strutture ricettive per i viaggiatori da affidare in concessione a terzi.

VIAGGIARE, FERMARSI, RISCOPRIRE

Sembrerebbe uno dei tanti slogan promozionali e retorici. Invece dietro si nascondono un vero programma culturale, e un vero progetto architettonico ed economico. Un programma di viaggio che porterà a scoprire un’Italia non più tanto nota alla maggioranza di giovani e non, italiani e stranieri. Un progetto che, e basterebbe già questo, valorizzerà un patrimonio edilizio e sociale che l’Italia stava ormai dimenticando e perdendo. Trenta Case Cantoniere, ormai in disuso per via dei tempi che cambiano, passano e fanno la Storia, torneranno a vivere ospitando chi vorrà “viaggiare, fermarsi e riscoprire”, un modo diverso di girare il nostro Paese. E se trenta case, mettiamo dessero lavoro ai giovani, e muovessero un indotto di microeconomia delle aziende di zona, e diciamo che non ci si fermasse qui, che se ce ne fosse bisogno, si potrebbero mettere a disposizione altre case rosse, su case rosse, fino a creare una rete estesa in tutto il Paese? Quello slogan sembrerebbe sempre così promozionale e retorico, oppure il magnifico viatico di un piccolo evento?

IL PROGETTO

ANAS metterà a disposizione le sue Case Cantoniere, vere e proprie “icone” dal colore storico inconfondibile: il rosso pompeiano.

Con la loro capillare presenza, il viaggiatore sarà accompagnato alla scoperta del nostro paese e delle sue innumerevoli ricchezze.

Il made in Italy sarà protagonista del racconto che questi luoghi narrano, per chilometri e chilometri, attraversando paesaggi, emozioni, tradizione e gusto.

Le Case diventeranno ostelli, ciclo-officine, punti di ristoro per tutti quei viaggiatori che vogliono scoprire l’Italia “al giusto ritmo”. Luoghi per chi viaggia per affari, per un’uscita fuori porta, per chi vuole immergersi nei profumi e nei sapori che l’Italia è capace di offrire, panorami incantevoli e un’esperienza da ricordare.

Il progetto “Recupero e Valorizzazione Case Cantoniere” fa parte di un’ampia iniziativa consistente in una specifica forma di ospitalità che intende affiancare, ai tradizionali servizi all’utente stradale, altri servizi esclusivi per rendere il viaggio sempre più piacevole: servizi alberghieri, extra-alberghieri e ricettivi, un’ampia offerta di veri e propri servizi socio-culturali, ricreativi e di scoperta del territorio, delle risorse e prodotti locali. La tradizione e il gusto della cucina italiana.

Si propone, dunque, un modello di recupero che punti alla tutela, alla conservazione e alla valorizzazione degli immobili pubblici e al rafforzamento della competitività e attrattività del contesto in cui si collocano, secondo principi progettuali declinabili a seconda delle specificità di ogni territorio.

I SERVIZI

Ogni Casa Cantoniera offrirà una serie di servizi “base” comuni a tutte, a cui si aggiungeranno altri servizi e beni specifici della struttura e del territorio che saranno proposti e sviluppati da chi si prenderà in carico la gestione.

Servizi base:

  • pernottamento
  • bar e ristoro
  • free wi-fi
  • ricarica per veicoli elettrici
  • informazione turistica “info point”

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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