Istat: Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana
L’Istat con la nota mensile sull’economia italiana ha comunicato che, dopo la crescita registrata nei trimestri precedenti, nel secondo trimestre 2016 il pro...
L’Istat con la nota mensile sull’economia italiana ha comunicato che, dopo la crescita registrata nei trimestri precedenti, nel secondo trimestre 2016 il prodotto interno lordo (PIL) ha subito una battuta d’arresto, segnando una variazione nulla su base congiunturale mentre la variazione rispetto al secondo trimestre 2015 è stata pari allo 0,8%, in calo rispetto all’1% registrato nel primo trimestre.
L'economia italiana ha interrotto, dunque, la fase di crescita, condizionata dal lato della domanda dal contributo negativo della componente interna e dal lato dell'offerta dalla caduta produttiva del settore industriale. La dinamica della domanda interna è stata caratterizzata dalla sostanziale stabilità dei consumi finali nazionali, sintesi di una crescita dello 0,1% dei consumi delle famiglie e di una flessione dello 0,3% della spesa della PA, e dalla contrazione congiunturale degli investimenti fissi lordi (-0,3%), determinata principalmente dalla diminuzione della spesa per macchinari, attrezzature e altri prodotti (-0,8%, Figura 3). Gli investimenti in costruzioni hanno registrato una variazione nulla mentre la componente dei mezzi di trasporto ha segnato una variazione positiva (+1,4%).
Per quanto concerne i prezzi, la fase deflativa è proseguita anche in agosto. La stima preliminare dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (NIC) ha confermato una variazione annua negativa per il settimo mese consecutivo, anche se prossima allo zero (-0,1% come in luglio, Figura 8). La dinamica dell’inflazione complessiva continua ad essere fortemente influenzata dall’andamento dei prezzi dei prodotti energetici ancora in caduta tendenziale sebbene in leggera attenuazione (-6,5%, da -7,0% in luglio). L’inflazione di fondo risente della debolezza del ciclo economico e della dinamica dei costi esterni, oscillando intorno allo 0,5% dalla fine dello scorso anno.
A differenza della situazione italiana, a livello internazionale prosegue la fase espansiva dell'economia statunitense mentre i paesi dell'area euro mostrano segnali di rallentamento nel secondo trimestre.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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