Terremoto centro-Italia: il Consiglio dei Ministri approva il Decreto/Vademecum
Si è svolto stamattina a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri n. 135 nel quale sono stati approvati alcuni importanti provvedimenti tra i quali: il ...
Si è svolto stamattina a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri n. 135 nel quale sono stati approvati alcuni importanti provvedimenti tra i quali:
- il Decreto-Legge relativo Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016;
- il Decreto Legislativo relativo Attuazione della direttiva 2014/89/UE, che istituisce un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo;
- il Decreto Legislativo recante Disciplina sanzionatoria per le violazioni delle disposizioni di cui al Regolamento (CE) n. 767/2009 sull'immissione sul mercato e sull'uso dei mangimi (esame preliminare).
Decreto Terremoto
Dopo un tira e molla di qualche giorno, il CdM ha approvato il decreto legge che, in 53 articoli, fissa i capisaldi di tutti gli interventi necessari alla ricostruzione e al sostegno alla ripresa economica delle zone colpite dal terremoto in Centro Italia del 24 agosto. La struttura articolata e dettagliata del provvedimento ne fa una sorta di vademecum, con l'obiettivo di essere, per quanto possibile, esaustivo.
Molteplici le misure di sostegno previste: risarcimento integrale per le case e gli edifici colpiti, prestito d'onore per il riavvio delle attività produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori di imprese coinvolte nel sisma, rinvio di imposte e tasse per quanti (singoli e imprese) documenteranno che l'impossibilità del pagamento è strettamente connessa al terremoto.
Legalità e trasparenza: per assicurare il massimo della regolarità in tutte le fasi, il provvedimento – oltre alla supervisione dell'Anac – prevede una centrale unica di committenza, un albo delle imprese e uno dei professionisti, oltre a garantire dati costantemente aggiornati.
Infine, la governance, la cui cifra è il raccordo tra Governo centrale e territori interessati dal sisma: il Commissario straordinario viene infatti affiancato dai Presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria come Vice Commissari e da quattro Uffici speciali per la ricostruzione (uno per ogni Regione).
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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