Regolamento edilizio-tipo, il testo completo dell'Accordo
Forse ci siamo davvero. Nonostante lo scoglio rappresentato dal limitato potere dello Stato per ciò che attiene la materia urbanistica ed edilizia (che negli...
Forse ci siamo davvero. Nonostante lo scoglio rappresentato dal limitato potere dello Stato per ciò che attiene la materia urbanistica ed edilizia (che negli anni ha generato una normativa a macchia di leopardo o peggio un ghirigori di norme diverse da Regione a Regione e ancora peggio da Comune a Comune), lo scorso 20 ottobre 2016 è arrivata l'intesa in Conferenza Unificata tra Governo, Regioni, Province autonome ed Enti Locali sull'adozione del Regolamento edilizio-tipo ai sensi dell’articolo 4, comma 1-sexies del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.
Per ciò che attiene la materia urbanistica ed edilizia sono le Regioni ad avere la potestà normativa con norme di natura regionale, mentre sono gli Enti locali che possiedono la potestà regolamentare con le disposizioni di attuazione (strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica). Oltre a questo, in materia edilizia ci sono Regioni che hanno legiferato (Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Toscana e Umbria) e altre che hanno lasciato libertà totale ai Comuni. Proprio per questo motivo l'intesa sull'accordo non era affatto scontata ed è stata molto più semplice sulle Regioni che non avevano ancora legiferato piuttosto che con quelle che già avevano una normativa edilizia propria.
Mettere d'accordo tutti non è, chiaramente, stato facile e l'obiettivo del Regolamento edilizio-tipo è stato proprio quello di uniformare e semplificare i regolamenti edilizi comunali senza però perdere le specificità di ogni singola Regione. Ed è su questo che si è lavorato sotto traccia per raggiungere un compromesso con le Regioni che contestavano l'inderogabilità delle definizioni standard "uniformi e inderogabili".
Dopo un anno e mezzo di discussioni, si è dunque riusciti a trovare un accordo concedendo alla Regioni uno spazio di manovra sul quadro delle definizioni uniformi. L'Accordo si compone di 3 articoli e due allegati:
- articolo 1 - Adozione del regolamento edilizio tipo
- articolo 2 - Modalità e termini di attuazione
- articolo 3 - Monitoraggio, aggiornamenti e ulteriori semplificazioni
- allegato A - - Contenente il quadro delle definizioni standardizzate precedentemente approvate
- allegato B - Con la ricognizione delle disposizioni incidenti sugli usi e le trasformazioni del territorio e sull’attività edilizia
Come previsto all'art. 3, è previsto l'impegno da parte di Governo, Regioni e Comuni:
- a realizzare attività di monitoraggio sull’attuazione del regolamento edilizio tipo con cadenza almeno annuale;
- sulla base degli esiti dell’attività di monitoraggio, all’aggiornamento, previo accordo in Conferenza Unificata, dello Schema di regolamento edilizio tipo e delle definizioni uniformi;
- all’aggiornamento della raccolta delle disposizioni sovraordinate in materia edilizia;
- a proseguire in modo condiviso attività sistematiche di semplificazione delle norme statali e delle procedure in materia edilizia, alla luce degli obiettivi stabiliti nell’Agenda per la semplificazione, al fine di assicurare, anche attraverso accordi o linee guida, uniformità all’interpretazione e all’attuazione delle norme vigenti in materia edilizia.
Ricordiamo di seguito il quadro delle definizioni uniformi.
VOCE |
ACRONIMO |
DEFINIZIONE |
1 ‐ Superficie territoriale |
ST |
Superficie reale di una porzione di territorio oggetto di intervento di trasformazione urbanistica. Comprende la superficie fondiaria e le aree per dotazioni territoriali ivi comprese quelle esistenti. |
2 ‐ Superficie fondiaria |
SF |
Superficie reale di una porzione di territorio destinata all’uso edificatorio. E’ costituita dalla superficie territoriale al netto delle aree per dotazioni territoriali ivi comprese quelle esistenti. |
3 ‐ Indice di edificabilità territoriale |
IT |
Quantità massima di superficie o di volume edificabile su una determinata superficie territoriale, comprensiva dell’edificato esistente. |
4 ‐ Indice di edificabilità fondiaria |
IF |
Quantità massima di superficie o di volume edificabile su una determinata superficie fondiaria, comprensiva dell’edificato esistente. |
5 ‐ Carico urbanistico |
CU |
Fabbisogno di dotazioni territoriali di un determinato immobile o insediamento in relazione alla sua entità e destinazione d’uso. Costituiscono variazione del carico urbanistico l’aumento o la riduzione di tale fabbisogno conseguenti all’attuazione di interventi urbanistico‐edilizi ovvero a mutamenti di destinazione d’uso. |
6 ‐ Dotazioni Territoriali |
DT |
Infrastrutture, servizi, attrezzature, spazi pubblici o di uso pubblico e ogni altra opera di urbanizzazione e per la sostenibilità (ambientale, paesaggistica, socio‐economica e territoriale) prevista dalla legge o dal piano. |
7 ‐ Sedime |
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Impronta a terra dell’edificio o del fabbricato, corrispondente alla localizzazione dello stesso sull’area di pertinenza. |
8 ‐ Superficie coperta |
SC |
Superficie risultante dalla proiezione sul piano orizzontale del profilo esterno perimetrale della costruzione fuori terra , con esclusione degli aggetti e sporti inferiori a 1,50 m. |
9 ‐ Superficie permeabile |
SP |
Porzione di superficie territoriale o fondiaria priva di pavimentazione o di altri manufatti permanenti, entro o fuori terra, che impediscano alle acque meteoriche di raggiungere naturalmente la falda acquifera. |
10 ‐ Indice di permeabilità |
IPT/IPF |
Rapporto tra la superficie permeabile e la superficie territoriale (indice di permeabilità territoriale) o fondiaria (indice di permeabilità fondiaria). |
11 ‐ Indice di copertura |
IC |
Rapporto tra la superficie coperta e la superficie fondiaria. |
12 ‐ Superficie totale |
ST |
Somma delle superfici di tutti i piani fuori terra, seminterrati ed interrati comprese nel profilo perimetrale esterno dell’edificio. |
13 ‐ Superficie lorda |
SL |
Somma delle superfici di tutti i piani comprese nel profilo perimetrale esterno dell’edificio escluse le superfici accessorie. |
14‐ Superficie utile |
SU |
Superficie di pavimento degli spazi di un edificio misurata al netto della superficie accessoria e di murature, pilastri, tramezzi, sguinci e vani di porte e finestre. |
15 ‐ Superficie accessoria |
SA |
Superficie di pavimento degli spazi di un edificio aventi
carattere di servizio rispetto alla destinazione d’uso della
costruzione medesima, misurata al netto di murature, pilastri,
tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre.
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16‐ Superficie complessiva |
SC |
Somma della superficie utile e del 60% della superficie accessoria (SC=SU+60% SA). |
17‐ Superficie calpestabile |
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Superficie risultante dalla somma delle superfici utili (SU) e delle superfici accessorie (SA) di pavimento. |
18 ‐ Sagoma |
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Conformazione planivolumetrica della costruzione fuori terra nel suo perimetro considerato in senso verticale ed orizzontale, ovvero il contorno che viene ad assumere l’edificio, ivi comprese le strutture perimetrali, nonché gli aggetti e gli sporti superiori a 1,50 m. |
19 ‐ Volume totale o volumetria complessiva |
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Volume della costruzione costituito dalla somma della superficie totale di ciascun piano per la relativa altezza lorda. |
20 ‐ Piano fuori terra |
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Piano dell’edificio il cui livello di calpestio sia collocato in ogni sua parte ad una quota pari o superiore a quella del terreno posto in aderenza all’edificio. |
21 ‐ Piano seminterrato |
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Piano di un edificio il cui pavimento si trova a una quota inferiore (anche solo in parte) a quella del terreno posto in aderenza all’edificio e il cui soffitto si trova ad una quota superiore rispetto al terreno posto in aderenza all’edificio. |
22 ‐ Piano interrato |
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Piano di un edificio il cui soffitto si trova ad una quota inferiore rispetto a quella del terreno posto in aderenza all’edificio. |
23 ‐ Sottotetto |
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Spazio compreso tra l’intradosso della copertura dell’edificio e l’estradosso del solaio del piano sottostante. |
24 ‐ Soppalco |
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Partizione orizzontale interna praticabile, ottenuta con la parziale interposizione di una struttura portante orizzontale in uno spazio chiuso. |
25 ‐ Numero dei piani |
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E’ il numero di tutti i livelli dell’edificio che concorrono, anche parzialmente, al computo della superficie lorda (SL). |
26 ‐ Altezza lorda |
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Differenza fra la quota del pavimento di ciascun piano e la
quota del pavimento del piano sovrastante. |
27 ‐ Altezza del fronte |
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L’altezza del fronte o della parete esterna di un edificio e delimitata:
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28‐ Altezza dell'edificio |
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Altezza massima tra quella dei vari fronti. |
29 ‐ Altezza utile |
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Altezza del vano misurata dal piano di calpestio all’intradosso del solaio sovrastante, senza tener conto degli elementi strutturali emergenti. Nei locali aventi soffitti inclinati o curvi, l’altezza utile si determina calcolando l'altezza media ponderata. |
30 ‐ Distanze |
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Lunghezza del segmento minimo che congiunge l’edificio con il confine di riferimento (di proprietà, stradale, tra edifici o costruzioni, tra i fronti, di zona o di ambito urbanistico, ecc.), in modo che ogni punto della sua sagoma rispetti la distanza prescritta. |
31 ‐ Volume tecnico |
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Sono volumi tecnici i vani e gli spazi strettamente necessari a contenere ed a consentire l'accesso alle apparecchiature degli impianti tecnici al servizio dell’edificio (idrico, termico, di condizionamento e di climatizzazione, di sollevamento, elettrico, di sicurezza, telefonico, ecc.). |
32 ‐ Edificio |
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Costruzione stabile, dotata di copertura e comunque appoggiata o infissa al suolo, isolata da strade o da aree libere, oppure separata da altre costruzioni mediante strutture verticali che si elevano senza soluzione di continuità dalle fondamenta al tetto, funzionalmente indipendente, accessibile alle persone e destinata alla soddisfazione di esigenze perduranti nel tempo. |
33 ‐ Edificio Unifamiliare |
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Per edificio unifamiliare si intende quello riferito un’unica unità immobiliare urbana di proprietà esclusiva, funzionalmente indipendente, che disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno e destinato all’abitazione di un singolo nucleo familiare. |
34 ‐ Pertinenza |
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Opera edilizia legata da un rapporto di strumentalità e complementarietà rispetto alla costruzione principale, non utilizzabile autonomamente e di dimensioni modeste o comunque rapportate al carattere di accessorietà. |
35 ‐ Balcone |
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Elemento edilizio praticabile e aperto su almeno due lati, a sviluppo orizzontale in aggetto, munito di ringhiera o parapetto e direttamente accessibile da uno o più locali interni. |
36 ‐ Ballatoio |
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Elemento edilizio praticabile a sviluppo orizzontale, e anche in aggetto, che si sviluppa lungo il perimetro di una muratura con funzione di distribuzione, munito di ringhiera o parapetto. |
37 ‐ Loggia/Loggiato |
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Elemento edilizio praticabile coperto, non aggettante, aperto su almeno un fronte, munito di ringhiera o parapetto, direttamente accessibile da uno o più vani interni. |
38 ‐ Pensilina |
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Elemento edilizio di copertura posto in aggetto alle pareti perimetrali esterne di un edificio e priva di montanti verticali di sostegno. |
39 ‐ Portico/Porticato |
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Elemento edilizio coperto al piano terreno degli edifici, intervallato da colonne o pilastri aperto su uno o più lati verso i fronti esterni dell’edificio. |
40 ‐ Terrazza |
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Elemento edilizio scoperto e praticabile, realizzato a copertura di parti dell’edificio, munito di ringhiera o parapetto, direttamente accessibile da uno o più locali interni. |
41 ‐ Tettoia |
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Elemento edilizio di copertura di uno spazio aperto sostenuto da una struttura discontinua, adibita ad usi accessori oppure alla fruizione protetta di spazi pertinenziali. |
42 ‐ Veranda |
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Locale o spazio coperto avente le caratteristiche di loggiato, balcone, terrazza o portico, chiuso sui lati da superfici vetrate o con elementi trasparenti e impermeabili, parzialmente o totalmente apribili. |
A cura di Redazione LavoriPubblici.it