Terremoto centro-Italia e Verifiche di agibilità: tutto da rifare
Al 26 ottobre 2016 erano 26.147 le schede di valutazione relative a sopralluoghi per la verifica di agibilità degli edifici nelle zone colpite dal terremoto ...
Al 26 ottobre 2016 erano 26.147 le schede di valutazione relative a sopralluoghi per la verifica di agibilità degli edifici nelle zone colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto. Verifiche che adesso non valgono più nulla perché la terra ha ricominciato a tremare, facendo saltare il lavoro fatto fin'ora.
La sequenza sismica in Italia centrale, iniziata con l’evento di magnitudo Mw 6.0 del 24 agosto, è purtroppo ripresa violentemente il 26 ottobre con oltre 200 eventi di cui almeno 5 di magnitudo superiore a 4.1, il più violento di magnitudo 5.9 alle ore 19.18 del 26/10.
Dovrà, dunque, essere ridisegnata la strategia che era stata finalmente definita con la pubblicazione del Decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189 recante "Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016" (Gazzetta Ufficiale 18/10/2016, n. 244) e, soprattutto, dovrà necessariamente essere rivisto il cratere interessato con il quale erano stati individuati 62 Comuni che avrebbero ricevuto il contributo pieno per la ricostruzione delle prime e seconde case.
Da una prima rilevazione del Centro operativo regionale, girata al Dicomac di Rieti, sono 20 i comuni delle Marche interessati dal nuovo sisma: Visso, Ussita, Pievetorina, Acquacanina, Montecavallo, Fiastra, Pievebovigliana, Caldarola, Camerino, Muccia, Serrapetrona, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, Tolentino, Caldarola, Fiuminata, Castel Sant'Angelo sul Nera, Sefro e Pioraco, tutti in provincia di Macerata.
Non è il momento per far polemica o scoop giornalistici. Rimbocchiamoci tutti le maniche perché l'inverno è alle porte e sono oltre 4.000 i nuovi sfollati che necessitano di aiuto materiale e morale da parte di tutti.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it