Da Ancona la nuova frontiera dell'information technology

Garantire un'offerta all'altezza della domanda assicurando un'adeguata conoscenza e, soprattutto, il rispetto dell'estrema qualità. L'information technology ...

24/11/2016

Garantire un'offerta all'altezza della domanda assicurando un'adeguata conoscenza e, soprattutto, il rispetto dell'estrema qualità. L'information technology sta pervadendo sempre più la nostra quotidianità giocando un ruolo centrale nella pubblica amministrazione come anche nelle imprese del territorio. Le Marche rappresentano infatti uno spaccato che riproduce su scala regionale la tendenza registrata, in quest'ultimo periodo, in ambito nazionale. Se da un lato si ricorre al software per gestire la gran parte, se non tutti, gli aspetti della vita dell'impresa, dall'altro troppo spesso si improvvisano o si scelgono soluzioni poco azzeccate. Il motivo? Carenza informativa, scarsa consapevolezza delle diverse opzioni e, infine, poca divulgazione.

Ecco allora che il seminario di oggi (mercoledì 23 novembre, ndr) “La tutela giuridica del software”, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona e dall’Ordine degli Avvocati dorici, in collaborazione alla società di consulenza Soiel International, presso Delta Motors di Ancona, ha tentato di dare alcune risposte. Merito dell'apporto di uno dei massimi esperti italiani sul fronte giuridico, l’avvocato Marco Ciurcina. Come applicare i diritti sui beni immateriali, come riconoscere la tutela d’autore e ancora il diritto esclusivo di utilizzare economicamente il software, ma anche software as a service (cloud). Inoltre la distribuzione di copie fisiche e di copie dematerializzate del software, nonché la cessione e la licenza dei diritti, infine la tutela e la disciplina delle basi di dati nel diritto dei segreti industriali. Sono stati questi alcuni dei temi trattati allo scopo di “diffondere una cultura appropriata e una sensibilità utile a gestire la tecnologia che ormai fa parte integrante della nostra vitaha riferito Ciurcina. “Del resto oggi è importante conoscere - ha concluso - e la conferma arriva da questo percorso formativo che l'Ordine degli Ingegneri di Ancona ha scelto di promuovere”.

Si tratta di una prima esperienza di condivisione tra ingegneri e avvocati che si occupano di tematiche comuni, anche se da punti di vista differenti – gli ha fatto eco Diego Franzoni, Vicepresidente dell'Ordine degli Ingegneri di Ancona – Sono ambiti nuovi, sui quali ancora non c'è ancora una conoscenza ampia soprattutto per quanto riguarda gli aspetti legali e i rischi che  possono insorgere. Come nel caso, ad esempio, in cui si acquisti un software che non abbia garanzie tecniche di inviolabilità e di altra natura”. E questa sembra essere solo la prima tappa di un progetto più ampio per supportare ingegneri, avvocati, imprese e pubblica amministrazione, così che dalle Marche possa nascere una nuova frontiera dell'Information e Communication technology. Il dado è tratto.

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