Decreto Terremoto: tutte le misure in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016
Con la pubblicazione in Gazzetta della legge 15 dicembre 2016, n. 229 è stato convertito in legge con modificazioni il decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189 ...
Con la pubblicazione in Gazzetta della legge 15 dicembre 2016, n. 229 è stato convertito in legge con modificazioni il decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189 recante "Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016".
Il provvedimento coordinato è costituito da 53 articoli e 2 allegati, suddiviso nei seguenti titoli e capi:
Titolo I - Principi direttivi e risorse per la ricostruzione
- Capo I - Principi organizzativi (artt. 1-4)
- Capo I-bis - Strutture provvisorie di prima emergenza (art. 4bis)
Titolo II - Misure per la ricostruzione e il rilancio del sistema economico e produttivo
- Capo I - Ricostruzione dei beni danneggiati (artt. 5-18)
- Capo I-bis - Svolgimento dell’anno scolastico 2016/2017 (art. 18bis)
- Capo II - Misure per il sistema produttivo e lo sviluppo economico (artt. 19-25)
- Capo III – Misure per la tutela dell’ambiente (artt. 26-29)
- Capo IV – Disposizioni in materia di legalità e trasparenza (artt. 30-36ter)
Titolo III – Rapporti tra gli interventi per la ricostruzione e gli interventi di protezione civile
- Capo I - Misure urgenti concernenti le attività e la piena operatività del Servizio nazionale della protezione civile in caso di emergenza (artt. 37-41)
- Capo II - Misure per il passaggio dalla gestione dell'emergenza alla ricostruzione nei territori colpiti dagli eventi sismici del 2016 (artt. 42-43)
Titolo IV - Misure per gli enti locali, sospensioni di termini e misure fiscali
- Capo I - Misure per gli enti territoriali (art. 44)
- Capo II - Misure per i lavoratori (art. 45)
- Capo III - Sospensioni di termini e misure in materia fiscale (artt. 46-49)
Titolo VI - Disposizioni in materia di organizzazione e personale e finali
- Capo I - Disposizioni concernenti la struttura commissariale e altri uffici pubblici (artt. 50-51bis)
- Capo II - Disposizioni finali (artt. 52-53).
Di seguito le principali misure previste dal decreto.
Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate (Art. 4)
Per l'attuazione degli interventi di immediata necessità, è stato previsto un fondo per la ricostruzione a cui è stata assegnata una dotazione iniziale di 200 milioni di euro per l'anno 2016. Al Commissario straordinario è intestata apposita contabilità speciale aperta presso la tesoreria statale su cui sono assegnate le risorse provenienti da tale fondo destinate al finanziamento degli interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di opere pubbliche e beni culturali, realizzazione di strutture temporanee nonché alle spese di funzionamento e alle spese per l'assistenza alla popolazione. Sulla contabilità speciale confluiscono anche le risorse derivanti dalle erogazioni liberali ai fini della realizzazione di interventi per la ricostruzione e ripresa dei territori colpiti dagli eventi sismici. Sulla contabilità speciale possono confluire inoltre le risorse finanziarie a qualsiasi titolo destinate o da destinare alla ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi sismici, ivi incluse quelle rivenienti dal Fondo di solidarietà dell'Unione europea di cui al regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio dell'11 novembre 2002, ad esclusione di quelle finalizzate al rimborso delle spese sostenute nella fase di prima emergenza.
Disposizioni in materia di strutture e moduli abitativi provvisori (Art. 4-bis)
Per fronteggiare l'aggravarsi delle esigenze abitative, individuando soluzioni che consentano, nelle more della fornitura di diverse soluzioni abitative, un'adeguata sistemazione alloggiativa delle popolazioni, in un contesto comprensivo di strutture a supporto che garantiscano il regolare svolgimento della vita della comunità locale, assicurando anche il presidio di sicurezza del territorio, tenuto conto dell'approssimarsi della stagione invernale, i Sindaci dei Comuni interessati forniscono al Dipartimento della protezione civile le indicazioni relative alle aree da destinare agli insediamenti di container, immediatamente rimuovibili al venir meno dell'esigenza. In assenza di indicazioni, procede il Capo del Dipartimento della protezione civile d'intesa con i Presidenti delle Regioni competenti per territorio. Nella individuazione delle aree deve essere assicurata la preferenza per quelle pubbliche rispetto a quelle private e il contenimento del relativo numero.
Ricostruzione privata (art. 5)
Ai fini dell'applicazione dei benefici e del riconoscimento dei
contributi, il Commissario straordinario provvede a:
a) individuare i contenuti del processo di ricostruzione e
ripristino del patrimonio danneggiato distinguendo:
1) interventi di immediata riparazione per il rafforzamento locale
degli edifici residenziali e produttivi che presentano danni
lievi;
2) interventi di ripristino con miglioramento sismico o
ricostruzione puntuale con adeguamento sismico delle abitazioni e
attività produttive danneggiate o distrutte che presentano danni
gravi;
3) interventi di ricostruzione integrata dei centri e nuclei
storici o urbani gravemente danneggiati o distrutti;
b) definire criteri di indirizzo per la pianificazione, la
progettazione e la realizzazione degli interventi di ricostruzione
con adeguamento sismico degli edifici distrutti e di ripristino con
miglioramento sismico degli edifici danneggiati, in modo da rendere
compatibili gli interventi strutturali con la tutela degli aspetti
architettonici, storici e ambientali, anche mediante specifiche
indicazioni dirette ad assicurare una architettura ecosostenibile e
l'efficientamento energetico. Tali criteri sono vincolanti per
tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nel processo di
ricostruzione;
c) individuare le tipologie di immobili e il livello di
danneggiamento per i quali i criteri di cui alla lettera b) sono
utilizzabili per interventi immediati di riparazione e definire le
relative procedure e modalità di attuazione;
d) individuare le tipologie di immobili e il livello di
danneggiamento per i quali i principi di cui alla lettera b) sono
utilizzabili per gli interventi di ripristino con miglioramento
sismico o di ricostruzione puntuale degli edifici destinati ad
abitazione o attività produttive distrutti o che presentano danni
gravi e definire le relative procedure e modalità di
attuazione;
e) definire i criteri in base ai quali le Regioni perimetrano,
entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore delle
disposizioni commissariali, i centri e nuclei di particolare
interesse, o parti di essi, che risultano maggiormente colpiti e
nei quali gli interventi sono attuati attraverso strumenti
urbanistici attuativi;
f) stabilire i parametri da adottare per la determinazione del
costo degli interventi ed i costi parametrici.
I contributi, fino al 100% delle spese occorrenti, sono erogati
per far fronte alle seguenti tipologie di intervento e danno
conseguenti agli eventi sismici:
a) riparazione, ripristino o ricostruzione degli immobili di
edilizia abitativa e ad uso produttivo e per servizi pubblici e
privati, e delle infrastrutture, dotazioni territoriali e
attrezzature pubbliche distrutti o danneggiati, in relazione al
danno effettivamente subito;
b) gravi danni a scorte e beni mobili strumentali alle attività
produttive, industriali, agricole, zootecniche, commerciali,
artigianali, turistiche, professionali, ivi comprese quelle
relative agli enti non commerciali, ai soggetti pubblici e alle
organizzazioni, fondazioni o associazioni con esclusivo fine
solidaristico o sindacale, e di servizi, inclusi i servizi sociali,
socio-sanitari e sanitari, previa presentazione di perizia
asseverata;
c) danni economici subiti da prodotti in corso di maturazione
ovvero di stoccaggio ai sensi del regolamento (UE) n. 1151/2012 del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, relativo
alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni
d'origine dei prodotti agricoli e alimentari, previa presentazione
di perizia asseverata;
d) danni alle strutture private adibite ad attività sociali,
socio-sanitarie e socio-educative, sanitarie, ricreative, sportive
e religiose;
e) danni agli edifici privati di interesse storico-artistico;
f) oneri sostenuti dai soggetti che abitano in locali sgomberati
dalle competenti autorità, per l'autonoma sistemazione, per
traslochi, depositi, e per l'allestimento di alloggi
temporanei;
g) delocalizzazione temporanea delle attività economiche o
produttive e dei servizi pubblici danneggiati dal sisma al fine di
garantirne la continuità;
h) interventi sociali e socio-sanitari, attivati da soggetti
pubblici, nella fase dell'emergenza, per le persone impossibilitate
a ritornare al proprio domicilio;
i) interventi per far fronte ad interruzioni di attività sociali,
socio-sanitarie e socio-educative di soggetti pubblici, ivi
comprese le aziende pubbliche di servizi alla persona, nonché di
soggetti privati, senza fine di lucro.
Interventi di immediata esecuzione (Art. 8)
Al fine di favorire il rientro nelle unità immobiliari e il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro, per gli edifici con danni lievi non classificati agibili secondo la procedura AeDES, oppure classificati non utilizzabili secondo procedure speditive disciplinate da ordinanza di protezione civile e che necessitano soltanto di interventi di immediata riparazione, i soggetti interessati possono, previa presentazione di apposito progetto e asseverazione da parte di un professionista abilitato che documenti il nesso di causalità tra gli eventi sismici e lo stato della struttura, oltre alla valutazione economica del danno, effettuare l'immediato ripristino della agibilità degli edifici e delle strutture.
Contributi ai privati per i beni mobili danneggiati (Art. 9)
In caso di distruzione o danneggiamento grave di beni mobili, e di beni mobili registrati, può essere assegnato un contributo secondo modalità e criteri, anche in relazione al limite massimo del contributo per ciascuna famiglia anagrafica, come risultante dallo stato di famiglia alla data del 24 agosto 2016. In ogni caso per i beni mobili non registrati può essere concesso solo un contributo forfettario.
Ruderi ed edifici collabenti (Art. 10)
Non sono ammissibili a contributo gli edifici costituiti da unità immobiliari destinate ad abitazioni o ad attività produttive che, alla data del 24 agosto 2016 con riferimento ai Comuni di cui all'allegato 1 al DL, ovvero alla data del 26 ottobre 2016 con riferimento ai Comuni di cui all'allegato 2 al DL, non avevano i requisiti per essere utilizzabili a fini residenziali o produttivi, in quanto erano collabenti, fatiscenti ovvero inagibili, a seguito di certificazione o accertamento comunale, per motivi statici o igienico-sanitari, o in quanto privi di impianti e non allacciati alle reti di pubblici servizi.
Interventi su centri storici e su centri e nuclei urbani e rurali (Art. 11)
Entro centocinquanta giorni dalla perimetrazione dei centri e
nuclei individuati, gli uffici speciali per la ricostruzione,
assicurando un ampio coinvolgimento delle popolazioni interessate,
curano la pianificazione urbanistica connessa alla ricostruzione,
predisponendo strumenti urbanistici attuativi, completi dei
relativi piani finanziari, al fine di programmare in maniera
integrata gli interventi di:
a) ricostruzione con adeguamento sismico o ripristino con
miglioramento sismico degli edifici pubblici o di uso pubblico, con
priorità per gli edifici scolastici, compresi i beni ecclesiastici
e degli enti religiosi, dell'edilizia residenziale pubblica e
privata e delle opere di urbanizzazione secondaria, distrutti o
danneggiati dal sisma;
b) ricostruzione con adeguamento sismico o ripristino con
miglioramento sismico degli edifici privati residenziali e degli
immobili utilizzati per le attività produttive distrutti o
danneggiati dal sisma;
c) ripristino e realizzazione delle opere di urbanizzazione
primaria connesse agli interventi da realizzare nell'area
interessata dagli strumenti urbanistici attuativi, ivi compresa la
rete di connessione dati.
Misure urgenti per le infrastrutture viarie (Art. 15-ter)
Per gli interventi di messa in sicurezza e il ripristino della viabilità delle infrastrutture stradali di interesse nazionale rientranti nella competenza di Anas S.p.a., la stessa Anas S.p.a. provvede in qualità di soggetto attuatore della protezione civile, operando, in via di anticipazione, a valere sulle risorse del Fondo di cui all'articolo 1, comma 868, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, ai sensi dei commi da 873 a 875 del medesimo articolo, avvalendosi dei poteri di cui all'articolo 5 dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 394 del 19 settembre 2016. Per il coordinamento degli interventi di messa in sicurezza e il ripristino della viabilità delle infrastrutture stradali rientranti nella competenza delle Regioni e degli enti locali, Anas S.p.a. opera in qualità di soggetto attuatore della protezione civile e provvede direttamente, ove necessario, anche in ragione della effettiva capacità operativa degli enti interessati, all'esecuzione degli interventi, operando sempre in via di anticipazione a valere sulle risorse del Fondo di cui all'articolo 1, comma 868, della legge n. 208 del 2015, e con le medesime modalità.
Detassazione di contributi, indennizzi e risarcimenti (Art. 47)
Per i soggetti che hanno sede o unità locali nel territorio dei Comuni colpiti dal sisma, che abbiano subito danni, verificati con perizia asseverata, i contributi, gli indennizzi e i risarcimenti, connessi agli eventi sismici, di qualsiasi natura e indipendentemente dalle modalità di fruizione e contabilizzazione, non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito e dell'imposta regionale sulle attività produttive. Per i soggetti che svolgono attività economica, l'agevolazione è concessa nel rispetto della normativa europea e nazionale in materia di aiuti di Stato.
Proroga e sospensione di termini in materia di adempimenti e versamenti tributari e contributivi, nonché sospensione di termini amministrativi (Art. 48)
Nei Comuni colpiti dal sisma, in aggiunta a quanto disposto dal
decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° settembre
2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 207 del 5 settembre
2016, e fermo restando che la mancata effettuazione di ritenute ed
il mancato riversamento delle ritenute effettuate da parte dei
soggetti di cui al predetto decreto, a partire dal 24 agosto 2016 e
fino alla data di entrata in vigore del presente decreto, sono
regolarizzati entro il 31 maggio 2017 senza applicazione di
sanzioni e interessi, sono sospesi fino al 31 dicembre 2016:
a) i versamenti riferiti al diritto annuale di cui all'articolo 18
della legge 29 dicembre 1993, n. 580, e successive
modificazioni;
b) i termini per la notifica delle cartelle di pagamento e per la
riscossione delle somme risultanti dagli atti di cui all'articolo
29 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, nonché le
attività esecutive da parte degli agenti della riscossione e i
termini di prescrizione e decadenza relativi all'attività degli
uffici finanziari, ivi compresi quelli degli enti locali e delle
Regioni;
c) il versamento dei contributi consortili di bonifica, esclusi
quelli per il servizio irriguo, gravanti sugli immobili agricoli ed
extragricoli;
d) l'esecuzione dei provvedimenti di rilascio per finita locazione
degli immobili pubblici e privati, adibiti ad uso abitativo ovvero
ad uso diverso da quello abitativo;
e) il pagamento dei canoni di concessione e locazione relativi a
immobili distrutti o dichiarati non agibili, di proprietà dello
Stato e degli enti pubblici, ovvero adibiti ad uffici statali o
pubblici;
f) le sanzioni amministrative per le imprese che presentano in
ritardo, purché entro il 31 maggio 2017, le domande di iscrizione
alle camere di commercio, le denunce di cui all'articolo 9 del
regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 7
dicembre 1995, n. 581, il modello unico di dichiarazione previsto
dalla legge 25 gennaio 1994, n. 70, nonché la richiesta di verifica
periodica degli strumenti di misura ed il pagamento della relativa
tariffa;
g) il pagamento delle rate dei mutui e dei finanziamenti di
qualsiasi genere, ivi incluse le operazioni di credito agrario di
esercizio e di miglioramento e di credito ordinario, erogati dalle
banche, nonché dagli intermediari finanziari iscritti nell'albo di
cui all'articolo 106 del testo unico delle leggi in materia
bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre
1993, n. 385, e successive modificazioni, e dalla Cassa depositi e
prestiti S.p.a., comprensivi dei relativi interessi, con la
previsione che gli interessi attivi relativi alle rate sospese
concorrano alla formazione del reddito d'impresa, nonché alla base
imponibile dell'IRAP, nell'esercizio in cui sono incassati. Analoga
sospensione si applica anche ai pagamenti di canoni per contratti
di locazione finanziaria aventi ad oggetto edifici distrutti o
divenuti inagibili, anche parzialmente, ovvero beni immobili
strumentali all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale,
agricola o professionale svolta nei medesimi edifici. La
sospensione si applica anche ai pagamenti di canoni per contratti
di locazione finanziaria aventi per oggetto beni mobili strumentali
all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale, agricola o
professionale;
h) il pagamento delle rate relative alle provvidenze di cui alla
legge 14 agosto 1971, n. 817, concernente lo sviluppo della
proprietà coltivatrice;
i) il pagamento delle prestazioni e degli accertamenti che sono
effettuati dai servizi veterinari del Sistema sanitario nazionale a
carico dei residenti o titolari di attività zootecniche e del
settore alimentare coinvolti negli eventi del sisma;
l) i termini relativi agli adempimenti e versamenti verso le
amministrazioni pubbliche effettuati o a carico di professionisti,
consulenti e centri di assistenza fiscale che abbiano sede o
operino nei Comuni di cui all'allegato 1, per conto di aziende e
clienti non operanti nel territorio, nonché di società di servizi e
di persone in cui i soci residenti nei territori colpiti dal sisma
rappresentino almeno il 50 per cento del capitale sociale.
Elenco dei Comuni colpiti dal sisma del 24 agosto
2016
REGIONE ABRUZZO.
Area Alto Aterno - Gran Sasso Laga:
1. Campotosto (AQ);
2. Capitignano (AQ);
3. Montereale (AQ);
4. Rocca Santa Maria (TE);
5. Valle Castellana (TE);
6. Cortino (TE);
7. Crognaleto (TE);
8. Montorio al Vomano (TE).
REGIONE LAZIO.
Sub ambito territoriale Monti Reatini:
9. Accumoli (RI);
10. Amatrice (RI);
11. Antrodoco (RI);
12. Borbona (RI);
13. Borgo Velino (RI);
14. Castel Sant'Angelo (RI);
15. Cittareale (RI);
16. Leonessa (RI);
17. Micigliano (RI);
18. Posta (RI).
REGIONE MARCHE.
Sub ambito territoriale Ascoli Piceno-Fermo:
19. Amandola (FM);
20. Acquasanta Terme (AP);
21. Arquata del Tronto (AP);
22. Comunanza (AP);
23. Cossignano (AP);
24. Force (AP);
25. Montalto delle Marche (AP);
26. Montedinove (AP);
27. Montefortino (FM);
28. Montegallo (AP);
29. Montemonaco (AP);
30. Palmiano (AP);
31. Roccafluvione (AP);
32. Rotella (AP);
33. Venarotta (AP).
Sub ambito territoriale Nuovo Maceratese:
34. Acquacanina (MC);
35. Bolognola (MC);
36. Castelsantangelo sul Nera (MC);
37. Cessapalombo (MC);
38. Fiastra (MC);
39. Fiordimonte (MC);
40. Gualdo (MC);
41. Penna San Giovanni (MC);
42. Pievebovigliana (MC);
43. Pieve Torina (MC);
44. San Ginesio (MC);
45. Sant'Angelo in Pontano (MC);
46. Sarnano (MC);
47. Ussita (MC);
48. Visso (MC).
REGIONE UMBRIA.
Area Val Nerina:
49. Arrone (TR);
50. Cascia (PG);
51. Cerreto di Spoleto (PG);
52. Ferentillo (TR);
53. Montefranco (TR);
54. Monteleone di Spoleto (PG);
55. Norcia (PG);
56. Poggiodomo (PG);
57. Polino (TR);
58. Preci (PG);
59. Sant'Anatolia di Narco (PG);
60. Scheggino (PG);
61. Sellano (PG);
62. Vallo di Nera (PG).
Elenco dei Comuni colpiti dal sisma del 26 e del 30
ottobre 2016
REGIONE ABRUZZO.
1. Campli (TE);
2. Castelli (TE);
3. Civitella del Tronto (TE);
4. Torricella Sicura (TE);
5. Tossicia (TE);
6. Teramo;
REGIONE LAZIO.
7. Cantalice (RI);
8. Cittaducale (RI);
9. Poggio Bustone (RI);
10. Rieti;
11. Rivodutri (RI);
REGIONE MARCHE.
12. Apiro (MC);
13. Appignano del Tronto (AP);
14. Ascoli Piceno;
15. Belforte del Chienti (MC);
16. Belmonte Piceno (FM);
17. Caldarola (MC);
18. Camerino (MC);
19. Camporotondo di Fiastrone (MC);
20. Castel di Lama (AP);
21. Castelraimondo (MC);
22. Castignano (AP);
23. Castorano (AP);
24. Cerreto D'esi (AN);
25. Cingoli (MC);
26. Colli del Tronto (AP);
27. Colmurano (MC);
28. Corridonia (MC);
29. Esanatoglia (MC);
30. Fabriano (AN);
31. Falerone (FM);
32. Fiuminata (MC);
33. Folignano (AP);
34. Gagliole (MC);
35. Loro Piceno (MC);
36. Macerata;
37. Maltignano (AP);
38. Massa Fermana (FM);
39. Matelica (MC);
40. Mogliano (MC);
41. Monsapietro Morico (FM);
42. Montappone (FM);
43. Monte Rinaldo (FM);
44. Monte San Martino (MC);
45. Monte Vidon Corrado (FM);
46. Montecavallo (MC);
47. Montefalcone Appennino (FM);
48. Montegiorgio (FM);
49. Monteleone (FM);
50. Montelparo (FM);
51. Muccia (MC);
52. Offida (AP);
53. Ortezzano (FM);
54. Petriolo (MC);
55. Pioraco (MC);
56. Poggio San Vicino (MC);
57. Pollenza (MC);
58. Ripe San Ginesio (MC);
59. San Severino Marche (MC);
60. Santa Vittoria in Matenano (FM);
61. Sefro (MC);
62. Serrapetrona (MC);
63. Serravalle del Chienti (MC);
64. Servigliano (FM);
65. Smerillo (FM);
66. Tolentino (MC);
67. Treia (MC);
68. Urbisaglia (MC);
REGIONE UMBRIA.
69. Spoleto (PG).
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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