Via Francigena: Inizia il percorso di candidatura a patrimonio Unesco
Far inserire nella lista del Patrimonio Unesco la via Francigena: è questo l'obiettivo di un'alleanza interregionale che mobilita Toscana, Lazio, Liguria, Em...
Far inserire nella lista del Patrimonio Unesco la via Francigena: è questo l'obiettivo di un'alleanza interregionale che mobilita Toscana, Lazio, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta.
La strategia delle sette regioni italiane parte con un protocollo d'intesa sottoscritto il 6 marzo a San Miniato (Pi) al termine della due giorni "La Francigena e i cammini".
Le sette Regioni toccate dall'antica via dei pellegrini si sono impegnate a salvaguardare e promuovere i tratti della Francigena attraverso un progetto organico di carattere nazionale finalizzato al riconoscimento del titolo Unesco. Molto deve essere fatto - a partire dall'individuazione esatta del tracciato della Francigena in tutti i territori, alla definizione delle particolarità socio-culturali-ambientali ad essa connesse e, soprattutto, al coinvolgimento di tutti gli enti pubblici coinvolti e della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco - ma il percorso è avviato e la Toscana è stata scelta come capofila del progetto in quanto già a capo del gruppo di lavoro che ha ottenuto l'iscrizione delle Ville e dei giardini medicei nell'elenco dei siti Patrimonio dell'umanità.
"Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto fino ad oggi e del riconoscimento che anche le altre Regioni partner ci hanno attribuito scegliendo la Toscana come capofila - ha detto l'assessore regionale alla cultura Monica Barni, che ha sottoscritto il protocollo a nome della Toscana - Adesso dobbiamo proseguire con determinazione e caparbietà verso il nostro obiettivo, per fare in modo che anche il sistema paesaggistico-culturale della Via Francigena venga riconosciuto Patrimonio dell'umanità dall'Unesco, così come è avvenuto nel 2013 per le Ville e giardini medicei".
La Toscana sarà affiancata da un Comitato di coordinamento (composto da un referente politico ed uno tecnico per ciascuna Regione coinvolta), da una segreteria e dall'Associazione europea delle Vie Francigena che effettuerà analisi preliminari al progetto di candidatura, elaborerà la documentazione necessaria e selezionerà la tratta da candidare più adeguata sotto il profilo scientifico.
La via Francigena italiana si sviluppa lungo la direttrice di più regioni, il Lazio, la Toscana, l'Emilia Romagna, la Liguria, il Piemonte, e conosce una rinnovata celebrità. In parte è dovuto a un nuovo afflato spirituale, in parte alla valorizzazione fattane dalle istituzioni europee. Dal 1994 infatti, la Via Francigena è stata dichiarata "Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa". Il tragitto originario, da Canterbury a Roma era di 1600 chilometri e la difficoltà del tragitto che rappresentava in sè un atto di penitenza, simbolicamente e materialmente consegnava il pellegrino nelle mani di Dio. Il percorso a piedi infatti esponeva i credenti a ogni sorta di pericolo, alle fiere e alle intemperie. Motivo per cui lungo l'asse della Francigena si svilupparono prima villaggi e poi città come Siena e San Gimignano e altri borghi ricchi di opere artistiche note e meno note.
Il tratto Italiano della Via Francigena, ovvero quello che va da dal Gran San Bernardo a Roma è lungo all'incirca 945 km. Per quanto riguarda i tempi di percorrenza essi variano molto, considerando infatti una media di 20 km di cammino al giorno o di 60 km in bicicletta: il tempo di percorrenza andrebbe da un mese e mezzo per chi si muove a piedi a 15 giorni per chi va in bicicletta.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it