Ance: No alle deroghe alle norme ordinarie per eventi
Recentemente è entrato in vigore il decreto-legge 24 aprile n. 50 cosiddetta manovrina, ora in corso di conversione in Parlamento recante “Disposizioni urgen...
Recentemente è entrato in vigore il decreto-legge 24 aprile n. 50 cosiddetta manovrina, ora in corso di conversione in Parlamento recante “Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo” che contiene all’articolo 61 con cui sono adottate misure straordinarie per le finali di coppa del mondo e dei campionati mondiali di sci alpino, che si terranno a Cortina d'Ampezzo, rispettivamente, nel marzo 2020 e nel febbraio 2021.
Nell'articolo 61 del citato decreto-legge n. 50/2017 vengono stabiliti poteri d’urgenza con la nomina di Commissari per un evento sportivo programmato nel 2020-21, anche in deroga al nuovo Codice degli appalti.
Sul problema interviene l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) precisando che con tali soluzioni si “contraddicono i principi ispiratori della riforma Codice degli appalti, laddove si afferma il divieto di ricorrere a procedure in deroga alle norme ordinarie per eventi programmati, per favorire la trasparenza e la regolarità dei meccanismi di aggiudicazione delle gare.” È questo il commento del Presidente dell’Ance, Gabriele Buia. La norma prevede, infatti, che: “al fine di assicurare la realizzazione del progetto sportivo delle finali di coppa del mondo e dei campionati mondiali di sci alpino che si terranno a Cortina nel 2020 e nel 2021” venga “nominato un commissario” che potrà approvare un “piano di interventi” necessari per progettare e realizzare “nuovi impianti a fune” o “nuove piste per lo sci da discesa” o anche per progettare e realizzare “opere connesse alla riqualificazione dell’area turistica della provincia di Belluno e in particolare nel comune di Cortina d’Ampezzo” E se non bastasse il successivo comma 13 nomina un ulteriore commissario, il presidente pro tempre dell’Anas, con il compito di garantire una tempestiva esecuzione delle opere connesse “all’adeguamento della viabilità statale della provincia di Belluno”.
“Con queste deroghe si dimostra quello che noi più volte abbiamo denunciato e cioè che le procedure autorizzative e decisionali per realizzare opere pubbliche sono talmente lunghe e complicate da indurre lo stesso legislatore a cercare strade alternative”, commenta Buia. E’ necessario invece marciare tutti nella stessa direzione: “se vogliamo promuovere la qualità e il rispetto delle regole, e noi stiamo lavorando con grande impegno in questa direzione, non si può poi aprire alla possibilità di derogare a quelle stesse norme, che sono state approvate e implementate qualche giorno fa e di cui stiamo ancora attendendo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per favorire la realizzazione di opere pubbliche in modo trasparente ed efficiente” L’augurio è che il Parlamento “intervenga per correggere questa impostazione” che induce a pensare che “in Italia non si possano fare le cose per bene e in tempi rapidi senza ricorrere a scorciatoie e individuando responsabilità diverse da quelle ordinarie”.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
Documenti Allegati
Decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50