Inps: Banca Dati sugli appalti
Il Presidente dell’Inps Tito Boeri ha presentato martedì scorso una nuova piattaforma tecnologica, denominata Banca Dati Appalti, nuovo strumento relativo al...
Il Presidente dell’Inps Tito Boeri ha presentato martedì scorso una nuova piattaforma tecnologica, denominata Banca Dati Appalti, nuovo strumento relativo alla congruità negli appalti.
Con l’art. 29 del d.lgs n. 276/2003 è stato introdotto un particolare regime di responsabilità solidale (oggi rafforzato per effetto delle previsioni di cui al Decreto-Legge n. 25/2017 convertito in Legge n. 49/2017) che implica il controllo incrociato tra committente principale, appaltatore ed eventuali subappaltatori. Di conseguenza, i committenti hanno diretto e specifico interesse ad avere compiuta conoscenza dei lavoratori per i quali, in caso di attivazione della responsabilità solidale, saranno chiamati a rispondere in termini di crediti retributivi e contributivi.
L’Inps fa leva proprio su tale specifico interesse.
Supportato dagli strumenti necessari per attuare il controllo, sarà infatti il mercato ad autoregolamentarsi, tendendo ad emarginare le aziende che operano nell’inosservanza della normativa lavoristica e previdenziale, e ciò a tutela dei committenti, che sovente vengono chiamati a rispondere solidalmente fino a due anni dopo la conclusione dell’appalto; delle aziende appaltatrici corrette, che si troveranno a fronteggiarsi sul mercato con concorrenti che rispettano le regole del gioco, e dei lavoratori, tutelati nei loro diritti.
Dunque, con la realizzazione di un canale di comunicazione privilegiato, viene favorito un rapporto virtuoso tra amministrazione e contribuenti onesti, allo scopo di ridurre il rischio di evasione e rendere più efficace il sistema di controllo.
Attraverso un’attività di data crossing con le denunce contributive (UniEmens) trasmesse dagli appaltatori e subappaltatori, sarà più semplice per l’Inps rilevare eventuali irregolarità e avviare un controllo mirato.
Committente, appaltatori e subappaltatore potranno registrati e accedere alla Banca dati; appaltatori e subappaltatori potranno modificare mensilmente le percentuali di impiego dei lavoratori, per aggiungere o variare i lavoratori impiegati nell'appalto. Mensilmente, l'Inps rendiconterà gli esiti dell'incrocio tra i dati registrati in Banca dati e quelli denunciati nel flusso UniEmens.
Via PEC sarà inoltrato al committente apposito alert qualora l’importo dei contributi versati risulti minore rispetto ai contributi denunciati, nonché qualora il numero e i soggetti fisici registrati in Banca dati siano divergenti rispetto alla denuncia UniEmens.
L’Istituto, al suo interno, effettuerà specifici controlli incrociati e puntuali, con cadenza mensile, volti a verificare che tutti i lavoratori registrati in banca dati nei vari appalti che fanno capo ad uno stesso appaltatore o subappaltatore risultino regolarmente denunciati in UniEmens.
Un sistema così automatizzato, da un lato garantisce efficacemente il committente dal rischio di essere chiamato a rispondere del mancato versamento dei contributi da parte dell’appaltatore, soprattutto dopo che sia stato già corrisposto il saldo finale dell’appalto, e dall’altro consente valutazioni accurate, sulla base di dati aggiornati e veritieri, in merito alla stipula di nuovi contratti d’appalto con i medesimi appaltatori.
La condivisione dei dati - precisa l'Inps - potrà avvantaggiare anche le amministrazioni pubbliche che non siano committenti, in quanto interessate a disporre di una banca dati utile ad ottimizzare le propria attività di accertamento.
In allegato le slide esplicative della banca dati Inps sugli appalti.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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