Gazzetta ufficiale: Indicatori di benessere nella finanza pubblica
Con il decreto del Ministero delle finanze 16 ottobre 2017 recante “Individuazione degli indicatori di benessere equo e sostenibile (BES)” pubblicato sulla G...
Con il decreto del Ministero delle finanze 16 ottobre 2017 recante “Individuazione degli indicatori di benessere equo e sostenibile (BES)” pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 267 del 15 novembre 2017 sono stati definiti i dodici indicatori di benessere equo e sostenibile nel ciclo di finanza pubblica per andare oltre il Pil. I dodici indicatori sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa dal Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, dal Presidente dell’Istat, Giorgio Alleva e da Federico Giammusso, delegato del ministro alla presidenza del Comitato sugli indicatori.
Il Documento di Economia e Finanza, quindi, oltre
agli indicatori macroeconomici che testimoniano l’andamento della
crescita economica e dei conti pubblici, come il Pil, l’inflazione,
il disavanzo, il debito, conterrà altri indicatori, che
misurano il benessere equo e sostenibile e soprattutto
l’impatto delle politiche su tali indicatori. In sostanza, un faro
sulla qualità delle politiche e sui loro effetti nella vita dei
cittadini. Verrà quindi monitorata l’evoluzione, tra gli altri, del
reddito medio disponibile pro capite, dell’indice di diseguaglianza
del reddito disponibile, delle emissioni di Co2, dell’efficienza
della giustizia civile, dell’indice di povertà assoluta e di quello
di abusivismo edilizio.
Con soddisfazione il Ministro Padoan ha
sottolineato che “L’Italia è il primo Paese nell’Unione europea
e nel G7 ad aver introdotto gli obiettivi di benessere nella
politica economica. Ne dobbiamo essere orgogliosi. In Italia
bisogna migliorare la demografia, l'inclusione sociale, le
strutture a sostegno della famiglia e il tasso di partecipazione
dei giovani al lavoro”.
Per Alleva il lavoro presentato è
"un'innovazione sul piano culturale e una spinta a migliorare
la metodologia del sistema statistico nazionale". Quanto agli
indicatori scelti il Presidente ISTAT ha sottolineato come su
"ambiente e salute abbiamo registrato progressi, e i dati sulla
speranza di vita mostrano un successo del nostro sistema
sanitario".
In via sperimentale, nell’ultimo Def sono stati già introdotti 4
indicatori. Nel Documento del prossimo anno la lista sarà
arricchita per arrivare presto a comprendere i 12
indicatori. È previsto che entro il 15 febbraio di
ogni anno sia presentata in Parlamento una
relazione sull’evoluzione degli indicatori
sottolineando gli effetti determinati dalla legge di bilancio.
Ecco i 12 indicatori:
- 1) reddito medio disponibile aggiustato pro capite;
- 2) indice di diseguaglianza del reddito disponibile;
- 3) indice di povertà assoluta;
- 4) speranza di vita in buona salute alla nascita;
- 5) eccesso di peso;
- 6) uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione;
- 7) tasso di mancata partecipazione al lavoro, con relativa scomposizione per genere;
- 8) rapporto tra tasso di occupazione delle donne di 25-49 anni con figli in età prescolare e delle donne senza figli;
- 9) indice di criminalità predatoria;
- 10) indice di efficienza della giustizia civile;
- 11) emissioni di CO2 e altri gas clima alteranti;
- 12) indice di abusivismo edilizio.
Il allegato il decreto sugli indicatori di benessere equo e sostenibile (BES).
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
Documenti Allegati
Decreto 16 ottobre 2016