Edilizia scolastica, via libera al programma triennale 2018-20 da 1,7 miliardi
Tutto pronto per il prossimo piano triennale per l’edilizia scolastica. Nella riunione del 22 novembre 2017 la Conferenza unificata ha approvato lo schema di...
Tutto pronto per il prossimo piano triennale per l’edilizia scolastica. Nella riunione del 22 novembre 2017 la Conferenza unificata ha approvato lo schema di decreto che definisce i criteri per la nuova programmazione triennale (2018/2020) per l'edilizia scolastica, che riguarda interventi di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici.
La programmazione 2018-2020 degli interventi era già finanziata con un impegno dello Stato di 1,7 miliardi stanziato dalla Legge di Bilancio 2016 (legge 208/2015) che al netto degli interessi del mutuo potrà finanziare opere per 1,3 miliardi come da protocollo firmato tra Presidenza del Consiglio dei Ministri, Miur, Bei e Cassa Deposito e prestiti il 22 novembre, in occasione della Giornata Nazionale per la Sicurezza nelle Scuole.
Il decreto prevede, in particolare, che le Regioni, nella definizione dei loro piani regionali diano priorità a:
- interventi di adeguamento sismico, o di nuova costruzione per sostituzione degli edifici esistenti nel caso in cui l'adeguamento sismico non sia conveniente;
- interventi finalizzati all'ottenimento del certificato di agibilità delle strutture;
- interventi per l'adeguamento dell'edificio scolastico alla normativa antincendio previa verifica statica e dinamica dell'edificio;
- ampliamenti e/o nuove costruzioni per soddisfare specifiche esigenze scolastiche.
Sono ammessi anche interventi diversi da quelli elencati, purché l'ente certifichi che la struttura sia adeguata alle normative vigenti e che i relativi dati siano stati inseriti nell'anagrafe dell'edilizia scolastica.
Nel prossimo piano triennale per l’edilizia scolastica, le Regioni considereranno la necessità di interventi sulle scuole superiori e il numero degli studenti del secondo ciclo di istruzione sul totale degli alunni iscritti sul territorio regionale, come criterio prioritario per l’assegnazione dei finanziamenti. Ma non solo: le Regioni identificheranno gli Enti beneficiari tenendo presente, tra l'altro, il livello di progettazione, il completamento dei lavori già avviati, la valutazione sostenibile del progetto e altri criteri definiti a livello regionale.
Le Tempistiche
- Entro 120 giorni dalla pubblicazione in GU del decreto interministeriale saranno trasmessi ai MIUR i Piani Regionali. Ciò vuol dire che gli Enti locali devono tenersi pronti: i bandi Regionali saranno pubblicati nei prossimi mesi;
- Entro 60 giorni dalla trasmissione delle Regioni, il MIUR predisporrà la Programmazione Nazionale 2018-2020;
- Gli enti locali dovranno pervenire alle aggiudicazioni provvisorie entro 365 giorni dalla pubblicazione in GU del decreto di autorizzazione all'utilizzo delle risorse.
Come indicato, il mancato inserimento o aggiornamento post intervento dell'edifico nell'anagrafe dell'edilizia scolastica, potrà essere motivo di esclusione.
"In Conferenza Unificata - sottolinea il Sottosegretario Vito De Filippo, con delega all'edilizia per il MIUR - è stato fatto un lavoro importante che mette al centro le studentesse e gli studenti con un rinnovato impegno anche sulle scuole secondarie di secondo grado. Sono stati concordati anche meccanismi per favorire l'assegnazione delle risorse con tempi sempre più celeri da parte del Ministero".
A cura di Redazione LavoriPubblici.it