Equo compenso: uniti si vince
Si è tenuta ieri nel Teatro Brancaccio di Roma la manifestazione "Equo compenso: un diritto" che ha riunito per la prima volta i Consigli nazionali aderenti ...
Si è tenuta ieri nel Teatro Brancaccio di Roma la manifestazione "Equo compenso: un diritto" che ha riunito per la prima volta i Consigli nazionali aderenti al Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali (CUP) ed alla Rete Professioni Tecniche (RPT), a sostegno della dignità dei professionisti italiani.
Durante la manifestazione sono stati approfonditi 4 argomenti:
- Il futuro delle professioni;
- Le professioni per il Paese;
- L’equo compenso e i rapporti con la P.a.;
- La politica e le professioni.
Oltre ai diversi rappresentanti di categoria, ad intervenire al confronto per unirsi alla voce di CUP e RPT, tra gli altri, sono stati: Federica Chiavaroli, Sottosegretario Ministero della Giustizia; Francesco Boccia, Presidente Commissione Bilancio Camera dei Deputati; Cesare Damiano, Presidente Commissione Lavoro Camera; Luigi Di Maio, Vicepresidente della Camera dei deputati; Simone Baldelli, Vicepresidente della Camera dei Deputati; Massimiliano Fedriga, Capo Gruppo alla Camera dei Deputati della Lega Nord; Vincenzo Garofalo, Parlamentare Ap; Mariastella Gelmini, Parlamentare Forza Italia; Chiara Gribaudo, Parlamentare Pd; Luca Jahier, Presidente Gruppo III del CESE; Angelo Lalli, docente diritto amministrativo presso Università La Sapienza; Antonio Longo, Movimento difesa del cittadino; Andrea Mandelli, Parlamentare Forza Italia; Stefano Parisi, Portavoce Energie per l’Italia; Gessica Rostellato, Parlamentare Pd; Maurizio Sacconi, Presidente Commissione Lavoro Senato; Walter Rizzetto, Vicepresidente Commissione Lavoro della Camera dei Deputati; Enza Bruno Bossio,Titti Di Salvo e Anna Giacobbe, Parlamentari del PD.
All'evento non sono mancate le Associazioni di Giovani Professionisti italiani (consulenti del lavoro, ingegneri, architetti, geometri, avvocati, medici, notai e periti industriali) per ribadire il loro profondo dissenso nei confronti di quanto espresso negli ultimi giorni dall'Antitrust relativamente al tema dell'equo compenso (leggi news).
Ricordiamo che dopo l'ormai nota sentenza del Consiglio di Stato n. 4614/2017 sul #casoCatanzaro, il settore delle professioni ha visto prima la pubblicazione di altri 2 bandi di progettazione a 1 euro (leggi news) e poi la segnalazione inviata dall'Antitrust ai Presidenti di Senato, Camera e Consiglio dei Ministri, che di fatto affosserebbe il tentativo del Parlamento di introdurre il concetto di equo compenso all'interno della legge di conversione del decreto fiscale (leggi news).
La giornata di ieri è stata un momento di fondamentale importanza non tanto per i risultati raggiunti (che chiaramente non posso essere immediati) ma per l'idea di compattezza che per la prima volta le professioni intellettuali hanno dimostrato ad una politica che negli ultimi 10 anni ha fatto leva proprio sulla loro frammentarietà e spesso litigiosità che le ha rese piccole ed insignificanti.
Tralasciando le belle parole dei politici, che sanno trovare sempre buoni argomenti per arare il proprio campo soprattutto alle porte di nuove elezioni, ciò che è stato importante è che tutte le rappresentanze delle professioni hanno alzato un'unica voce verso un obiettivo comune che non può e non deve essere più un miraggio. Interessante è stato un intervento che ha sottolineato come senza un equo compenso non si può parlare di minimi previdenziali, senza i quali però non si può assicurare un futuro tranquillo.
Sarà la volta buona che la politica prenderà rimedio a quello che ormai non può che essere considerato un errore risalente al 2006 quando sull'altare di una fantomatica appartenenza alla Comunità Europea si è aperta la strada prima all'eliminazione delle tariffe e poi alla totale assenza di dignità dei compensi dei professionisti?Lo sapremo senz'altro nelle prossime settimane quando il decreto fiscale dovrà essere convertito in legge.
Di seguito la registrazione della manifestazione.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it