Affidamenti dei servizi di architettura e di ingegneria: Falsi atti di diffida dell’ANAC
Il Presidente dell’ANAC (Autorità Nazionale AntiCorruzione) Raffaele Cantone con un comunicato del 28 dicembre 2017 ha rilevato che l’Autorità è venuta a co...
Il Presidente dell’ANAC (Autorità Nazionale AntiCorruzione)
Raffaele Cantone con un comunicato del 28 dicembre
2017 ha rilevato che l’Autorità è venuta a conoscenza che nei
mesi di marzo e novembre 2017 alcune stazioni appaltanti
hanno ricevuto dall’ANAC diffide a procedere
all’affidamento di taluni servizi attinenti all’ingegneria e
all’architettura a determinate categorie di operatori
economici.
Nel comunicato è precisato che, sulla base di presunte
segnalazioni, l’Autorità avrebbe diffidato la stazione
appaltante a procedere all’affidamento dei servizi a determinate
categorie di operatori economici e si precisa che in tali
diffide si rinvengono molteplici elementi dai quali si evince che
le stesse risultano palesemente false. Al riguardo, sono segnalati
i seguenti indici rivelatori:
- il carattere utilizzato nell’intestazione per la dicitura “Autorità Nazionale Anticorruzione” non è quello adottato nei documenti ufficiali;
- la codificazione del protocollo utilizzata, ad esempio “7966/ANA/17”, e più in generale “…./ANA/17” – non corrisponde alla classificazione in uso presso l’Autorità;
- l’indirizzo indicato in calce alla lettera – “Piazza” Marco Minghetti 10, è diverso da quello effettivo – “Via” Marco Minghetti, 10;
- sotto un profilo più sostanziale, non rientra nella prassi dell’Anac esprimersi mediante “diffida formale” all’amministrazione destinataria del provvedimento.
Stante la rilevanza penale dei comportamenti posti in essere,
peraltro già denunciati in passato e posti all’attenzione degli
operatori dalla ex AVCP con Comunicato del 2 febbraio
2007, nonché il grave pregiudizio che possono arrecare al
normale svolgimento dell’attività di vigilanza svolta, l’ANAC,
doverosamente, sta provvedendo a informare la competente Autorità
Giudiziaria.
Al fine di scongiurare ripercussioni negative sul corretto
svolgimento delle funzioni pubbliche e sull’attività contrattuale,
l’ANAC ha richiamato l’attenzione delle stazioni appaltanti e degli
operatori economici affinché, anche sulla base del Comunicato
stesso:
- individuino prontamente eventuali ulteriori analoghi episodi di falso, mettendola al corrente;
- forniscano all’Autorità Giudiziaria tutti gli elementi utili per le indagini di competenza.
Al riguardo, l’Autorità segnala, nel comunicato, che le ordinarie comunicazioni dell’Autorità rivolte all’esterno avvengono tramite posta elettronica certificata (protocollo@pec.anticorruzione.it) e pertanto è opportuno che il destinatario ponga attenzione a eventuali note dubbie recapitate in altra forma (es. posta ordinaria, raccomandata, fax).
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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