Ricostruzione post terremoto: rischio ingorgo per 20 mila pratiche
Entro il 30 aprile 2018 oltre 20 mila pratiche per la ricostruzione di abitazioni con danni lievi dovranno essere presentate sui tavoli per la ricostruzione....
Entro il 30 aprile 2018 oltre 20 mila pratiche per la ricostruzione di abitazioni con danni lievi dovranno essere presentate sui tavoli per la ricostruzione. Mentre altre 35 mila relative alle abitazioni con danni pesanti dovranno essere presentate entro ottobre.
Due date molto vicine che hanno allertato Marco Rossi, presidente di Cna Costruzioni Marche, che ha chiesto un potenziamento degli uffici preposti al fine di evitare ingorghi di pratiche e nuovi ritardi causato dalla valanga di progetti che arriverà sui Tavoli della Ricostruzione nell'immediata vicinanza di queste date. "Chiediamo - afferma Rossi - di potenziare con ulteriore personale gli uffici preposti all’esame dei progetti e auspichiamo una ulteriore semplificazione delle procedure per evitare l’ingorgo delle pratiche e ulteriori ritardi nella fase della ricostruzione. E’ inoltre necessaria un’azione di sostegno a progettisti e imprese per la corretta compilazione delle pratiche, vista la complessità della normativa”.
Per la Cna Marche, al fine di evitare il rischio ingorgo, è indispensabile potenziare gli uffici e semplificare ulteriormente le procedure. Fino ad oggi sono infatti solo 1.440 i progetti presentati con le richieste di contributi per i danni derivanti dagli eventi sismici di cui il 90 per cento da parte dei proprietari di abitazioni che hanno subito danni lievi e il restante 10 per cento diviso tra danni pesanti e danni subiti da attività produttive
"Ma - ricorda Marco Rossi - gli edifici oggetto di sopralluogo che si sono visti riconoscere la non agibilità, sono stati quasi 60 mila su un totale di 107 mila. Di questi, oltre 20 mila sono quelli con danni lievi (riparazione di abitazioni e strutture produttive temporaneamente inagibili) e gli altri 35 mila quelli con con danni pesanti (ripristino con miglioramento sismico o ricostruzione immobili distrutti). Tra questi ultimi numerosi sono gli immobili destinati ad attività produttive. E il 97,5 per cento non ha ancora presentato agli uffici preposti i progetti per la ricostruzione".
Nei prossimi tre mesi, sostiene la Cna, i professionisti dovranno presentare agli Uffici per la Ricostruzione, la documentazione inerente tutti i progetti degli edifici inagibili con danni lievi, essendo stato fissato il 30 aprile come termine ultimo per questa incombenza. Per i danni pesanti è stato concesso più tempo e il termine per presentare i progetti è il 31 ottobre. Entro 60 giorni dalla presentazione delle domande, i Comuni dovranno concludere l’istruttoria urbanistica ed edilizia.
"Non occorre essere dei veggenti - afferma Rossi - per prevedere le grandi difficoltà che si troveranno ad affrontare gli uffici ad evadere le migliaia di pratiche che stanno arrivando sui loro tavoli. Per questo chiediamo di potenziare con ulteriore personale gli uffici per la Ricostruzione e auspichiamo una ulteriore semplificazione delle procedure per evitare l’ingorgo delle pratiche e ulteriori ritardi nella fase della ricostruzione. E’ inoltre necessaria un’azione di sostegno a progettisti e imprese per la corretta compilazione delle pratiche, vista la complessità della normativa".
A cura di Redazione LavoriPubblici.it