Equo compenso: Documento del Centro Studi CNI
Il Dipartimento Centro studi della Fondazione CNI ha elaborato un documento che esamina nel dettaglio i contenuti delle disposizioni relative all'equo compen...
Il Dipartimento Centro studi della Fondazione CNI ha elaborato un documento che esamina nel dettaglio i contenuti delle disposizioni relative all'equo compenso per la remunerazione delle prestazioni professionali ai sensi dell'art. 19 quaterdecies del D.L. 148/2017 precisandone l'ambito di operatività e soffermandosi, in particolare, sull'estensione della sua applicazione ai contratti stipulati con la pubblica amministrazione.
Ricordiamo che l'art. 19 quaterdecies del D.L. 16/10/2017, n. 148 recante "Disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili" convertito nella Legge 04/12/2017 n. 172, ha introdotto il principio dell' "equo compenso" dettandone la disciplina all'art. 13-bis della legge 31 dicembre 2012 , n. 247 (ordinamento professionale dell'avvocato) ed estendendone gli effetti, "in quanto compatibili", a tutte le professioni (ordinistiche e non) ed alla pubblica amministrazione, ai sensi dei commi 2 e 3 del citato art. 19 quaterdecies.
Il comma 3 dell'art. 19 quaterdecies D.L. n. 148/2017 prevede infatti che: "La pubblica amministrazione in attuazione dei princìpi di trasparenza buon andamento ed efficacia delle proprie attività, garantisce il principio dell'equo compenso in relazione alle prestazioni rese dai professionisti in esecuzione di incarichi conferiti dopo la data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto" .
Il Documento elaborato dal Centro studi precisa che " Nel caso di affidamento dei servizi di ingegneria ed architettura, corollario al richiamato ''principio" dell'equo compenso, è certamente l'applicazione del DM 17/06/2016 che consente la determinazione di un corrispettivo, da porre a base d'asta, proporzionato alla qualità e quantità della prestazione resa e al contempo rispettoso delle esigenze pubblicistiche . L'equilibrio contrattuale dovrà essere, poi, ricercato di volta in volta sulla base delle peculiarità del caso specifico ed alla luce del confronto competitivo; fermo restando (appare quasi superfluo sottolinearlo) l'intrinseco contrasto, con il principio di equità del corrispettivo, dei casi in cui le offerte siano oggettivamente non eque rispetto alla complessità della prestazione, siano meramente simboliche oppure, infine, sia disposta l'erogazione a titolo gratuito della prestazione (principale ovvero accessoria)" .
In allegato il documento del Centro studi del CNI.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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