Crollo Ponte Morandi: Un Comunicato stampa dell’OICE
Qui di seguito un comunicato stampa dell’OICE (Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica) sul crollo...
Qui di seguito un comunicato stampa dell’OICE (Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica) sul crollo a Genova del Ponte Morandi.
L’OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e
architettura aderente a Confindustria, esprime il suo profondo
cordoglio per l’immane tragedia di Genova : ”A nome di tutto il
Consiglio e di tutti i nostri associati - dice il Presidente
Gabriele Scicolone - desidero esprimere ai familiari
delle vittime, al Sindaco del capoluogo ligure e alla cittadinanza
la nostra vicinanza in questo terribile momento. Siamo
profondamente colpiti, come italiani ma anche come ingegneri,
architetti e tecnici, orgogliosi della nostra professionalità che
da sempre si esprime nel mondo delle infrastrutture sia in Italia
che all'estero.
Occorre lasciare alle autorità competenti il tempo per fare luce su
quanto avvenuto per stabilire le eventuali responsabilità; non è il
tempo delle congetture ma del cordoglio. Tragedie come quelle
di oggi testimoniano di un Paese infrastrutturato oltre 50 anni fa,
quando era diverso per dinamiche di trasporti e per demografia.
Occorre quindi pensare ad imponenti investimenti in termini di
manutenzione ordinaria e straordinaria, così come di prevenzione.
Ci sono le tecnologie, anche digitali, per farlo e sono molte le
competenze da mettere in campo.“
Allo stesso tempo occorre andare avanti nell’ammodernamento
delle nostre infrastrutture: “Bisogna essere consapevoli -
continua Scicolone - che la manutenzione non può rappresentare
l’unica soluzione ed è spesso necessario anche poter pensare, con
scelte coraggiose e lucide, di sostituire l’esistente.
Non possiamo continuare a rimanere schiavi della paura del
malaffare, che ci fa annaspare nel mettere in campo le risorse
necessarie per rendere il nostro paese, del quale conosciamo la
vulnerabilità, sia per quanto attiene ai sismi che alle
devastazioni delle alluvioni, più sicuri. Negli ultimi anni è come
se il nostro paese ci stesse ricordando le proprie
fragilità. Allora risulta fondamentale disporre di una estesa
mappatura dello stato di salute delle infrastrutture e dei diversi
rischi che purtroppo le caratterizzano dal punto di vista sismico,
idrogeologico, idraulico e geomorfologico. Solo così si potranno
stabilire priorità. Sul fronte della realizzazione occorre
coraggio, non timore. Occorre serietà nella conduzione delle gare
per aggiudicare i lavori sulla base di progetti dettagliati,
affidando i lavori ad offerte ragionevoli e di elevato standard
qualitativo, controllando poi con serietà che quanto offerto in
gara corrisponda a quanto realizzato in cantiere; questo passaggio
è e sarà decisivo“.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it