Ponte Morandi, Decaro: “In dieci giorni non si possono eseguire verifiche serie”
“In questi giorni noi sindaci stiamo ricevendo una nota dai provveditorati alle opere pubbliche regionali, su impulso del ministero delle Infrastrutture, che...
“In questi giorni noi sindaci stiamo ricevendo una nota dai provveditorati alle opere pubbliche regionali, su impulso del ministero delle Infrastrutture, che ci sollecita a monitorare, stimare le priorità e preventivare la spesa per gli interventi sulle infrastrutture di competenza entro il 30 agosto. Un’intenzione, scaturita dal tragico crollo del ponte a Genova, ottima soprattutto visto che appare un naturale preludio a investimenti necessari per i quali i Comuni non hanno risorse. Pensate quanto complicato possa essere per i piccoli Comuni dell’Appennino prendersi adeguata cura dei tanti ponti e viadotti che attraversano i loro territori. Incomprensibile è la scadenza del 30 agosto per questo monitoraggio”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, intervenendo alla trasmissione di Rai tre Agorà.
“Concederci dieci giorni - ha spiegato Decaro che sta ricevendo segnalazioni da tutti i sindaci - sembra solo un modo per i provveditorati di dimostrare di essersi attivati. E significa non potere materialmente fare un lavoro di verifica serio. E invece la serietà è quello che si aspettano i cittadini italiani ai quali noi sindaci, terminali più esposti delle istituzioni, oggi siamo umanamente vicini, ma ai quali bisogna garantire valutazioni tecniche di quel che è successo a Genova, e quindi interventi ponderati”.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it