Concorsi: Concorrimi per nuovo waterfront Bari

Il Comune di Bari adotta il bando-tipo digitale Concorrimi dell’Ordine Architetti Milano per lanciare il concorso internazionale di idee ‘Bari Costasud’ fina...

20/09/2018

Il Comune di Bari adotta il bando-tipo digitale Concorrimi dell’Ordine Architetti Milano per lanciare il concorso internazionale di idee ‘Bari Costasud’ finalizzato alla complessa riqualificazione del lungomare a sud est del capoluogo, sottraendo 6 km di costa a isolamento, incuria, illegalità e degrado. Si tratta di un’area dal rilevante valore storico-identitario e di grande qualità paesaggistica ancora inespressa. L’iniziativa rientra nella strategia complessiva di riqualificazione degli oltre 46 km di fascia costiera della città. 25.000 euro al vincitore.

L’amministrazione barese è alla ricerca della migliore proposta ideativa per la riqualificazione dell’area costiera e periferica, compresa tra via Giacomo Matteotti e via Cala San Giorgio, situata nella zona a sud-est di Bari.

L’amministrazione affiderà al vincitore, previo reperimento delle risorse economiche necessarie, l’incarico per la redazione del Piano urbanistico esecutivo (P.U.E.) per un corrispettivo massimo di € 265.000,00 al netto di IVA e ogni altro onere di legge.

Il Comune di Bari – afferma Paolo Mazzoleni, Presidente dell’Ordine Architetti Milano – è alla ricerca di un ragionamento complessivo che reinventi un’ampia porzione cittadina in termini di sostenibilità, logistica, valorizzazione storico-culturale e innovazione urbana, per restituire a Bari un forte legame col mare. Per questo è alla ricerca di capacità progettuali di alto livello, in grado di offrire visioni strategiche e soluzioni molto concrete, in una prospettiva temporale adeguata in grado di cogliere le grandi potenzialità sociali ed economiche di un tratto costiero che conserva ancora una relazione tra campagna e mare. Concorrimi è uno strumento adatto anche a questo tipo di scenari, e la proposta progettuale vincente sarà anche il risultato di un percorso di partecipazione civica”.

La sfida concorsuale è immaginare un nuovo affaccio della città sul mare che coniughi beni e vincoli paesaggistici, in una cornice di rinaturalizzazione di spazi degradati, ricomposizione dei tessuti esistenti, definizione di nuovi tessuti urbani, rivalutazione delle presenze agricole, valorizzazione dei sistemi insediativi storici, creazione di un parco di almeno 60 ettari, elaborazione di nuova viabilità, correzione delle gravi carenze urbane della città esistente ai margini del parco.

Le aree di trasformazione oggetto del concorso presentano infatti caratteristiche di forte criticità, sia dal punto di vista idrogeomorfologico e ambientale che da quello edilizio e infrastrutturale.

L’area oggi è scandita da assi stradali longitudinali che andranno ripensati anche in un’ottica di mobilità leggera, da una linea ferroviaria – vera e propria cesura storica tra mare e città - che sarà rimossa, da molti edifici fatiscenti e spazi urbani vuoti o dequalificati, immobili residenziali isolati e serviti da una rete stradale a tratti carente e a tratti invece esuberante, da ampi spazi aperti non serviti, da scarsità di servizi.

Un’area dalla marcata frammentazione urbanistica, territoriale e sociale, il cui consumo di suolo va contrastato, i cui servizi ecosistemici e le reti ecologiche sono da potenziare, il cui miglioramento della risposta idrologica è una necessità, il cui potenziale di sviluppo di attività didattiche, ricreative, relazionali, sportive e culturali è però enorme.

I concorrenti dovranno interpretare il waterfront in una duplice chiave di continuità - garantendo l’accesso e la fruizione sostenibile alla costa da parte di tutti - e diversità, offrendo spazi e usi coerenti con gli ambiti che si affacciano sulla costa (ambiente, sport, servizi, agricoltura periurbana e produzione agroalimentare di prossimità, ecc.).

Sulla base di tali indicazioni, il progetto proposto dovrà dimostrare di saper offrire spazi idonei a realizzare un modello di città e di territorio capace di promuovere la cooperazione, accogliere le diversità sociali, economiche e culturali secondo principi di giustizia spaziale, inclusione sociale, libera fruizione naturalistico-ambientale.

Il concorso, disciplinato dal modello Concorrimi in un singolo grado, si chiuderà il giorno 20.12.2018. La commissione giudicatrice è così composta: arch. José Maria Ezquiaga, arch. Bruno Lanzani, ing. Simone Monotti, arch. Michele Graziadei, ing. Laura Casanova. Membri supplenti, l’ing. Pasquale Paticchio e l’arch. Giuseppe Bruno.

Premi

Il vincitore, proclamato in seduta pubblica, riceverà un premio di € 25.000,00 (al lordo di IVA e ogni altro onere di legge).
Al concorrente risultato secondo classificato è riconosciuto un premio di € 10.000,00 (al lordo di IVA e ogni altro onere di legge).
Al concorrente risultato terzo classificato è riconosciuto un premio di € 8.000,00 (al lordo di IVA e ogni altro onere di legge).

Ciascuno dei successivi 3 (tre) concorrenti riceverà un rimborso spese di € 4.000,00 (al lordo di IVA e ogni altro onere di legge).

Per maggiori informazioni

Video aereo: (sistema SAPR) area oggetto di concorso (viste panoramiche dalla costa e dall’entroterra)

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