Recupero immobili e alloggi di edilizia residenziale pubblica: Finanziati 321 milioni di Euro

Sulla Gazzetta ufficiale n. 277 del 28 novembre 2018 è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 3 ottobre 2018 recante ...

29/11/2018

Sulla Gazzetta ufficiale n. 277 del 28 novembre 2018 è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 3 ottobre 2018 recante “Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli Istituti autonomi per le case popolari comunque denominati - Riparto di euro 321.116.384,00”.

Rispetto al passato, il decreto ministeriale pubblicato sulla Gazzetta ufficiale fissa nuovi criteri per la ripartizione e tempi certi per la realizzazione degli interventi. Viene infatti previsto che i Comuni debbano avviare gli interventi finanziati entro un anno dalla concessione del contributo da parte della Regione e li debbano ultimare entro due anni. Nel caso in cui queste tempistiche non vengano rispettate viene prevista la sospensione dei finanziamenti ed eventualmente, in tempi certi, la loro revoca. Le risorse revocate verranno poi riassegnate annualmente, secondo un criterio di proporzionalità, alle Regioni più virtuose che avranno uno stato di avanzamento lavori superiore alla media nazionale. Entro sei mesi il Ministero istituirà uno specifico Comitato tecnico di monitoraggio, con la partecipazione delle Regioni e dell’Anci, che dovrà proprio vigilare sul rispetto delle nuove norme e sull’effettivo avanzamento dei programmi.

Al decreto è allegata la Tabella 1 in cui sono elencati gli interventi di linea b) relativi al ripristino di alloggi di risulta e //di manutenzione straordinaria nel limite di 50.000 euro per alloggio (ex art. 4, comma 1 legge n. 80/2014). Nel dettaglio sono approvati gli interventi evidenziati nella seguente Tabella 1 allegata al decreto.

con la precisazione che le quote sopra evidenziate spettanti a valere sull’annualità 2018 sono trasferite alle regioni successivamente alla registrazione del decreto da parte degli organi di controllo ed in ragione della loro effettiva disponibilità.

Nelle Tabelle 2 e 3, sempre allegate al decreto, sono riportate, rispettivamente, le quote relative alle annualità dal 2019 al 2027 e quella relativa al 2029 con la precisazione che verranno sono trasferite all’avverarsi della condizione prevista all’ art. 4, comma 4, del decreto direttoriale 12 ottobre 2015.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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