Affidabilità e codici delle costruzioni: al lavoro per la riscrittura del DPR n. 380/2001
Il 12 marzo scorso il Presidente Armando Zambrano ha aperto, presso la sede del CNI, i lavori di un importante workshop sul tema dell’affidabilità e i codici...
Il 12 marzo scorso il Presidente Armando Zambrano ha aperto, presso la sede del CNI, i lavori di un importante workshop sul tema dell’affidabilità e i codici delle costruzioni. L’evento nasce nell’ambito dei lavori della Commissione di ingegneria strutturale UNI-CIS, in cui al CNI è affidata una delle due vicepresidenze.
L‘affidabilità delle costruzioni rappresenta un punto fondamentale per la declinazione dei termini rischio-sicurezza-uso, altrimenti lasciata alle libere interpretazioni di indici di rischio derivanti da calcoli spesso molto complessi. Interpretazioni che, senza un quadro di riferimento scientifico, ma anche sociale, favoriscono solo le opposte situazioni di grande responsabilità nel decidere l’uso di una costruzione, ovvero di totale deresponsabilizzazione nel determinarne la chiusura.
Il tema è quanto mai attuale, soprattutto per le costruzioni esistenti. Ha offerto una importante occasione formativa ed informativa sui contenuti e sullo stato di avanzamento di ricerche in ambito nazionale ed europeo presentate da esperti che partecipano e coordinano importanti ricerche e commissioni che stanno lavorando alla seconda generazione degli Eurocodici 2021.
Nella stessa giornata, al mattino, il CNI aveva ospitato, in qualità di coordinatore, la riunione del sottogruppo che, all’interno del Tavolo Tecnico del Ministero delle Infrastrutture per la scrittura di un nuovo testo di legge (Testo unico sulle Costruzioni) che sostituisca il DPR 380/2001, si interessa della parte “Sicurezza delle Costruzioni”. Alla riunione erano presenti, insieme ai rappresentanti della Rete delle Professioni Tecniche, dirigenti dei Ministeri interessati (MIT, MIBAC), delle Regioni e del Dipartimento della protezione civile.
Tutto ciò a dimostrazione di un impegno intenso e costante del CNI su temi di interesse generale per tanti ingegneri che operano a vario titolo e con vari ruoli nei processi edilizi, e, soprattutto, di un ritrovato forte rapporto, basato su un dialogo attento competente e rispettoso dei reciproci ruoli, con il mondo della ricerca e della sperimentazione e con il fondamentale sistema delle autonomie locali e dei ministeri.