Codice dei contratti e sblocca cantieri: Per le piccole imprese modifiche peggiorative

“Siamo molto delusi. Dal decreto sblocca-cantieri ci aspettavamo maggiore attenzione alle piccole imprese costrette ad accedere poco e con grande difficoltà ...

07/05/2019

Siamo molto delusi. Dal decreto sblocca-cantieri ci aspettavamo maggiore attenzione alle piccole imprese costrette ad accedere poco e con grande difficoltà al mercato degli appalti pubblici. Nulla di tutto questo. Al Codice degli appalti sono state addirittura introdotte modifiche peggiorative rispetto a quelle inserite nell’ultima Legge di Bilancio. L’affidamento diretto viene ridotto da 150mila a 40mila euro. E la quota di subappalto incrementata dal 30 al 50%. Non è stato previsto niente per la suddivisione in lotti dei maxi-appalti e per valorizzare le imprese del territorio. Servono al più presto correttivi, strumenti e soluzioni che evitino alle piccole imprese l’estromissione definitiva dal mercato degli appalti pubblici. La scelta di istituire la figura del commissario procede, invece, sulla strada giusta per rendere più fluido ed efficace il processo di rimozione degli ostacoli che finora hanno impedito l’avvio dei cantieri”.

È quanto si legge nel documento presentato dalla Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa nel corso dell’Audizione di ieri alle Commissioni riunite 8a e 13a del Senato.

In allegato il documento presentato che tratta in 20 pagine:

  • il mercato degli appalti pubblici alla luce del nuovo codice;
  • l’analisi del decreto;
  • ulteriori osservazioni e proposte.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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