NASCE LA FIGURA DEL SYSTEM INTEGRATOR
E' ormai chiaro a tutti che, tra le fonti energetiche rinnovabili, quella fotovoltaica è, indubbiamente, quella che in maniera più sorprendente sta crescendo...
E' ormai chiaro a tutti che, tra le fonti energetiche rinnovabili,
quella fotovoltaica è, indubbiamente, quella che in maniera più
sorprendente sta crescendo maggiormente come business. A
dimostrazione di questo sono i forti investimenti che le aziende,
italiane e non, stanno realizzando per ampliare la propria quota di
mercato in Italia.
L'Italia, come anche la Spagna e la Francia, è un Paese che, nonostante il ritardo iniziale, ha cercato di colmare il gap venutosi a creare con Paesi come la Germania incentivando la produzione di energia tramite fotovoltaico e sensibilizzando la popolazione ad un utilizzo più opportuno dell'energia in genere. Aziende come la Sharp, la Q-Cells, la Bp Solar, la Solfocus e la Red2002 continuano a darsi battaglia nel mercato offrendo soluzioni sempre più tecnologicamente sofisticate e servizi all inclusive. In particolare è nei servizi che le aziende stanno cercando di offrire quel valore aggiunto che consenta loro di avere un'arma in più.
Per questo motivo, ma anche per la serie di adempimenti burocratici che spesso spaventa il comune cittadino, è la nata la figura del "System Integrator", ossia una nuova figura che le aziende offrono al consumatore finale, che consenta loro di trasformare in progetto l'idea iniziale, occupandosi di tutto: dal contattare tutti i fornitori all'occuparsi burocraticamente dell'allacciamento alla rete e la richiesta dell'incentivo statale.
In effetti è ormai una tendenza del mercato ridurre il costo del prodotto, facendo pagare quelli che sono i servizi che gli ruotano attorno, dalla progettazione, all'installazione e all'assistenza. La nostra previsione è che anche il mercato degli impianti fotovolatici si avvicini sempre di più a quella della telefonia o del software, in cui si cerca di abbassare il più possibile il costo iniziale, vincolando il consumatore ad un contratto di assistenza. In questo caso l'unico possibile problema è il costo della materia prima, il silicio, che invece di diminuire continua inesorabilmente ad aumentare.
Vedremo cos'accadrà!
L'Italia, come anche la Spagna e la Francia, è un Paese che, nonostante il ritardo iniziale, ha cercato di colmare il gap venutosi a creare con Paesi come la Germania incentivando la produzione di energia tramite fotovoltaico e sensibilizzando la popolazione ad un utilizzo più opportuno dell'energia in genere. Aziende come la Sharp, la Q-Cells, la Bp Solar, la Solfocus e la Red2002 continuano a darsi battaglia nel mercato offrendo soluzioni sempre più tecnologicamente sofisticate e servizi all inclusive. In particolare è nei servizi che le aziende stanno cercando di offrire quel valore aggiunto che consenta loro di avere un'arma in più.
Per questo motivo, ma anche per la serie di adempimenti burocratici che spesso spaventa il comune cittadino, è la nata la figura del "System Integrator", ossia una nuova figura che le aziende offrono al consumatore finale, che consenta loro di trasformare in progetto l'idea iniziale, occupandosi di tutto: dal contattare tutti i fornitori all'occuparsi burocraticamente dell'allacciamento alla rete e la richiesta dell'incentivo statale.
In effetti è ormai una tendenza del mercato ridurre il costo del prodotto, facendo pagare quelli che sono i servizi che gli ruotano attorno, dalla progettazione, all'installazione e all'assistenza. La nostra previsione è che anche il mercato degli impianti fotovolatici si avvicini sempre di più a quella della telefonia o del software, in cui si cerca di abbassare il più possibile il costo iniziale, vincolando il consumatore ad un contratto di assistenza. In questo caso l'unico possibile problema è il costo della materia prima, il silicio, che invece di diminuire continua inesorabilmente ad aumentare.
Vedremo cos'accadrà!
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