Indagini su pali di fondazione: prove e controlli obbligatori secondo il D.M. 17 gennaio 2018
Il comportamento di un palo di fondazione è condizionato in maniera determinante dalla tecnologia esecutiva in relazione alla natura ed alle caratteristiche ...
Il comportamento di un palo di fondazione è condizionato in maniera determinante dalla tecnologia esecutiva in relazione alla natura ed alle caratteristiche dei terreni attraversati. Inoltre la risposta in portata di un palo è in gran parte influenzata da aspetti esecutivi, spesso non controllabili in fase di progetto.
Da queste prime osservazioni ne deriva che la verifica della capacità portante e integrità del palo, deve essere basata su osservazioni sperimentali relative alle specifiche condizioni in esame mediante prove e controlli obbligatori secondo il D.M. 17/01/2018 par.6.4.3.6. e par. 6.4.3.7.
Controlli d’integrità dei pali “dal D.M.
17/01/2018 par.6.4.3.6.”
“In tutti i casi in cui la qualità dei pali dipenda in misura
significativa dai procedimenti esecutivi e dalle caratteristiche
geotecniche dei terreni di fondazione, devono essere effettuati
controlli di integrità.
Il controllo dell’integrità, da effettuarsi con prove dirette o
indirette di comprovata validità (es. prove ecometriche,
cross-hole, ecc..), deve interessare almeno il 5% dei pali della
fondazione con un minimo di 2 pali.
Nel caso di gruppi di pali di grande diametro(≥80cm), il controllo dell’integrità deve essere effettuato su tutti i pali di ciascun gruppo se i pali del gruppo sono in numero inferiore o uguale a 4.”
Prova Ecometrica a riflessione
La prova ecometrica è un’indagine che si basa
sull’analisi della propagazione di un’onda elastica nel
palo al fine di determinare la presenza di riflessioni anomale
dovute a variazioni di geometria, inclusioni terrose o parti di
calcestruzzo di qualità scadente. Queste variazioni delle
caratteristiche fisiche, meccaniche e geometriche comportano una
variazione dell’impedenza meccanica con conseguente parziale
riflessione delle onde elastiche.
La prova si esegue applicando sulla sommità dell’elemento un
accelerometro e nel sollecitare la testa del palo con un martello
di nylon, per generare un’onda di compressione la cui velocità è
legata alla qualità del calcestruzzo.
L’onda, giunta alla base del palo, viene parzialmente riflessa
verso l’alto (riflesso di base), registrata dall’accelerometro
amplificato ed inviata quindi alla centralina dove viene elaborata
in forma di segnale nel dominio tempo.
La lunghezza del palo, o la distanza di una discontinuità dalla
testa del palo stesso, è determinata dalla relazione: 2L = t .
V
dove "L" è la lunghezza del palo, "V" la velocità delle onde
longitudinali all’interno del calcestruzzo e "t" il tempo di
ritardo rispetto all’istante in cui l’impulso viene trasmesso al
palo.
Tecnica del Cross-Hole Ultrasonico
La tecnica di indagine del Cross-Hole, consiste nell’effettuare misure soniche tra due sonde (una trasmittente e una ricevente) che scorrono all’interno di fori che si sviluppano per tutta la lunghezza del palo.
Con tale metodologia si ottengono informazioni riguardanti le caratteristiche del getto di calcestruzzo; in particolare si rileva la presenza di fratture, vuoti, strutture a nido d’ape, inclusioni di terreno, variazioni nette di qualità del calcestruzzo, ecc. Tali anomalie sono evidenziate da un aumento del tempo di ritardo tra l’impulso trasmesso e il segnale ricevuto rispetto a quello registrato in condizioni di integrità del materiale.
La restituzione dei dati è rappresentata da un diagramma che mette in relazione il tempo di ritardo registrato in funzione della posizione della sonda alle varie profondità del palo.
PROVA DI CARICO STATICO IN CORSO D’OPERA
dal D.M. 17/01/2018 par. 6.4.3.7.2.
“Sui pali di fondazione, ad esclusione di quelli sollecitati
prevalentemente da azioni orizzontali, devono essere eseguite prove
di carico statiche per controllarne il comportamento sotto le
azioni di progetto. Tali prove devono essere spinte ad un carico
assiale pari a 1,5 volte l’azione di progetto utilizzata per le
verifiche SLE. [.....]
Il numero e l’ubicazione delle prove di carico devono essere
stabiliti in base all’importanza dell’opera e al grado di
omogeneità del terreno di fondazione. In ogni caso, per ciascun
sistema di fondazione il numero complessivo di prove non deve
essere inferiore a:
- 1 se il numero di pali è inferiore o uguale a 20,
- 2 se il numero di pali è compreso tra 21 e 50,
- 3 se il numero di pali è compreso tra 51 e 100,
- 4 se il numero di pali è compreso tra 101 e 200,
- 5 se il numero di pali è compreso tra 201 e 500,
- il numero intero più prossimo al valore 5+n/500, se il numero n di pali è superiore a 500.”
Le modalità di esecuzione di una prova di carico su palo sono
molteplici e si differenziano per la sequenza e la
rapidità di applicazione del carico.
L’applicazione del carico sul palo deve essere graduale e la durata
della prova deve essere fissata sulla base delle caratteristiche
meccaniche dei terreni. La misura degli spostamenti della testa del
palo deve essere riferita a punti fissi non influenzati dalle
operazioni di prova.
Uno dei metodi più frequentemente utilizzato, il “maintained load
test”, prevede che il carico venga applicato al palo in incrementi
successivi e ciascun carico progressivamente raggiunto nel corso
della prova venga mantenuto costante per un periodo più o meno
lungo.
Il laboratorio di Scienza delle Costruzioni di Istituto Giordano ha superato i 35 anni di attività ed è costantemente chiamato ad effettuare questo genere di indagini; per maggiori informazioni consulta i nostri servizi.
A cura di Ing. Davide
Panzavolta
Istituto Giordano SpA