Regione Emilia Romagna pronta a investire 10 milioni di euro sul progetto di un nuovo velodromo coperto a Misano Adriatico
La Regione Emilia Romagna è pronta a investire 10 milioni di euro per la realizzazione a Misano Adriatico di un moderno velodromo coperto, per quella che sar...
La Regione Emilia Romagna è pronta a investire 10 milioni di euro per la realizzazione a Misano Adriatico di un moderno velodromo coperto, per quella che sarebbe una struttura di livello internazionale per le gare ciclistiche. Una disponibilità di cui parla il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, nel Comune costiero del riminese per una giornata sempre dedicata alle due ruote, a motore in questo caso, con una delle tappe più attese della stagione MotoGP: il Gran premio della Riviera di Rimini e di San Marino, nel circuito dedicato all’indimenticato ‘Sic’ Simoncelli.
Lo stanziamento verrebbe inserito nella prossima programmazione dei Fondi di sviluppo e coesione (Fsc), complementare a quella nuova pluriennale dei fondi europei.
Un impegno, quello sull’impiantistica sportiva, che la Regione ha già dimostrato con il piano regionale da quasi 40 milioni di euro per la riqualificazione di palestre, piscine, palazzetti, spazi multifunzionali che prevede interventi in oltre 140 Comuni, grandi e piccoli, di tutto il territorio regionale, per un investimento complessivo generato superiore ai 100 milioni.
Stanziamento che dovrà essere ovviamente preceduto dalla definizione di un progetto per il nuovo velodromo, che potrebbe nascere all’interno del circuito di Misano, e che farebbe dell’Emilia-Romagna un polo di eccellenza per il mondo del ciclismo professionistico, dilettantistico e per gli appassionati di questo sport praticato e amato da tanti. Un impianto che grazie alla copertura potrebbe essere utilizzato tutto l’anno anche per gli allenamenti delle squadre nazionali e internazionali.
“Crediamo nello sport e crediamo di dimostrarlo con un impegno continuo, dal sostegno a quello di base, ai grandi eventi - afferma Bonaccini- Siamo una regione che ha le due ruote nel cuore: solo quest’anno abbiamo portato in Emilia-Romagna il Giro d’Italia, con la grande partenza e cinque città sede di tappa, con un successo straordinario di pubblico, di ricaduta economica e di visibilità sui territori. Sempre con Davide Cassani, Ct della Nazionale di ciclismo che abbiamo chiamato alla guida di Apt regionale, qui abbiamo fatto rinascere il Giro d’Italia Under 23 e solo poche settimane fa abbiamo accolto il Campionato italiano su strada nell’Appennino parmense, in Val Taro. Ma guardiamo già avanti e qui, a Misano, potrebbe davvero prendere corpo un progetto bellissimo per arrivare alla nascita di un impianto in grado di rispondere alle esigenze di tutto il mondo della bici. Un volano turistico ed economico per tutto il territorio, grazie alle competizioni più importanti che potrebbe ospitare. Certo, bisogna mettersi al lavoro e fare squadra insieme a Comune e proprietà per definire il percorso necessario, sapendo però che la Regione è pronta a fare la sua parte”.
“Questo nuovo impianto sarebbe una grossa opportunità soprattutto per il ciclismo giovanile - spiega Cassani - Avrebbe poi una importantissima funzione da traino verso tutto il mondo del ciclismo, a partire dal fatto che si tratterebbe di un impianto aperto tutto l’anno. Sarebbe fondamentale quindi per i giovani, ma anche per i professionisti. Senza dimenticare gli amatori, che potranno sperimentare quelle sensazioni di velocità sulla bici che solo il velodromo può dare”.
“E’ un’occasione straordinaria - aggiunge il sindaco di Misano, Fabrizio Piccioni - e ringrazio il presidente Bonaccini che ha voluto scommettere sul nostro territorio. Il nuovo velodromo si inserisce in un contesto già ricco dal punto di vista delle infrastrutture sportive, non solo l'autodromo, ma anche tanti impianti che fanno di Misano un punto di riferimento per gli sportivi di tutto il mondo e con una ricettività capace di rispondere alle crescenti esigenze del turismo sportivo. Dovremo essere capaci di sapere sfruttare questa opportunità che potrà garantire presenze anche nel periodo non prettamente turistico. Lo spazio c’è, sia all'interno dell'area del circuito, sia all'esterno, nei terreni dedicati al Parco del Motore già destinati dal punto di vista urbanistico all'insediamento di strutture legate all'autodromo. Ora- conclude- dobbiamo metterci attorno ad un tavolo per trovare la metodologia giusta per rendere possibile tutto questo”.
“Ci interessa tutto ciò che contribuisce al progresso del territorio - affermano i vertici della Santa Monica spa, proprietaria del Misano World Circuit - e che muove la potente ed attrattiva leva dello sport per animare progetti che abbiano sostenibilità economica. Tanto più, siamo interessati quando la convocazione ad un confronto che analizzi potenzialità e fattibilità proviene dalla Regione, che ben conosce e sperimenta la virtuosa collaborazione fra pubblico e privato. L’ipotesi di cui siamo a conoscenza apre degli scenari molto interessanti e si innesta su un’altra grande passione sportiva, quella del ciclismo, capace di generare ulteriore indotto economico per l’industria turistica. Possiamo partecipare al tavolo per valutare tutte le condizioni sempre nel solco della sostenibilità quale traiettoria delle scelte industriali che caratterizzano i piani di sviluppo del circuito. In questa fase di sviluppo, come già comunicato sui mezzi stampa, ci accingiamo a brevissimo all’inizio dei lavori presentati nel master plan per la crescita dell’infrastruttura autodromo. Siamo infine lusingati- concludono- per l’attenzione che guarda anche alla professionalità in ambito organizzativo, commerciale e relazionale che stiamo esprimendo”.