Decreto Sisma e Ricostruzione privata: procedura accelerata per l’avvio dei lavori basata sulla certificazione redatta dai professionisti

Accelerate le pratiche per la ricostruzione privata con avvio dei lavori basata sulla certificazione redatta dai professionisti, ai quali è prevista l'antici...

23/10/2019

Accelerate le pratiche per la ricostruzione privata con avvio dei lavori basata sulla certificazione redatta dai professionisti, ai quali è prevista l'anticipazione diretta del 50% degli onorari.

È una delle principali misure inserite all'interno del cosiddetto Decreto Sisma approvato dal Consiglio dei Ministri n. 10 del 21 ottobre scorso, al quale è seguito un post su Facebook da parte del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che conferma la piena fiducia del Governo nei confronti dei professionisti dell'area tecnica a cui sarà affidato un ruolo molto importante per accelerare la ricostruzione privata.

Il decreto legge recante "Disposizioni per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici" ha l'obiettivo di porre maggiore attenzione sui ritardi accumulati in questi ultimi anni nella ricostruzione post sisma dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.

Tra le principali disposizioni previste, il decreto dispone la proroga fino al 31 dicembre 2020 dello stato d’emergenza dichiarato in conseguenza del sisma che ha colpito i territori delle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, e accogliendo le richieste manifestate dai territori interessati prevede:

  • la riduzione del 60% degli importi da restituire in relazione alla c.d. "busta paga pesante”, ovvero il taglio degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali che erano stati sospesi dall’agosto del 2016 a tutto il 2017 e che non dovranno più essere restituiti in misura integrale ma limitata al 40%;
  • per la ricostruzione privata, una procedura accelerata per l’avvio dei lavori basata sulla certificazione redatta dai professionisti. Il controllo non verrà realizzato più a monte sul 100 % dei richiedenti, come avviene oggi, ma solo a campione sul 20 %. Restano fermi i controlli a campione a valle già oggi previsti dalla legge;
  • misure per agevolare l’approvazione dei progetti per la ricostruzione, regolando le modalità e le procedure per la copertura delle anticipazioni ai tecnici e ai professionisti del 50% dei loro onorari alla presentazione del progetto, con la previsione che per tali anticipazioni non possa essere richiesta alcuna garanzia;
  • per la ricostruzione degli edifici pubblici, l’attribuzione della priorità agli edifici scolastici che, se siti nel centro storico, dovranno essere ricostruiti nel luogo nel quale si trovavano, salvo impedimenti oggettivi; in ogni caso, la destinazione d’uso dell’area in cui sorgevano non potrà essere modificata;
  • per favorire lo smaltimento delle macerie, l’obbligo di aggiornamento da parte delle Regioni del piano per la gestione delle macerie e dei rifiuti, da effettuarsi entro il 31 dicembre 2019, al fine di individuare nuovi siti di stoccaggio temporaneo; in caso di inadempienza, l’aggiornamento sarà realizzato dal Commissario straordinario.

Sono previste, inoltre, misure anti-spopolamento volte a incentivare gli imprenditori a non abbandonare i territori, come l’estensione al territorio dei Comuni del Cratere della misura prevista a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno, denominata “Resto al Sud” e interventi finanziari a favore delle imprese agricole del territorio.

In allegato lo Schema di decreto legge.

Decreto Sisma

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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